Camillo Garroni Carbonara

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Camillo Garroni Carbonara

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato4 aprile 1905 –
22 maggio 1935
LegislaturaXXII
Gruppo
parlamentare
liberale democratico, poi Unione democratica
Sito istituzionale

Dati generali
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
ProfessionePrefetto; diplomatico

Antonio Giovanni Luigi Camillo Adolfo Edoardo Eugenio Adele Garroni Carbonara (Genova, 22 maggio 1852Genova, 22 maggio 1935) è stato un politico, diplomatico e prefetto italiano, il cui cognome Garroni fu modificato in Garroni Carbonara con regio decreto del 6 dicembre 1928.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Compie gli studi e si laurea nella Palermo borbonica e dopo il tirocinio e un breve esercizio della professione forense nel 1873 entra nell'amministrazione dell'interno. Dal 1889 è segretario di sezione del Consiglio di stato, dal 1893 è promosso prefetto e collocato a disposizione del Ministero dell'interno. È stato commissario straordinario dei comuni di Ascoli Piceno, Catania, Bologna e Genova, prefetto all'Aquila, Alessandria, Genova e Messina. A partire dal 1911 passa alle dipendenze del Ministero degli esteri; ricopre gli incarichi di alto commissario per l'Italia e ambasciatore a Costantinopoli e capo della delegazione italiana alla Conferenza di Losanna. Nominato senatore a vita nel 1905 conclude la carriera come ambasciatore onorario e ministro di stato.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Grande Ufficiale dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro decorato di Gran Cordone - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Grande Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia decorato di Gran Cordone - nastrino per uniforme ordinaria

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Alto commissario per l'Italia inviato a Costantinopoli Bandiera dell'Impero ottomano Successore
Romano Lodi-Fè 1920 - 1923 carica decaduta
Predecessore Ambasciatore italiano nell'Impero ottomano Bandiera dell'Impero ottomano Successore
Edmondo Mayor des Planches 1911 - 1915 posizione vacante
Controllo di autoritàVIAF (EN316740168 · GND (DE1073258289 · BNF (FRcb16934223b (data) · WorldCat Identities (ENviaf-316740168