Battaglia di Mir

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Battaglia di Mir
parte Campagna di Russia
Cavalleria cosacca schierata a Mir (di Viktor Mazurovskij)
Data9–10 luglio 1812
LuogoMir, impero russo (attuale distretto di Karėličy in Bielorussia)
EsitoVittoria tattica russa, seguita da una ritirata[1]
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
Circa 3000 uomini e 2 cannoni:
  • 2º, 3º, 7º, 11º, 15º e 16º reggimento Ulani
  • 4° cacciatori polacchi
  • Una batteria di cavalleria
Circa 9000 uomini e 24 cannoni:
  • Otto reggimenti Cosacchi
  • Due batterie del Don
  • Ussari Achtyrka
  • Dragoni di Kiev e Nuova Russia
  • Due batterie di cavalleria
  • Ulani lituani
  • Jäger
  • Perdite
    700 morti, 248 prigionieriCirca 180 morti e feriti, ma secondo i polacchi furono molti più dei polacchi,[1] compresi due colonnelli cosacchi uccisi
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    La battaglia di Mir si svolse il 9 e 10 luglio 1812 nel corso della campagna di Russia operata da Napoleone Bonaparte. Tre divisioni di Ulani polacchi combatterono contro la cavalleria russa,[2] e lo scontro si concluse con la prima importante vittoria russa nel corso dell'invasione francese.[3]

    Battaglia[modifica | modifica wikitesto]

    Il generale russo Matvej Ivanovič Platov aveva otto reggimenti di Cosacchi e due batterie del Don schierati a sud del villaggio di Mir, quando una brigata di Ulani polacchi di circa 100 uomini ne attaccarono gli avamposti. Questi avamposti avevano il compito di fare da sentinella, e stimolare l'attacco nemico. Le imboscate di un centinaio di uomini erano state operate lungo tutta la strada che conduceva a Mir.[4] Il generale polacco Aleksander Rożniecki si scontrò con la cavalleria russa di Illarion Vasil'evič Vasil'čikov, causando un combattimento corpo a corpo con poche perdite. Seguiti dagli Ulani, spazzarono il villaggio attaccando gli uomini di Platov. Una terza brigata polacca che cercava di unirsi alla battaglia fu accerchiata e sconfitta dai Cosacchi, dopodiché l'intero gruppo polacco retrocedette sotto la spinta degli Ussari russi.[5] Dopo l'arrivo degli Ussari Achtyrka di Vasil'čikov, dei dragoni e di altri rinforzi, la battaglia infuriò per sei ore, raggiungendo il vicino villaggio di Simiakovo. Qui Platov sconfisse il nemico, e si spostò a Mir dove inflisse altre perdite al nemico prima di una ritirata strategica.[6] La completa disfatta fu evitata solo grazie alla brigata di Tyszkiewicz, che coprì la ritirata polacca.[5]

    Dopo essersi ritirati da Mir, il castello fu distrutto con la polvere da sparo. La città di Mir e le rovine della fortezza furono utilizzate come quartier generale da Girolamo Bonaparte, durante la marcia su Mosca.[7]

    Note[modifica | modifica wikitesto]

    1. ^ a b (EN) Digby Smith, The Napoleonic Wars Data Book, Londra, Greenhill, 1998, ISBN 1-85367-276-9.
    2. ^ (EN) Topic: Polish Lancers, not invincible, su theminiaturespage.com.
    3. ^ (EN) Napoleon Series Battle Lists: War Against Russia, su napoleon-series.org.
    4. ^ (EN) Journal of the Military Service Institution of the United States, Volume 19, 1896.
    5. ^ a b (EN) Edward A. Foord, Napoleon's Russian campaign of 1812, Little, Brown and Co., 1915.
    6. ^ (EN) Cossacks of the Napoleonic Wars, su napolun.com.
    7. ^ (EN) Norman Davies, Europe: a History, HarperCollins, 1998.

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