Chiesa di Sant'Agata (Lugano)

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Chiesa di Sant'Agata
Chiesa di Sant'Agata
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
CantoneTicino
LocalitàCadro (Lugano)
IndirizzoVia dei Circoli, 6965 Cadro
Coordinate46°02′45.82″N 8°59′11.54″E / 46.04606°N 8.98654°E46.04606; 8.98654
Religionecattolica
TitolareAgata martire
Diocesi Lugano
Stile architettonicotardo gotico, rococò
Inizio costruzioneXIII secolo
Completamento1918

La chiesa di Sant'Agata[1] è un edificio religioso che fonde elementi dell'architettura tardogotica e di quella rococò e che si trova a Cadro, quartiere di Lugano.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prima citazione della chiesa in documenti ufficiali risale al 1366, ma la chiesa è probabilmente precedente: nel 2004 una ricerca archeologica permise di individuare le tracce di un edificio precedente, demolito nel Duecento, dotato di abside e campanile-torre, segno che la struttura aveva anche una funzione di difesa. L'edificio attuale, tuttavia, risale al XIV secolo, quando fu ricostruito in stile tardogotico con un coro quadrangolare, poi sostituito fra il 1684 e il 1706 con quello semicircolare attualmente visibile, e dimensioni maggiori. Anche la volta, a crociera, risale a quel periodo, come dimostra l'affresco (del XIV o XV secolo) con San Bernardo da Chiaravalle, Sant'Antonio Abate, San Rocco e un altro santo, adesso nella sagrestia. Nel 1603 la chiesa fu ulteriormente modificata, con un diverso orientamento, e intorno al 1740 fu aggiunta la meridiana nell'oculo dell'abside[2]. Un altro rimaneggiamento risale al XX secolo: prima, fra il 1914 e il 1918, fu ampliata la sagrestia, furono aggiunti un battistero e una cappella e fu modificata la facciata, poi, nel 1923, furono aggiunti i portici sul fianco occidentale, e infine, nel 1940, il campanile fu ulteriormente elevato.

Gli interni sono invece per lo più rococò: il loro aspetto attuale si deve alle modifiche apportate negli anni settanta del XVIII secolo.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, 252-253.
  • Piero Bianconi, Meridiane del Ticino, Tipografia Gaggini-Bizzozero SA, Lugano senza data.
  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 275-276.
  • Ilario Borelli, Cadro con Stampa e Dassone "comuni" scomparsi, Tipografia Gaggini-Bizzozero SA, Lugano 1987, 201-222.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 326-327.

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