Catena Bresciana Occidentale
Catena Bresciana Occidentale | |
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Il massiccio del Monte Guglielmo | |
Continente | Europa |
Stati | Italia |
Catena principale | Alpi |
Cima più elevata | Punta Setteventi (2 250 m s.l.m.) |
La Catena Bresciana Occidentale (detta anche Catena Setteventi-Muffetto-Guglielmo) è un massiccio montuoso delle Prealpi Bresciane e Gardesane collocata in Lombardia. Costituisce la parte occidentale delle Prealpi Bresciane. Parte del gruppo montuoso è compreso nella zona montana denominata Maniva.
Collocazione
[modifica | modifica wikitesto]Si trovano a nord di Brescia, tra la Valcamonica ad ovest e la Val Trompia ad est.
Ruotando in senso orario i limiti geografici sono: Passo di Crocedomini, alta Valle del Caffaro, Passo del Maniva, Val Trompia, colline bresciane, Lago d'Iseo, Valcamonica, torrente Grigna, Passo di Crocedomini.
Classificazione
[modifica | modifica wikitesto]La SOIUSA vede la Catena Bresciana Occidentale come un supergruppo alpino e vi attribuisce la seguente classificazione:
- Grande parte = Alpi Orientali
- Grande settore = Alpi Sud-orientali
- Sezione = Prealpi Bresciane e Gardesane
- Sottosezione = Prealpi Bresciane
- Supergruppo = Catena Bresciana Occidentale
- Codice = II/C-30.I-A
Suddivisione
[modifica | modifica wikitesto]Secondo la SOIUSA si suddivide in due gruppi e due sottogruppi[1]:
- Gruppo Setteventi-Muffetto (1)
- Sottogruppo dei Setteventi (1.a)
- Sottogruppo del Muffetto (1.b)
- Gruppo del Guglielmo (2)
Vette principali
[modifica | modifica wikitesto]Le montagne principali sono:
- Punta Setteventi - 2.250 m
- Monte Colombine - 2.215 m
- Monte Matto - 2.201 m
- Monte Dasdana - 2.191 m
- Dosso dei Galli - 2.188 m
- Monte Muffetto - 2.060 m
- Corna Blacca - 2.006 m
- Monte Guglielmo (Dosso Pedalta) - 1.957 m
- Cima di Castel Bertino - 1.948 m
- Monte Maniva - 1.864 m
- Corna Trentapassi - 1.248 m
- Monte Vignole - 1.095 m
- Dosso Tondo - 1.079 m
- Monte Cunicolo - 1.035 m
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Tra parentesi sono indicati i codici SOIUSA dei gruppi e sottogruppi. Si tenga presente che un gruppo non ha la suddivisione in sottogruppi.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Sergio Marazzi, Atlante Orografico delle Alpi. SOIUSA, Pavone Canavese, Priuli & Verlucca, 2005.