Coordinate: 43°45′39.71″N 11°14′30.62″E

Chiesa di San Giovanni Battista della Calza

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Il Complesso della Calza nasce come Ospedale di San Giovanni Battista nel 1362 e si trova in piazza della Calza, dirimpetto a Porta Romana, nel quartiere di Oltrarno a Firenze.

Storia

Lungo le attuali via Senese e via Romana molti erano infatti gli oratori, gli ospedali e i ricoveri che davano ospitalità ai pellegrini ed ai viaggiatori diretti a o provenienti da Roma. Nel 1373, Bindo Benini fondò in questo punto un ospizio per i pellegrini, dedicato a San Niccolò dei Frieri e sotto il patronato dei Cavalieri di Malta.

Nel 1392, fra Riccardo Caracciolo, gran maestro di Rodi, cedette questo convento alle monache Gerosolimitane o Cavalleresse di Malta, le quali, poiché si trasferirono nel convento di San Pietro da Morrone in via San Gallo, nel 1531 lo passarono a loro volta ai frati Ingesuati, che usavano portare appoggiato sulla spalla un cappuccio allungato a forma di calza. Da tale soprannome derivò il nome di tutto il complesso.

I frati Ingesuati erano abilissimi maestri nel fabbricare vetrate artistiche a colori: essi abitavano nel convento di San Giusto alle Mura, fuori di porta a Pinti. La chiesa fu allora dedicata a San Giovanni Battista, secondo alcuni a San Giusto, ma poi prese il nome di San Giovanni Battista della Calza. Soppresso l'ordine degli Ingesuati nel 1668, il convento passò alla Congregazione dei Sacerdoti di San Salvatore del Vescovo, che vi trasferì la sua sede nel 1689. Poi divenne sede del Convitto Ecclesiastico dei Chierici o Seminaristi, che si dedicavano al Sacerdozio.

La chiesa

Nella piccola chiesa, che in origine era un semplice oratorio, sono conservate alcune opere che i frati portarono dal loro convento fuori da Porta a Pinti distrutto in occasione dell'assedio di Firenze del 1529 dalle truppe imperiali. L'architettura al suo interno è semplice in ricordo della regola dei frati, mentre all'epoca precedente risale il tipico coro rialzato, dal quale le monache assistevano alla funzione nascoste dalle grate. Sull'altar maggiore si trova la pala dell'Empoli con San Giovanni Evangelista e l'Arcangelo Gabriele.

Il convento

Al Quattrocento risale il bel chiostro di forma inconsuetamente a trapezio allungato, sul quale si trovano alcune opere d'arte come la robbiana della Deposizione, nello stile di Giovanni della Robbia, e alcuni affreschi, come una Crocifissione.

Nel refettorio dell'ex-convento è conservato il Cenacolo dipinto dal Franciabigio nel 1514. Nello stesso ambiente si trovano alcuni affreschi alle pareti con varie scene, tra cui una serie delle Opere di Misericordia

Il convento dal 2000 è adibito a sede congressuale dell'arcidiocesi di Firenze, grazie ai fondi per il Giubileo.

Opere già in San Giovanni Battista della Calza

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