Claire Fox

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Baronessa Fox di Buckley

Membro della Camera dei lord
In carica
Inizio mandato8 ottobre 2020

Europarlamentare
Durata mandato2 luglio 2019 –
31 gennaio 2020
PredecessorePaul Nuttall
Successore-
LegislaturaIX
Gruppo
parlamentare
NI
CircoscrizioneInghilterra nord-occidentale
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito della Brexit (dal 2019)
Precedenti
Indipendente (1997-2019)
UniversitàUniversità di Warwick
Università di Greenwich
ProfessioneScrittrice

Claire Regina Fox, baronessa Fox di Buckley (Barton-upon-Irwell, 5 giugno 1960), è una scrittrice e politica britannica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

È cresciuta in Galles e ha frequentato la scuola superiore cattolica St Richard Gwyn a Flint. Ha poi studiato letteratura inglese e americana all'Università di Warwick. Nel 1992 ha conseguito il diploma di insegnante presso il Thames Polytechnic. Negli anni 1981-1987 è stata assistente sociale, poi fino al 1999 ha lavorato come insegnante al Thurrock and Basildon College e al West Herts College.[1]

Negli anni '80, è entrata a far parte del Partito Comunista Rivoluzionario, diventando uno dei principali attivisti del partito.[1][2] È stata redattrice della rivista associata "Living Marxism" (poi "LM"), chiusa per bancarotta nel 2000.[1][2] Nel 1993, la rivista che ha co-creato ha pubblicato un testo che giustificava gli aggressori irlandesi di Warrington, dove due persone sono state uccise a seguito dell'attacco. La questione è stata richiamata dai media durante la campagna elettorale del 2019.[2][3]

Nel 2000, Claire Fox ha fondato ed è diventata la direttrice del think tank Institute of Ideas, occupandosi di promuovere dibattiti.[4] È diventata anche commentatrice, inclusa come ospite regolare di The Moral Maze su BBC Radio 4. Pubblicista di Times Educational Supplement e Municipal Journal, ha anche ospitato Fox News Friday su Love Sport Radio. È autore del libro I Find That Offensive! (2016).

Nota per la predicazione di opinioni libertarie, inclusa la promozione della libertà di parola illimitata. Di conseguenza, ha causato polemiche con dichiarazioni pubbliche, ad esempio minando la legittimità della punizione sul possesso di pornografia infantile (nel caso di Gary Glitter).[5][6]

Nel 2019 si è unita al Partito della Brexit, il nuovo partito di Nigel Farage.[7] Nello stesso anno, con esso, ha ottenuto il mandato di membro del Parlamento europeo nella IX legislatura.[8] È stata membro del Parlamento europeo fino al 2020, quando i mandati dei deputati britannici sono scaduti a causa della Brexit. Nello stesso anno, è stata insignita del titolo di Baronessa Fox di Buckley e, come pari a vita, è entrata a far parte della Camera dei lord.[9]

Il 14 settembre 2020 è stato creato pari a vita con il titolo baronessa Fox di Buckley, di Buckley nella contea di Flintshire.[10][11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Huw Spanner, Hope for the best, in Third Way, Nr 5, giugno 2007, p. 20. URL consultato il 26 ottobre 2020.
  2. ^ a b c (EN) Brexit Party candidate criticised for past IRA defence, su bbc.com, 30 aprile 2019. URL consultato il 26 ottobre 2020.
  3. ^ (EN) Dan Price and Colin Parry hit out at Claire Fox of Brexit Party over IRA, su warringtonguardian.co.uk, 30 aprile 2019. URL consultato il 26 ottobre 2020.
  4. ^ (EN) Claire Fox, Academy of Ideas Director, su academyofideas.org.uk. URL consultato il 26 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2018).
  5. ^ (EN) Phil Miller, Brexit Party candidate says people should be free to watch child porn and jihadi videos, su morningstaronline.co.uk, 25 aprile 2019. URL consultato il 26 ottobre 2020.
  6. ^ (EN) Stuart Jeffries, Claire Fox: infamy's child, su theguardian.com, 19 novembre 2005. URL consultato il 26 ottobre 2020.
  7. ^ (EN) Julia Llewellyn Smith, The Brexit Party’s Claire Fox on why she’s fighting for Farage, su theguardian.com, 28 aprile 2019. URL consultato il 26 ottobre 2020.
  8. ^ (EN) The UK’s European elections 2019, su bbc.com. URL consultato il 26 ottobre 2020.
  9. ^ (EN) Baroness ox of Buckley, su parliament.uk. URL consultato il 26 ottobre 2020.
  10. ^ (EN) Political Peerages 2020 (PDF), su assets.publishing.service.gov.uk. URL consultato il 16 gennaio 2022.
  11. ^ (EN) Crown Office, su thegazette.co.uk, 18 settembre 2020. URL consultato il 16 gennaio 2022.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Claire Fox, su europarl.europa.eu, Parlamento europeo. Modifica su Wikidata