Beverly Baker Fleitz

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Beverly Baker Fleitz
NazionalitàStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Tennis
Carriera
Singolare1
Vittorie/sconfitte
Titoli vinti
Miglior ranking [1]
Risultati nei tornei del Grande Slam
Australia (bandiera) Australian Open -
Francia (bandiera) Roland Garros SF (1955)
Regno Unito (bandiera) Wimbledon F (1955)
Stati Uniti (bandiera) US Open SF (1950, 1958)
Doppio1
Vittorie/sconfitte
Titoli vinti
Miglior ranking
Risultati nei tornei del Grande Slam
Australia (bandiera) Australian Open -
Francia (bandiera) Roland Garros V (1955)
Regno Unito (bandiera) Wimbledon F (1959)
Stati Uniti (bandiera) US Open QF (1949, 1950)
Doppio misto1
Vittorie/sconfitte
Titoli vinti
Risultati nei tornei del Grande Slam
Australia (bandiera) Australian Open -
Francia (bandiera) Roland Garros QF (1951)
Regno Unito (bandiera) Wimbledon 4T (1959)
Stati Uniti (bandiera) US Open QF (1948, 1951, 1958)
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico.
Statistiche aggiornate al definitivo

Beverly Baker Fleitz (Providence, 13 marzo 1930Long Beach, 29 aprile 2014) è stata una tennista statunitense.

Beverly ebbe come primo coach[2][3] il padre, Frank Baker, seguita dal quale esordì sui campi pubblici a undici anni.[4]

Iniziò a giocare nel circuito principale nel secondo dopoguerra e agli U.S. National Championships 1950 giunse fino alla semifinale del singolare femminile; in questa disciplina la sua annata migliore fu il 1955, quando raggiunse la semifinale sulla terra rossa del Roland Garros e la finale a Wimbledon chiudendo la stagione al terzo posto in classifica mondiale.[1][4]

Nel doppio femminile conquistò gli Internazionali di Francia 1955 in coppia con Darlene Hard (che quell'anno vinse la finale anche nel doppio misto) e raggiunse una finale a Wimbledon 1959.[4]

Beverly Baker Fleitz lasciò il circuito di alto livello nel 1959,[4] anno in cui aveva battuto giocatrici di spicco e prime in classifica quali Maria Bueno o celebrità inglesi come Angela Mortimer e Christine Truman nella Wightman Cup.[5]

Coppa Wightman

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In Wightman Cup Baker Fleitz conseguì in tutto quattro vittorie:[6]

La tecnica di gioco

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«Her service is weak, her volleying indifferent and her overhead a chore that she shirks at all costs. She doesn’t need them. … The formula [is] simple: rifle the ball down a sideline and if it dared to come back, slam it down the other.[5]»

Beverly Baker era una giocatrice ambidestra con due dritti e serviva con il braccio destro.

Da bambina aveva imparato a scrivere con la mano sinistra, cosicché le fu spontaneo, a dieci anni, imparare a giocare il dritto con il braccio sinistro[5] e dacché il padre, suo primo insegnante di tennis, aveva notato le difficoltà della figlia nell'esecuzione e nel tempismo del rovescio,[3] lasciò che Beverly usasse la mano relativa alla parte del campo cui giungeva.[5]
Il gioco a due dritti non era del tutto senza precedenti: il tennista di Coppa Davis australiano John Bromwich era un mancino che però serviva con il braccio destro e da ambo i lati poteva colpire la palla a due mani o a una.[7]
Beverly Baker era ambidestra nel gioco da tutto campo: ella passava la racchetta dall'una all'altra mano, colpendo senza difficoltà con la destra o la sinistra, con il movimento del dritto.
Tale tecnica le provvide due colpi forti e profondi a dispetto della sua corporatura minuta ma presentava altresì il grave inconveniente di non esser spendibile nel gioco a rete: tuttavia la Baker compensava con il gioco da fondo campo pur di seguire la propria disposizione più naturale.[5]
Le avversarie si trovarono spiazzate dalla novità del suo gioco legate a quella presa inusuale e all'impatto con la palla che ne conseguiva: lo sottolineò la stessa campionessa in carica di Wimbledon Margaret Osborne duPont, che la Baker avrebbe poi battuto ai quarti di finale dello stesso torneo nel 1951, fermandosi però al turno successivo.[5]

Beverly Baker Fleitz è stata l'unica ambidestra a raggiungere la finale nella storia del torneo.[8]

