Chiesa di Sant'Eufemia (Novara)

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Chiesa di Sant'Eufemia
La facciata barocca della chiesa
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegionePiemonte
LocalitàNovara
IndirizzoVia Cesare Magnani Ricotti, 15, 28100 Novara NO, Italie
Coordinate45°26′44.35″N 8°37′32.52″E / 45.445652°N 8.625699°E45.445652; 8.625699
Religionecattolica di rito romano
TitolareSant'Eufemia di Calcedonia
Diocesi Novara
ArchitettoPellegrini
Stile architettonicobarocco
Inizio costruzione1666 (basilica attuale)
Completamento1698

La chiesa di Sant'Eufemia è un luogo di culto cattolico di Novara, situato in Via Cesare Magnani Ricotti.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Se ne hanno notizie dal 1124, anno in cui il vescovo di Novara, Litifredo, permette al rettore dell'omonima confraternita di celebrare le liturgie di Natale, dell'Epifania, di Pasqua e di Pentecoste.

La chiesa era officiata dalla confraternita di San Defendente fino al 1586, anno in cui questa si aggregò alla Confraternita della Santissima Trinità dei pellegrini di Roma. Da quel momento la chiesa assunse il titolo di "Ospizio dei pellegrini", mantenuto fino agli ultimi anni dell'Ottocento.

Verso la metà del Seicento la chiesa si presentava un forte stato di degrado e nel 1666 la confraternita, grazie a cospicue donazioni, fece ricostruire l'edificio, secondo le istruzioni dettate da san Carlo Borromeo. La ricostruzione è attribuita all'architetto A. Pellegrini. La facciata venne completata nel 1698, e restaurata nel 1787.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La pianta dell'edificio è a croce latina, con un ampio transetto.

L'interno e particolare del pavimento

La chiesa ospita il Martirio di un santo di Pianca, datato al 1745, la tela di Bartolomeo Vandoni raffigurante Sant'Ombono e i monumenti funebri marmorei del conte Giuseppe Tornielli Brusati, scolpito nel 1843 dal Bisetti, e del cardinale Giovanni Cacciapiatti

La zona dell'altare (apr. 2022)

Il pulpito intagliato fu eseguito intorno al 1682 dal novarese Vallo e il coro, in stile rococò fu disegnato nel 1775 da Olivarez da Corbetta e da Barengo di Magenta.

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