Congresso albanese di Trieste

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Principali delegati del congresso

Il Congresso albanese di Trieste (in albanese Kongresi Shqiptar i Triestës) è stato un congresso di albanesi tenutosi nella città di Trieste, in Austria-Ungheria nel periodo compreso tra il 27 febbraio e il 6 marzo 1913. Fu organizzato da Faik Konica e Sotir Kolea[1][2] con il forte sostegno delle autorità austriache.

Sviluppi[modifica | modifica wikitesto]

Il congresso si tenne a Trieste nella Sala "Tina di Lorenzo" a Palazzo Dreher.[3] Il governo provvisorio dell'Albania inviò Kristo Meksi come suo emissario al Congresso albanese di Trieste.[4] Il barone Franz Nopcsa che partecipò ai lavori, pubblicò le sue note sul congresso che divennero di particolare interesse storico.[5] I partecipanti al congresso includevano Fan Noli, Albert Ghica, il barone Juan Pedro Aladro Kastriota, Nikolla Ivanaj,[6] Giuseppe Schirò,[7] e Terenzio Tocci.[8] Tutte le colonie albanesi inviarono i loro delegati, provenienti da Stati Uniti, Romania, Bulgaria, Egitto, Italia e Trieste. Era anche presente una delegazione della storica comunità albanese d'Italia, che portò con sé il Marchese D'Auletta e i suoi figli. Hil Mosi venne eletto Presidente del Congresso, Faik Konitza e Dervish Hima come vicepresidenti, Fazil Toptani e Pandeli Evangjeli come segretari.[9] Il Marchese d'Auletta, uno dei principali candidati al trono albanese, fu eletto “Presidente Onorario” del congresso.[10]

Il congresso riconobbe il governo provvisorio istituito da Ismail Qemal e discusse i vari candidati al trono vacante. All'epoca tra i candidati in lizza c'erano Ferdinando François Bourbon Orléans-Montpensier di Francia, Albert Ghika di Romania, Wilhelm Karl, duca di Urach del Württemberg, il principe egiziano Ahmed Fuad e il nobile spagnolo Juan Pedro Aladro Kastriota discendente dalla famiglia Kastriota attraverso la nonna paterna, e figlio del Marchese Castriota (D'Auletta) di Napoli. Anche il barone Nopzsa si propose per il trono. L'Austria-Ungheria promosse il congresso, in particolare per garantire la selezione di un principe di sua scelta.[11]

Elenco dei delegati[modifica | modifica wikitesto]

  • Fazil Pasha Toptani
  • Fuat Bey Toptani
  • Haki Bey Qafzezi
  • Izet Bey Ohri
  • Mazhar Bey Toptani
  • Ndrek Kiçi
  • Nush Serreqi
  • Don Pjetër Tusha
  • Ahmet Gjyli
  • Kolec Deda
  • Çinto Çoba
  • Luvigj Kodheli
  • Mark Kakarriqi
  • Zef Shantoja
  • Filip Pema
  • Stefan Ashiku
  • Nush Proka
  • Gasper Shkreli
  • Jak Koçi
  • Faik Be Konica
  • Dimitri Shadima
  • Moise Chinigo
  • Filip Kraja
  • Nikolla Ivanaj
  • Lek Kiri
  • Gjergj Shllaku
  • Gjek Shestani
  • Filip Matoja
  • Mark Shestani
  • Gjergj Zubçaj
  • Jak Mrkuci
  • Ferrara Gaetano
  • Ferrara Giovanni
  • Vasil Diamandi
  • Engell Todri
  • Jusuf Maliqi
  • Tossun Halil
  • Zef Kraja
  • Jaja Aga Jakova
  • Pjetër Giadri
  • Ndoc Simoni
  • Dr.Kristo Batazo
  • Nyzhet Bey Vrioni
  • Ferhat Bey Draga
  • Pjetër Kakarriqi
  • A.Bey Gjilani
  • Ahmet Bey Pizrendi
  • Islam Dibra
  • Albert Ghica
  • Doher Paço
  • Ndrek Luka
  • Shaqir Mustafa
  • Mehmet Luli
  • Shan Koleka
  • Filip Bushati
  • Ndoc Dema
  • Hysen Draçini
  • Gjon Hila
  • Sotir Kolea
  • Tom Stamolla
  • Stefan Kaçulini
  • Jak Vukaj
  • Pal Gjergji
  • Zef Marshani
  • Cin Pema
  • Pjetër Marashi
  • Kol Vukaj
  • Hil Mosi
  • Spartaco Camarda
  • Aleksi Dreneva
  • Pjetër Koxhamani
  • Spiro Arapi
  • Filip Gjeka
  • Thanas Kandili
  • Pandeli Evangjeli
  • Nikolla Candzu
  • Vasil Dogani
  • Filip Zadrima
  • Stef Curani
  • Loro Ashiku
  • Hamdi Be Ohri
  • Idriz Banushi
  • Nush Paruca

Decisioni[modifica | modifica wikitesto]

Il programma del congresso prevedeva quattro punti:

  1. Preparazione della richiesta da inviare alle Grandi potenze per il riconoscimento dell'indipendenza politica ed economica dell'Albania.
  2. Trattato di amicizia e sostegno delle popolazioni aromuni che vivevano vicino alle regioni abitate da albanesi e che volevano essere incluse nello stato albanese.
  3. Confini della futura Albania.
  4. Discussione sul principe.[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nini Mano, Sotir Kolea, dhunimi i një patrioti (pas vdekjes), in Gazeta Shqip, 3 luglio 2010. URL consultato il 5 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2011).
  2. ^ Fan Noli, su albanianlanguage.net. URL consultato il 21 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2011).
    «Congress of Trieste which was organized by his friend and rival Faik bey Konitza»
  3. ^ La Porta orientale, Compagnia volontari Giuliani e Dalmati, 1940, p. 301. URL consultato il 10 settembre 2021.
  4. ^ (EN) East European quarterly., University of Colorado, 0000 u, OCLC 67109575. URL consultato il 10 settembre 2021.
  5. ^ Baron Franz Nopcsa: The Congress of Trieste, su albanianhistory.net. URL consultato il 1º marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2011).
  6. ^ Baron Franz Nopcsa: The Congress of Trieste, su albanianhistory.net. URL consultato il 1º marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2011).
    «Nikolla Ivanaj, who endeavoured unsuccessfully to challenge the authority of the chairman simply in order to draw attention to himself.»
  7. ^ Kongresii Triestes, su shipkovica.com. URL consultato il 10 settembre 2021.
  8. ^ Robert Elsie, Historical Dictionary of Albania, 2004, ISBN 978-0-8108-4872-6, OCLC 52347600.
    «Tocci Torenzio....he took part in the Congress of Trieste»
  9. ^ a b Kongresii Triestes, su shipkovica.com. URL consultato il 5 marzo 2011.
  10. ^ (SQ) Vatra (Society), Kalendari i Vatrës i motit 1918.
    «...kryetar i nderit Markisi Auleta Kastrioti...»
  11. ^ Robert Elsie, Historical dictionary of Albania, 2nd ed, Scarecrow Press, 2010, ISBN 978-0-8108-7380-3, OCLC 659564122. URL consultato il 10 settembre 2021.

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