Beverly Baker sposò l'attore Scotty Beckett il 28 settembre 1949[9] e ne divorziò nel giugno 1950:[10] da anziana commentò tale decisione come "un errore terribile"[2]; in seconde nozze il 6 ottobre 1951 sposò il collega tennista John Fleitz, con cui formò durevolmente una famiglia.[2]
Fu l'unica giocatrice madre del circuito durante gli ultimi otto anni di carriera professionistica[3] e l’unica tennista donna di alto livello sposata con figli negli anni Cinquanta;[2] il ginecologo della Regina, quando fu consultato per il suo malessere al torneo di Wimbledon del 1956 (cui partecipava incinta e avendo già due figlie), le disse che sarebbe stato inappropriato se avesse avuto un malore legato alla gravidanza sul Center Court: cosicché ella dovette lasciare il torneo ai quarti di finale.[2]

Secondo i critici,[5] stilisticamente giocò il miglior tennis della sua carriera proprio nel periodo compreso tra il suo ritorno nel giugno 1953 dopo la prima gravidanza e Wimbledon 1956, quando dovette lasciare per la seconda gravidanza. Raggiunse il proprio picco assoluto nell’edizione dello stesso torneo del 1955,[11] in cui perse solo 21 games in 6 match e si presentò da favorita a giocare la finale contro Louise Brough, che aveva già battuto 4 volte da quando aveva ripreso a giocare, di cui una sull’erba. Fu quest'ultima ad aggiudicarsi il Venus Rosewater Dish[12] ma dopo aver faticato ad aver ragione dell’avversaria, con un significativo 7-5 8-6, ‘strappandole’ il servizio e giocando a rete.[5]

In un'intervista rilasciata a Naples, Long Beach in California, dove risiedeva negli ultimi anni, emerge, secondo il giornalista del locale "Press Telegram" suo interlocutore,[2] il suo animo gentile e insieme determinato ed equilibrato, sia sul campo: ed egli cita quali esempi le inopinate sconfitte da lei inflitte a giocatrici del calibro di Althea Gibson e Maureen Connolly o altre vittorie in tornei del Grand Slam a dispetto di avere appena subito sconfitte in tornei ugualmente importanti nello stesso anno; sia nella sfera privata: egli ne ricorda anche le mastectomie subite e il rifiuto di sottoporsi a chemioterapia e radiazioni, serenamente spiegatogli con il senso di appagamento dell'anziana tennista raggiunto riguardo alla carriera e la famiglia.

  1. ^ a b Bud Collins, The Bud Collins History of Tennis: An Authoritative Encyclopedia and Record Book, New Chapter Press, 2008, pp. 695, 702–3, ISBN 978-0-942257-41-0.
  2. ^ a b c d e f Matching up against disease, su presstelegram.com. URL consultato il 10 ottobre 2023.
  3. ^ a b c Beverly Joyce Baker Fleitz, su it.findagrave.com. URL consultato il 12 ottobre 2023.
  4. ^ a b c d Beverly Baker Fleitz MemimEnc, su memim.com. URL consultato il 28 settembre 2023.
  5. ^ a b c d e f g h The Tennis 128: No. 128, Beverly Baker Fleitz, su tennisabstract.com. URL consultato il 28 settembre 2023.
  6. ^ WIGHTMAN CUP RESULTS, su wightmancup.com. URL consultato il 16 ottobre 2023.
  7. ^ Negli anni Quaranta il caso di Bromwich era abbastanza noto nella California meridionale ed è possibile che Frank Baker ne abbia tratto ispirazione: The Tennis 128: No. 128, Beverly Baker Fleitz, su tennisabstract.com. URL consultato il 15 ottobre 2023.
  8. ^ (EN) The Wimbledon Compendium 2023 (PDF), su wimbledon.com, p. 161. URL consultato il 3 agosto 2023.
  9. ^ Pittsburgh Post-Gazette. Pick Parents’ Date, su news.google.com. URL consultato il 13 settembre 2023.
  10. ^ The Evening Independent. This and that, su news.google.com. URL consultato il 13 settembre 2023.
  11. ^ Ove fu la prima giocatrice a giocare in singolo da madre sin dal 1920 (il precedente era costituito da Dorothea Douglass Chambers): The Tennis 128: No. 128, Beverly Baker Fleitz, su tennisabstract.com. URL consultato il 15 ottobre 2023.
  12. ^ Trophies.The Championships, Wimbledon - Official site, su wimbledon.com. URL consultato il 16 ottobre 2023.

Collegamenti esterni

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