Chiesa di Santa Maria del Castello (Giornico)

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Chiesa di Santa Maria del Castello
Veduta esterna
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
CantoneCanton Ticino
LocalitàGiornico
IndirizzoVicolo Sotto Castello, 6745 Giornico
Coordinate46°24′04.25″N 8°52′16.32″E / 46.40118°N 8.8712°E46.40118; 8.8712
Religionecattolica di rito ambrosiano
TitolareMaria
Diocesi Lugano
Stile architettonicoromanico
Inizio costruzioneXII secolo
CompletamentoXVI secolo

La chiesa di Santa Maria del Castello[1] è un edificio religioso romanico che si trova a Giornico.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio, sul quale non è mai stata condotta un'indagine archeologica, fu realizzato nel XII secolo accanto a un castello forse del secolo precedente. Quest'ultimo edificio fu distrutto nel 1518, durante l'offensiva urana, dai Confederati, dopo che fra il 1160 e il 1176 Bernardo da Giornico ne aveva ampliato l'estensione. Dell'insediamento signorile a ridosso della chiesa restano alcune rovine nella parte meridionale dell'edificio.

Le ipotesi più accreditate sull'edificio, il cui aspetto attuale si deve alle modifiche cinquecentesche, lo vogliono realizzato su un progetto che prevedeva un'unica aula, più piccola di quella attuale, dotata di un'abside con finestre su due ordini, il più basso dei quali forse faceva riferimento all'esistenza di una cripta. Il coro e la relativa volta a botte sono invece tre-quattrocenteschi.

La chiesa ospita una campana manuale a slancio, il cui fonditore e la data sono da verificare, Do5. La campana è collocata sul campanile dal 1988. Prima c'era una campana di Giovanni Battista Sottile[2] del 1683, ora collocata in chiesa. Quest'ultima campana era troppo grande per il campanile, nel quale era stata collocata asportando una colonnina. Con i restauri è stato ripristinato il campanile romanico nella sua interezza ma si è sacrificata la campana.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Johann Rudolf Rahn, I monumenti artistici del medio evo nel Cantone Ticino, traduzione di Eligio Pometta, Bellinzona, Tipo-Litografia di Carlo Salvioni, 1894. p. 98-108.
  • Piero Bianconi, Inventario delle cose d'arte e d'antichità, volume I, Le tre valli superiori, S. A. Grassi & Co, Bellinzona 1948, 82-89.
  • Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Arte e monumenti della Lombardia prealpina, La Vesconta, Istituto grafico Casagrande, Bellinzona 1967, 333-355.
  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980.
  • Vincenzo Vicari, Ticino Romanico, Tipografia Gaggini & Bizzozero, Lugano 1985.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 119.
  • Marina Bernasconi Reusser, Monumenti storici e documenti d'archivio. I «Materiali e Documenti Ticinesi» (MDT) quali fonti per la storia e le ricerche sull'architettura e l'arte medievale delle Tre Valli, in Archivio Storico Ticinese, seconda serie, 148, Casagrande, Bellinzona 2010.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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