Chiesa dei Santi Maria e Siro

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Chiesa dei Santi Maria e Siro
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegionePiemonte
LocalitàSale
Coordinate44°58′59.24″N 8°48′32.82″E / 44.983123°N 8.809116°E44.983123; 8.809116
Religionecattolica di rito romano
TitolareMaria e Siro di Pavia
Diocesi Tortona
Stile architettonicogotico lombardo
Sito webSito della Chiesa dei Santi Maria e Siro

La chiesa dei Santi Maria e Siro è un luogo di culto cattolico situato in via Roma a Sale, in provincia di Alessandria.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa fu menzionata una prima volta in un trattato di pace tra i Pavesi ed i Tortonesi del giugno 1165 stipulato all'interno dell'edificio stesso alla presenza dell'Imperatore Federico Barbarossa[1]. Nel 1223 vi fu firmato un secondo accordo, questa volta tra la città di Tortona ed i conti palatini di Langosco e Sparvara per i diritti sulle acque ed il controllo di Cassano.

Nel 1704 il campanile gotico crollò su se stesso danneggiando anche parte della facciata. Fu ricostruito nel medesimo anno nelle forme attuali.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa presenta una facciata a capanna interamente in mattoni è scandita da due contrafforti sormontati da pinnacoli e presenta tre portali ad arco a sesto acuto strombati. I due portali laterali, sormontati ciascuno da un rosone, presentano un archivolto decorato con formelle in cotto a stampo mentre quello centrale[2], sopra il quale si stagliano due bifore, è caratterizzato da decorazioni a cordone. Questa splendida facciata, realizzata interamente in cotto, è riconosciuta monumento nazionale sin dal 1908.

L'interno della chiesa è suddiviso in tre navate coperte da volte a crociera costolonate. Gli interni sono finemente decorati con una serie di affreschi del XV-XVI secolo riportati alla luce a partire dal 1937. Di particolare pregio gli Evangelisti raffigurati nelle vele della volta del presbiterio ed i Profeti, realizzati nei sottarchi[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b La storia della chiesa, su chiesadeisantimariaesiro.it. URL consultato il 9 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2020).
  2. ^ AA.VV. Piemonte, Milano: Touring Club Italiano, 2005, p. 355

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV. Piemonte, Milano: Touring Club Italiano, 2005

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]