Christian Georg Schütz II

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Giovane coppia visita le rovine a Bingen (1801)

Christian Georg Schütz II, o Schüz, detto Der Vetter (Flörsheim am Main, 3 settembre 1758Francoforte sul Meno, 10 aprile 1823), è stato un pittore e incisore tedesco specializzato in pittura paesaggistica e ritrattistica[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Johan Peter, viticoltore di Flörsheim am Main. e di Maria Barbara Simon[2] e nipote di Christian Georg Schütz[3], anch'egli si dedicò alla pittura paesaggistica secondo lo stile di Herman Saftleven II[1].

Alla morte del padre, avvenuta quando Schütz aveva solo dodici anni, si trasferì a Francoforte sul Meno presso l'omonimo zio per studiare pittura[2]. Inizialmente eseguì copie di disegni olandesi di animali, ma ben presto si stancò di questo lavoro noioso e, seguendo l'esempio dello zio, si ispirò alla natura e ai paesaggi della zona del Reno e nell'estate del 1779 studiò i maestri di Düsseldorf[3] e di Colonia[2]. Divenne in questo modo un artista di un certo livello tanto da eguagliare, secondo Gwinner, lo zio nel disegno e superarlo nella tecnica dell'acquerello[3].

Dopo aver visitato ripetutamente le valli del Reno, del Meno[3], della Mosella e del Lahn[2], nel 1789 si recò per un viaggio di studio in Svizzera[3] e in Alsazia[2]. In questo periodo iniziò a eseguire acquerelli di formato più grande[3]. Nel 1790 ritornò in Svizzera e visitò l'Italia settentrionale, in particolare la zona intorno al Lago Maggiore[2].

Dopo essere rimasto per quattro anni a Gottinga e Kassel, nel 1799, su invito del conte von Westphalen, partì per un viaggio attraverso la Germania centrale e settentrionale[2].

A Francoforte sul Meno, visse come Permissionist, cioè straniero residente e quindi senza diritti civili. Lavorò nella bottega di famiglia fino alla morte dello zio, quando il figlio di questi, Johann Georg, lo estromise[2].

Secondo Kölsch, nonostante la diligenza ed il talento mostrati, Schütz non riuscì mai ad apportare una vera e propria innovazione in campo artistico[2].

A partire dal 1804 si occupò della realizzazione delle illustrazioni di libri di viaggio, tra gli altri, anche per gli editori Friedrich Willmanns e Johann Isaac von Gerning. Nel 1808, con la fondazione dell'Associazione Museale di Francoforte, fu incaricato di gestire la sezione dedicata alla pittura e alle belle arti. Nel 1809 si occupò del restauro, gestione e datazione dei dipinti di età medievale di proprietà della chiesa[2].

Nei suoi dipinti a olio e in seguito negl'acquerelli di grande formato, emerge una visione idealizzata del paesaggio pur partendo dall'osservazione del paesaggio reale e topografico[2].

Schütz eseguì anche incisioni di tema paesaggistico, in particolare vedute del Reno, dalle quali emerge un'atmosfera romantica. Queste opere ebbero una grande influenza nelle illustrazioni in letteratura di viaggi[2].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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