Bombardino (bevanda)

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Bombardino
Origini
Luogo d'origineBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
Zona di produzioneItalia
Dettagli
Categoriabevanda
SettoreBevande alcoliche, distillati e liquori
Ingredienti principalipanna, zabaione caldo, brandy e caffè

Il bombardino è una bevanda a base di panna, zabaione caldo, brandy e caffè (la ricetta varia a seconda delle zone). Ha origini lombarde: nasce a Livigno, in provincia di Sondrio, alla baita del Mottolino nel 1972[1] [2], ma è ormai diffuso in molte località sciistiche di tutta Italia, del Ticino e della Francia alpina.

È venduto nelle baite e sulle piste da sci. Il suo nome deriva infatti dalla vampata di calore che ne seguirebbe l'ingerimento, reazione dovuta sia alla temperatura della bevanda che alla gradazione alcolica (circa 30°).

Esistono tre varianti sempre a base di zabaione caldo[3]:

  • Calimero (zabaione e caffè espresso),
  • Pirata (zabajione e rum),
  • Scozzese (zabaione e whisky).

Origine

La leggenda narra che un giovane genovese, di cui non è certo il nome, girò le spalle al mare per andare a vivere in montagna. Dopo un lungo periodo da Ufficiale degli Alpini gli venne dato in gestione il rifugio del Mottolino. Quattro amici seduti al bar del rifugio si misero a pensare ad un possibile cocktail che potesse riscaldare dal freddo gelido dell'inverno. Tra tutte le combinazioni possibili quella più promettente fu latte, whisky e zabajone, il tutto scaldato fino a renderlo quasi bollente. Un cliente lo provò e disse: "Accidenti! È una bombarda!". Il genovese non se lo fece ripetere due volte e lo chiamò Bombardino.[senza fonte]

Con il tempo il latte è stato sostituito dalla panna e il whisky con del brandy o rum.

In seguito un lavorante diffuse la ricetta alle baite concorrenti finché il bombardino non diventò bevanda servita comunemente in altre mescite del paese ed in seguito pressoché in tutte le località sciistiche.

Note

  1. ^ Il Bombardino compie 45 anni «E ora lo difenderemo sul web», su laprovinciadisondrio.it. URL consultato il 23 Febbraio 2018.
  2. ^ Andrea Tibaldi, Bombardino, su Cibo360.it. URL consultato il 23 Febbraio 2018.
  3. ^ Bombardino, su Artimondo Magazine. URL consultato il 23 Febbraio 2018.