Belfagor (opera)

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Belfagor
Titolo originaleBelfagor
Lingua originaleitaliano
Generecommedia lirica
MusicaOttorino Respighi
LibrettoClaudio Guastalla
Fonti letterarieBelfagor, «arcidiavoleria» di Ercole Luigi Morselli
Atti1 prologo, 2 atti, 1 epilogo
Prima rappr.26 aprile 1923
TeatroTeatro alla Scala, Milano
Personaggi
  • Belfagor (baritono)
  • Mirocleto (basso)
  • Madonna Olimpia (mezzosoprano)
  • Candida (soprano)
  • Fidelia (soprano)
  • Maddalena (soprano)
  • Baldo (tenore)
  • don Biagio (basso)
  • Menica (mezzosoprano)
  • Un vagabondo (basso)
  • Una vagabonda (soprano)

Belfagor P 137 è una commedia lirica di Ottorino Respighi su libretto di Claudio Guastalla. L'opera venne rappresentata per la prima volta a Milano al Teatro alla Scala il 26 aprile 1923.

Lo spettacolo ebbe un consenso «pieno e cordiale», con numerose chiamate per l'autore[1], ma i giudizi della critica furono discordi: si passò dall'entusiasmo di Marinetti (affascinato degli aspetti futuristi dell'opera) e del critico S. A. Lucani, a coloro che giudicarono l'opera e il libretto per nulla divertenti.[2] Gaetano Cesari scrisse che il lavoro gli pareva un tentativo non del tutto riuscito di fondere nell'opera comica «il meraviglioso e il buffo, il miracoloso e il sentimentale» e che mancassero «l'incisività dell'idea melodica e la capacità di quest'idea di svolgersi rapidamente», con conseguente senso di uniformità, dannoso all'espressione comica.[3]

Cast della prima assoluta

Personaggio Interprete[4]
Belfagor Mariano Stabile
Mirocleto Gaetano Azzolini
Madonna Olimpia Anna Gramegna
Candida Margherita Sheridan
Fidelia Thea Vitulli
Maddalena
una vagabonda
Cesira Ferrari
Baldo Francesco Merli
don Biagio Giovanni Azzimonti
Menica Ida Mannarini
un vagabondo Amleto Galli

Il direttore d'orchestra era Antonio Guarnieri, le scenografie erano di Vittorio Rota.

Trama

Belfagor appare in un piccolo paesino e spiega allo speziale Mirocleto, padre di tre figlie da maritare (Candida, Fidelia e Maddalena), di essere venuto in missione dagli inferi, per scoprire se veramente il matrimonio è l'inferno degli uomini, come spesso dicono coloro che giungono nell'aldilà. Per fare ciò Belfagor, che ha a disposizione molto denaro, deve cercare una sposa e trascorrere con lei dieci anni.

Atto primo

Belfagor, nei panni del ricchissimo e bellissimo Ipsilonne, si presenta a casa di Mirocleto. Fidelia e Maddalena rimangono ammaliate da Ipsilonne, ma questo sceglie la terza figlia, Candida, che invece mostra indifferenza. Mirocleto e la moglie Olimpia pensano al denaro e acconsentono a cedere a Ipsilonne la ragazza, che è disperata perché è innamorata del marinaio Baldo.

Atto secondo

Un mese dopo, in un lussuoso castello di Ipsilonne. Candida è stata costretta a sposarlo, ma è riuscita a resistergli e il matrimonio non è ancora stato consumato. Infine Candida, aiutata da Baldo, riesce a fuggire, dopo aver fatto credere a Ipsilonne di essere pronta a trascorrere la notte con lui.

Candida e Baldo si rifugiano dal prevosto. Nella piazza del paese ricompare Belfagor, questa volta nelle vesti di un vagabondo, e riesce a insinuare il dubbio in Baldo, facendogli credere che Candida ha perso la verginità con Ipsilonne, che ha così ottenuto il suo scopo di divertirsi con una bella fanciulla prima di fuggire. Inutilmente Candida cerca di convincere Baldo che le parole del vagabondo sono una menzogna. Baldo cede alle suppliche dell'amata solo quando quest'ultima, disperata, si rivolge alla Madonna chiedendole un miracolo, e le campane cominciano a suonare da sole.

Organico orchestrale

Ottavino, 2 flauti, 2 oboi, corno inglese, clarinetto piccolo, 2 clarinetti, 2 fagotti, controfagotto, 4 corni, 3 trombe, 3 tromboni, basso tuba, timpani, triangolo, raganella, tamburo, grancassa, piatti, tam-tam, xilofono, campanelli, campane, celesta, arpa, archi[5]

Discografia

Note

  1. ^ Belfagor di Respighi. La prima rappresentazione alla Scala, La Stampa, 27 aprile 1923, pagina 3
  2. ^ Zidarich, pp. 195-197
  3. ^ Il Corriere della Sera, 27 aprile 1923
  4. ^ almanacco di amadeusonline (consultato il 14 gennaio 2013)
  5. ^ Ottorino Respighi - catalogo, su flaminioonline.it, Orchestra Virtuale del Flaminio. URL consultato il 29 giugno 2014.
  6. ^ Operaclass (URL consultato il 15 novembre 2013)

Bibliografia

  • Dizionario dell'Opera 2008, a cura di Pietro Gelli, edizione aggiornata da Filippo Poletti, Baldini Castoldi Dalai editore, Milano, 2007. ISBN 978-88-6073-184-5

Collegamenti esterni

  • Scheda dell'opera (consultato il 14 gennaio 2013)
  • Testo sull'opera di Walter Zidarich, Chroniques italiennes, Université Paris 3 - Département d'études italiennes et roumaines (consultato il 14 gennaio 2013)