Clitocybe phyllophila

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Clitocybe phyllophila
Clitocybe phyllophila
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Basidiomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Tricholomataceae
Genere Clitocybe
Specie C. phyllophila
Nomenclatura binomiale
Clitocybe phyllophila
(Pers.) P. Kumm., 1871
Clitocybe phyllophila
Caratteristiche morfologiche
Cappello
umbellato
Imenio
Lamelle
adnate
Sporata
bianca
Velo
nudo
Carne
immutabile
Ecologia
Commestibilità
velenoso

Clitocybe phyllophila (Pers.) P. Kumm., Führer Pilzk. (Zwickau): 122 (1871).

Descrizione della specie[modifica | modifica wikitesto]

Cappello[modifica | modifica wikitesto]

Convesso-umbonato in gioventù, poi spianato ed irregolarmente imbutiforme. 4 – 8 cm, eccezionalmente può arrivare a 10 cm di diametro. Cuticola bianca-bianco sporco, tendente a screpolarsi con l'età. Margine ondulato, poco carnoso.

Lamelle[modifica | modifica wikitesto]

Sono adnate, fitte e sottili, leggermente decorrenti sul gambo biancastre leggermente rosate con l'età.

Gambo[modifica | modifica wikitesto]

4-7 x 0,5-1,5 cm, cilindrico, spesso ricurvo, fibroso, biancastro poi rosato, striato longitudinalmente. Non possiede né anello, né volva ed è difficilmente staccabile dal cappello.

Carne[modifica | modifica wikitesto]

Chiara, immutabile.

Microscopia[modifica | modifica wikitesto]

Spore
color crema in massa, da subglobose a ellissoidali, lisce, guttulate, apicolate, 4-4,5 x 3,5-4 µm.
Basidi
tetrasporici, clavati, 25-30 x 6-7 µm.

Habitat[modifica | modifica wikitesto]

Cresce su fogliame sia di latifoglie che di conifere, estate - autunno.

Commestibilità[modifica | modifica wikitesto]

Velenoso, come la maggior parte delle Clitocybe bianche di piccole dimensioni.
Contiene una quantità non trascurabile di muscarina, un alcaloide e pertanto può provocare l'omonima sindrome.

Elevata la sua pericolosità in quanto facilmente confondibile con le specie qui di seguito riportate.

Specie simili[modifica | modifica wikitesto]

  • Il Clitopilus prunulus che è un ottimo commestibile, assomiglia a questa specie, ma è riconoscibile per la fragilità della carne che nella clitocybe è abbastanza elastica e fibrosa, e, ad un occhio esperto, per la diversa luminosità della cuticola: lucente e setosa in questa specie, opaca e comunque satinata in Clitopilus.
  • Il Lyophyllum connatum, pure commestibile, si distingue principalmente per la crescita a cespi compatti con gambi dritti, non ricurvi.

Sinonimi e binomi obsoleti[modifica | modifica wikitesto]

  • Agaricus cerussatus Fr., Systema mycologicum (Lundae) 1: 92 (1821)
  • Agaricus phyllophilus Pers., Synopsis Methodica Fungorum (Göttingen): 457 (1801)
  • Agaricus pithyophilus Fr., Epicrisis Systematis Mycologici (Upsaliae): 62 (1838)
  • Clitocybe cerussata (Fr.) P. Kumm., Führer Pilzk. (Zwickau): 122 (1871)
  • Clitocybe cerussata var. pithyophila (Fr.) J.E. Lange, Fl. Agaric. Danic. 1: 79 (1935)
  • Clitocybe pithyophila (Fr.) Gillet, Hyménomycètes (Alençon): 152 (1874)
  • Lepista phyllophila (Pers.) Harmaja, Karstenia 15: 15 (1976)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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