Costanzo Ciano

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Costanzo Ciano

Costanzo Ciano, conte di Cortellazzo e di Buccari (Livorno, 30 agosto 1876Ponte a Moriano, Lucca, 26 giugno 1939), è stato un militare e politico italiano.

Ufficiale della Regia Marina durante la prima guerra mondiale, fu Ministro delle Poste e delle comunicazioni, e Presidente della Camera dei Deputati del Regno d'Italia, poi Camera dei Fasci e delle Corporazioni, fino al 1939, anno della morte. Era il padre di Galeazzo Ciano.

La carriera militare

Entra nell'Accademia Navale di Livorno all'età di 15 anni (1891), e consegue la nomina a guardiamarina il 16 luglio 1896. Viene promosso sottotenente di vascello nel 1898 e nel 1901 ottiene il grado di tenente di vascello. Partecipa al conflitto italo-turco del 1911-1912. Nel 1913 riceve un encomio solenne per aver compiuto missioni speciali di polizia coloniale al comando del piroscafo Siracusa, requisito durante le azioni di guerra.

Nel 1915, allo scoppio della Prima guerra mondiale, il capitano di corvetta Costanzo Ciano si trova destinato in Cirenaica, a Tobruk. Durante un'operazione di antiguerriglia riesce a fare prigioniero il comandante delle forze senussite e il suo Stato Maggiore. Rientrato in Italia opera nel conflitto prevalentemente al comando di unità siluranti di superficie (M.A.S. e torpediniere), compiendo numerosissime e rischiose imprese, fra cui la famosa Beffa di Buccari, per le quali fu insignito della Medaglia d'Oro al Valore Militare. Fu promosso capitano di fregata il 16 giugno 1917 e capitano di vascello per merito di guerra il 1º aprile 1918, a fine guerra fu collocato nell'ausiliaria su domanda.

Il 31 ottobre 1919 assunse la carica di Sottosegretario di Stato per la Regia Marina e di Commissario per la Marina Mercantile ed il 9 novembre 1923 conseguì la promozione a contrammiraglio nella Riserva Navale.

Sull'isola di Santo Stefano, nell'arcipelago della Maddalena in Sardegna, nelle cave di granito di Villamarina, è ancora oggi visibile il busto di Costanzo Ciano, realizzato a mano dagli scalpellini. Parte di un complesso scultoreo più ampio e commissionato dal regime fascista, esso doveva essere collocato sulla sommità di Monteburrone, località a sud di Livorno (vedi Mausoleo di Ciano). Costanzo Ciano è anche stato ritratto da un pregevole bronzo di Francesco Messina (1940), attualmente collocato nel Museo Tecnico Navale della Spezia.

Onorificenze

Cavaliere dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale dell'Ordine Militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine Militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria

Le decorazioni e i riconoscimenti per merito di guerra:

Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
— Alto Adriatico, aprile-maggio 1916
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
— Alto Adriatico 1916
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
— Alto Adriatico, novembre 1916
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
— Alto Adriatico, 1917
Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Al comando di una squadriglia di MAS percorreva novanta miglia entro mari nemici, spingendosi per angusti sinuosi canali, sorpassando strettoie sbarrate e difese da artiglierie, raggiungendo lo scopo di lanciare i sei siluri delle sue tre unità contro le navi rifugiate nella parte più profonda di un munito ancoraggio avversario. Rifaceva quindi lo stesso cammino esponendosi alla reazione del nemico, la quale per mare, per terra, per aria si presentava facilissima, naturale, sicura sulla via del ritorno.»
— Buccari, 1918
Medaglia commemorativa italiana della vittoria - nastrino per uniforme ordinaria
  • Promozione a capitano di vascello (Buccari, 1918);
  • Distintivo per ferito di guerra.

Curiosità

A causa del suo robusto appetito, con particolare predilezione per l'ottimo e rinomato cacciucco , fu soprannominato dal popolino livornese "ganascia".

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