Chiesa di Sant'Agostino (Torino)

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Chiesa di Sant'Agostino
Veduta
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegionePiemonte
LocalitàTorino
IndirizzoVia Santa Chiara, 9, 10122 Torino TO, Italie
Coordinate45°04′32.49″N 7°40′47.72″E / 45.075693°N 7.679923°E45.075693; 7.679923
Religionecattolica
TitolareSant'Agostino
Arcidiocesi Torino
CompletamentoXX secolo

La chiesa di Sant'Agostino è una chiesa di Torino, sita nell'omonima via, all'angolo con via Santa Chiara.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa originaria risale al XII secolo ed era dedicata ai Santi apostoli Giacomo e Filippo. Tra i secoli XVI e XVII secolo venne integralmente ricostruita e nel 1643 assegnata all'Ordine di Sant'Agostino. Fu ancora ampiamente ristrutturata tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX ad opera dell'architetto Carlo Ceppi.

Nel 1706, in un pozzo appositamente scavato all'interno della chiesa, vennero inumati i prigionieri francesi morti durante l'assedio della città.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa è a tre navate scandite da pilastri su pianta basilicale.

All'interno si trovano due importanti monumenti funebri: quello di Cassiano dal Pozzo senior (1498-1578), opera di artista ignoto, e il mausoleo del cardinale Carlo Tommaso Maillard de Tournon, opera di Carlo Antonio Tantardini.

La pala di san Nicola è attribuita da alcuni a Defendente Ferrari e da altri allo Spanzotti.[2]

La statua dell'Immacolata, collocata sul primo altare, è dello scultore svizzero Giovanni Battista Casella "de Monora".[3]

Vi è inoltre, su un frammento di muro, un pregevole affresco quattrocentesco raffigurante la Vergine.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Roberto Dinucci, Guida di Torino, p. 161
  2. ^ Marziano Bernardi, Torino – Storia e arte, p. 107
  3. ^ Giorgio Mollisi, I Casella marmorai, scultori e stuccatori. Una numerosa famiglia attiva a Torino nel Seicento, in Giorgio Mollisi (a cura di), Svizzeri a Roma nella storia, nell'arte, nella cultura, nell'economia dal Cinquecento ad oggi, «Arte&Storia», anno 11, numero 52, ottobre 2011, Lugano, Edizioni Ticino Management, p. 203

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Roberto Dinucci, Guida di Torino, Torino, Edizioni D'Aponte
  • Marziano Bernardi, Torino – Storia e arte, Torino, Ed. Fratelli Pozzo, 1975

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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