Chiesa di San Savino (Valsamoggia)
Chiesa di San Savino | |
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Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Località | Crespellano (Valsamoggia) |
Indirizzo | Via Marconi 20, Valsamoggia (BO) |
Coordinate | 44°30′52.18″N 11°07′44.64″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Arcidiocesi | Bologna |
Fondatore | Marco Angelo Vivarelli (rifacimento) |
Inizio costruzione | 1756 |
Sito web | invalsamoggia.it/luoghi/chiesa-di-san-savino-vescovo-e-martire/ |
La chiesa di San Savino è la parrocchiale di Crespellano, già comune autonomo ed oggi frazione di Valsamoggia, in città metropolitana ed arcidiocesi di Bologna[1]; fa parte del vicariato delle Valli del Reno, Lavino e Samoggia[2].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Probabilmente a Cresepllano esisteva già una chiesetta nell'anno 752, allorché il borgo fu menzionato per la prima volta[3].
Da un documento del 1155 s'apprende che la primitiva chiesa del paese, oggi dismessa, era filiale della pieve di Monteveglio[1][3].
La chiesa successivamente divenne filiale in un primo tempo della pieve di Bazzano, dunque di quella di San Lorenzo in Collina, per poi venir eretta a parrocchiale[3].
Siccome il vecchio oratorio si era rivelato insufficiente a soddisfare le esigenze dei fedeli, la parrocchia venne trasferita in data imprecisata presso la chiesa nella rocca, più comoda per la popolazione[3]; tale cambiamento era già in essere nel 1570, come si evince da un atto conservato nell'archivio arcivescovile di Bologna[4].
Nell'estate del 1643, durante una delle varie lotte tra bolognesi e modenesi, la chiesa venne saccheggiata e spoliata[3].
Dalla relazione della visita pastorale effettuata il 2 maggio 1692 dall'arcivescovo di Bologna Giacomo Boncompagni s'apprende che l'edificio era caratterizzato da una facciata a capanna e dal tetto in tavole lignee[4].
L'attuale parrocchiale è frutto del rifacimento condotto su impulso dell'allora parroco don Marco Angelo Vivarelli a partire dal 1756 che comportò l'allungamento della navata di tredici metri e l'innalzamento della nuova facciata[1][4].
Essendo crollato il vecchio campanile, nel 1817 venne eretto quello nuovo, progettato da Gaetano Scandellari[4], e in quel periodo la cappella maggiore fu oggetto di un rimaneggiamento su disegno di Angelo Venturoli[1].
La guglia della torre campanaria dovette essere restaurata verso la metà del XIX secolo e poi di nuovo nel 1902[4].
Nel 1910 la chiesa venne dotata di una riproduzione della Grotta di Lourdes e nel 1924 fu inaugurata dall'arcivescovo Giovanni Battista Nasalli Rocca di Corneliano la nuova cappella del Sacro Cuore[4].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La facciata, scandita da paraste, presenta il portale d'ingresso, sopra il quale s'apre una finestra di forma rettangolare[1].
L'interno, abbellito da affreschi, è ad un'unica navata suddivisa da lesene ioniche sorreggenti la trabeazione in cinque campate, presso la seconda e la quarta delle quali s'aprono le cappelle laterali e la volta a botte è caratterizzata da un unghioni[1]; l'aula termina con il presbiterio, rialzato di due gradini e chiuso dall'abside di forma semicircolare[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g Chiesa di San Savino <Crespellano>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 19 settembre 2020.
- ^ Parrocchia di San Savino di Crespellano, su chiesadibologna.it. URL consultato il 19 settembre 2020.
- ^ a b c d e Le chiese parrocchiali della diocesi di Bologna, ritratte e descritte, Bologna, Diocesi di Bologna, 1844.
- ^ a b c d e f Chiesa parrocchiale di San Savino Vescovo e Martire - Crespellano [collegamento interrotto], su cmsamoggia.provincia.bo.it. URL consultato il 19 settembre 2020.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa di San Savino
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Parrocchia di S. SAVINO DI CRESPELLANO, su parrocchiemap.it. URL consultato il 19 settembre 2020.