David Chodounsky

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
David Chodounsky
Nazionalità Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Altezza 180 cm
Peso 79 kg
Sci alpino
Specialità Slalom gigante, slalom speciale
Squadra Crested Butte Mountain ST
Termine carriera 2018
 

David Chodounsky (Saint Paul, 25 giugno 1984) è un ex sciatore alpino statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Stagioni 2000-2014[modifica | modifica wikitesto]

Chodounsky, specialista delle prove tecniche originario di Crested Butte[1], ha fatto il suo esordio in gare FIS il 18 novembre 1999, disputando uno slalom speciale a Loveland e giungendo 47º. L'anno seguente, l'11 novembre 2000, sullo stesso tracciato ha fatto il suo esordio in Nor-Am Cup, senza completare lo slalom speciale in programma. Il 14 febbraio 2008 ha esordito in Coppa Europa, senza terminare la seconda manche di uno slalom speciale, mentre il 5 gennaio 2009 ha colto a Sunday River il suo primo podio in Nor-Am Cup: 3º in slalom gigante. Il 21 dicembre 2009 ha debuttato in Coppa del Mondo partecipando allo slalom speciale dell'Alta Badia, senza concludere la prima manche.

Il 27 novembre 2010 ha conquistato la sua unica vittoria in Nor-Am Cup, piazzandosi sul gradino più alto del podio nello slalom speciale di Loveland, e il 6 gennaio 2011 ha ottenuto i primi punti in Coppa del Mondo grazie al 20º posto nello slalom speciale di Zagabria Sljeme. Ha preso il via alle prove di slalom speciale dei Mondiali del 2011 e del 2013 e dei XXII Giochi olimpici invernali di Soči 2014, ma in tutti e tre i casi non ha finito la gara.

Stagioni 2015-2018[modifica | modifica wikitesto]

Il 1º dicembre 2014 ha ottenuto ad Aspen in slalom gigante il suo ultimo podio in Nor-Am Cup (2º). Ai Mondiali di Vail/Beaver Creek 2015 è stato 29º nello slalom gigante e non ha completato lo slalom speciale; il 13 dicembre dello stesso anno ha ottenuto a Val-d'Isère in slalom speciale il suo miglior piazzamento in Coppa del Mondo (4º). Ai Mondiali di Sankt Moritz 2017, suo congendo iridato, si è classificato 11º nello slalom gigante e 12º nello slalom speciale.

Ai XXIII Giochi olimpici invernali di Pyeongchang 2018, sua ultima presenza olimpica, si è classificato 18º nello slalom speciale e 9º nella gara a squadre. Alla fine di quella stessa stagione si è ritirato dall’attività agonistica; la sua ultima gara in Coppa del Mondo è stata lo slalom speciale di Kranjska Gora del 4 marzo e la sua ultima gara in carriera è stato lo slalom speciale dei Campionati statunitensi 2018, il 24 marzo a Sun Valley: in entrambi i casi non ha completato la prova.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Coppa del Mondo[modifica | modifica wikitesto]

  • Miglior piazzamento in classifica generale: 49º nel 2016

Coppa del Mondo - gare a squadre[modifica | modifica wikitesto]

  • 1 podio:
    • 1 secondo posto[2]

Nor-Am Cup[modifica | modifica wikitesto]

  • Miglior piazzamento in classifica generale: 16º nel 2009
  • 9 podi:
    • 1 vittoria
    • 3 secondi posti
    • 5 terzi posti

Nor-Am Cup - vittorie[modifica | modifica wikitesto]

Data Località Paese Specialità
27 novembre 2010 Loveland Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti SL

Legenda:
SL = slalom speciale

Australia New Zealand Cup[modifica | modifica wikitesto]

  • Miglior piazzamento in classifica generale: 5º nel 2014
  • Vincitore della classifica di slalom speciale nel 2014
  • 5 podi:
    • 3 vittorie
    • 2 secondi posti

Australia New Zealand Cup - vittorie[modifica | modifica wikitesto]

Data Località Paese Specialità
3 settembre 2010 Coronet Peak Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda SL
15 agosto 2013 Thredbo Bandiera dell'Australia Australia SL
21 agosto 2013 Coronet Peak Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda SL

Legenda:
SL = slalom speciale

Campionati statunitensi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Scheda U.S. Ski Team, su usskiteam.com. URL consultato il 30 gennaio 2015.
  2. ^ Referto della gara (PDF), su data.fis-ski.com. URL consultato il 30 gennaio 2015.
  3. ^ (EN) Profilo FIS, su data.fis-ski.com. URL consultato il 7 luglio 2019.
    (EN) U.S. Ski & Snowboard Sport Committee Chairs, U.S. Ski & Snowboard Awards Working Group, White Stag/Dan Bean Award (PDF), in 2021 U.S. Ski & Snowboard Awards, Federazione sciistica degli Stati Uniti, 2021, p. 42. URL consultato il 28 agosto 2021.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]