Charles Du Bos

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Charles Du Bos

Charles Du Bos (Parigi, 27 ottobre 18825 agosto 1939) è stato uno scrittore e critico letterario francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

N.R.F., numero 1, febbraio 1909.

Nacque a Parigi da un padre francese e da madre inglese.[1] Ebbe l'occasione di potersi formare culturalmente in vari centri europei, quali Oxford, Berlino e Firenze e di studiare, sin dalla giovane età, autori importanti come Thomas Carlyle, Henry James, John Ruskin, Percy Bysshe Shelley, Hugo von Hofmannsthal e Rainer Maria Rilke.[1]

Nel 1927 si riavvicinò al cattolicesimo.[1]

Strinse una forte amicizia con Mario Praz e André Gide, con i quali ebbe intensi scambi culturali.[1]

Morì a La Celle-Saint-Cloud, nel 1939.

Malgrado sofferente di una fastidiosa malattia cronica, la sua attività in giro per il mondo fu molto intensa. Soprattutto negli anni venti e trenta, Du Bos realizzò importanti traduzioni, direzioni di collezioni, prefazioni, fu autore di note per la N.F.R. e per numerose riviste letterarie, autore di corsi privati su vari pensatori e intellettuali, quali Goethe e Nietzsche, animatore della Décades de Pontigny, collaboratore di Jacques Schiffrin per le edizioni della Bibliothèque de la Pléiade.[2]

Tutte le sue ultime opere furono improntate a una profonda partecipazione interiore al cattolicesimo.

Le sue opere critiche iniziarono nel 1921 e compresero tutte le serie di Approximations e i volumi del Journal.[3] Il senso della critica di Du Bos è fondamentalmente quello della unità e della totalità. Egli tese a non rivolgersi esclusivamente alla ricerca razionale, alla sola intelligenza, al sensibilismo o alla curiosità, bensì a coinvolgere l'uomo nella sua interezza, mettendo insieme in gioco i valori morali ed estetici in una sensibilità comprensiva di tutto l'intelletto, senza escludere il suo turbamento oscuro. Quindi oppose il suo modo di conoscere, includente anche gli interrogativi e le incognite, a una comprensione solamente razionale, alla ragion pura di Paul Valéry aggiunse il fattore vitale di Ramon Fernandez e al riduttivismo contrappose la molteplicità delle impressioni e delle approssimazioni.[2] La via della ricerca della verità passa per la spiritualità, per una verità insieme assoluta e individuale, individuata e oggettiva.[2][3]

Come critico Du Bos ha spesso fatto centro con le sue focalizzazioni nel processo creativo dell'artista analizzato, proponendo una sintesi tra i piani psicologici, quelli etici e quelli religiosi, penetrando con tutta la sua soggettività nell'oggetto indagato, alimentando con alcuni suoi modelli e definizione di critica, dal linguaggio come incarnazione, alla letteratura come vita, alcuni dei filoni della critica più recente.[2]

Tra i suoi numerosissimi saggi, se ne annoverano su:[1][4]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Approximations ed.I, ed. II (1927), ed. III (1929), ed. IV (1930), ed. V (1932), ed. VI (1934), ed.VII (1937) - nuova edizione 2000, 1525 pages, ISBN 2-84545-008-7
  • Extraits d'un Journal, 1908-1928
  • Journal, Tome I, 1921-1923, ed.Corréa, 1946, nuova edizione Buchet-Castel, 2002, ISBN 2-283-01896-X
  • Journal, Tome II, 1924-1925, ed. Corréa, 1948, nuova ed. Buchet-Castel, 2003, ISBN 2-283-02001-8
  • Journal, Tome III, 1926-1927, ed. Corréa, 1949, nuova ed. Buchet-Castel, 2005, ISBN 2-283-02076-X
  • Journal, Tome IV, 1928, ed. Corréa, 1950
  • Journal, Tome V, 1929, ed. Corréa, 1954
  • Journal, Tome VI, 1930, ed.Du Vieux Colombier, 1955
  • Journal, Tome VII, 1931 ed. Du Vieux Colombier, 1955
  • Journal, Tome VIII, 1933, ed. Du Vieux Colombier, 1959
  • Journal, Tome IX, 1934, ed. Du Vieux Colombier, 1961
  • Réflexions sur Mérimée, Albert Messein, 1920
  • Le dialogue avec André Gide, ed. Au sans pareil, 1929
  • François Mauriac et le problème du romancier catholique, ed. Corréa, 1933
  • Grandeur et misère de Benjamin Constant, ed. Corréa, 1946
  • La Comtesse de Noailles et le climat du génie, ed. La Table Ronde, 1949, ISBN 2-7103-1173-9

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (EN) Charles Du Bos, su britannica.com. URL consultato il 16 luglio 2018.
  2. ^ a b c d le muse, IV, Novara, De Agostini, 1964, p. 270.
  3. ^ a b Charles Du Bos, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 16 luglio 2018.
  4. ^ Du Bos, Charles, su sapere.it. URL consultato il 16 luglio 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Raimund Theis, Auf der Suche nach dem besten Frankreich. Zum Briefwechsel von Ernst Robert Curtius mit André Gide und Charles du Bos, Francoforte sul Meno, Klostermann, 1984.
  • (ES) Eduardo Mallea, Extractos de un diario (1908-1928), Buenos Aires, Editorial Emecé, 1947.
  • (DE) Michael Einfalt, Du Bos - Gide. Satan und die Literatur, in Nation, Gott und Modernität: Grenzen literarischer Autonomie in Frankreich 1919 - 1929, Tübingen, Niemeyer, 2001, pp. 259–314.
  • (ES) Charles Moeller, Charles Du Bos, in Literatura del siglo XX y Cristianismo, IV, Madrid, Editorial Gredos, 1960.
  • (ES) Ernst-Robert Curtius, Charles Du Bos, in Ensayos críticos acerca de literatura europea, II, Barcellona, Seix Barral, 1959.
  • (ES) André Maurois, Charles Du Bos, in De Gide a Sartre, Ediciones G.P., 1968.
  • (ES) François Mauriac, Charles Du Bos y su Creador, in Homenaje a Charles Du Bos. ¿Qué es la literatura?, Buenos Aires, Editorial Troquel, 1955.

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Controllo di autoritàVIAF (EN4929230 · ISNI (EN0000 0001 0864 3180 · BAV 495/162908 · LCCN (ENn50023847 · GND (DE118527673 · BNF (FRcb119006862 (data) · J9U (ENHE987007260392205171 · NDL (ENJA00465809 · CONOR.SI (SL92941155 · WorldCat Identities (ENlccn-n50023847
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