Bartolomeo Sanseverino

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Disambiguazione – Se stai cercando il cavaliere medievale, vedi Bartolomeo di San Severino della Marca.

Bartolomeo Sanseverino (Palermo, ... – Palermo, 1770c.) è stato uno scultore e stuccatore italiano.

Carità.
Speranza.
Cappella di Sant'Orsola, chiesa di Sant'Orsola.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Nicolò Sanseverino, valente allievo di Giacomo Serpotta, attivo come pittore, scultore plastico e stuccatore, dalla metà degli anni '30 agli anni '70 del XVIII secolo.

Altre opere sono documentate nel Noviziato e nell'Oratorio di San Filippo Neri 1769 con la collaborazione di Giuseppe Firriolo, attività segnate dal nascente neoclassicismo.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Palermo e provincia[modifica | modifica wikitesto]

Caccamo[modifica | modifica wikitesto]

Palermo[modifica | modifica wikitesto]

  • 1685 - 1696, Cappella delle Anime Purganti e Cappella di Sant'Orsola, decorazioni e manufatti in stucco realizzati in collaborazione con Giacomo Serpotta e Gaspare Firriolo, opere presenti nella chiesa di Sant'Orsola dei Negri.
  • 1749, Ciclo, apparato decorativo in stucco realizzato in collaborazione col padre Nicolò, opere presenti nella chiesa di Santa Maria del Piliere o degli Angelini.
  • 1754, Speranza e Carità, statue allegoriche in stucco, opere presenti nella crociera della chiesa di San Matteo al Cassaro.[1]
  • Chiesa di San Stanislao Kostka:
    • 1763, Quadroni in stucco raffiguranti Santa Rosalia condotta dagli Angeli nella Grotta della Quisquina e Santa Rosalia che incide l'iscrizione nella Grotta, manufatti presenti nella Cappella della Madonna del Lume;
    • 1765, Ciclo, decorazione a stucchi della volta del presbiterio con la raggiera e il calice, le due allegorie della Carità e dell'Ospitalità. Il ciclo comprende il Padre Eterno, circondato dai simboli degli evangelisti, l'Agnus Dei, i simboli dell'Eucaristia, quattro medaglioni raffiguranti i profeti e sacerdoti del Vecchio Testamento, e ancora conchiglie, stelle, ghirlande, palme, intrecci e i simboli del sacerdozio.
  • XVIII secolo, Re David e Profeta Isaia, statue in stucco, opere presenti nella Cappella dell'Annunciazione della chiesa di Santa Maria degli Angeli detta la Gancia.

Santa Flavia[modifica | modifica wikitesto]

Trapani e provincia[modifica | modifica wikitesto]

Alcamo[modifica | modifica wikitesto]

  • 1758, Statue allegoriche, dieci statue e decorazioni in stucco: due angeli nel presbiterio e otto statue allegoriche alle pareti: Religione, Pazienza, Rinunzia al mondo, Felicità, Vigilanza, Fede, Speranza, Carità. Opere custodite nella chiesa del Santissimo Salvatore o «Badia Grande».

Mazara del Vallo[modifica | modifica wikitesto]

Trapani[modifica | modifica wikitesto]

  • 1766, Decorazioni, apparato plastico, fregi e manufatti in stucco, opere autografe con la dicitura "BARTH. SANSEVERINUS PAN. ARCHITECTUS ET PLASTES 1766." presenti nella chiesa del Collegio dei Gesuiti.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pagina 151, Gaspare Palermo, "Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo" [1], Volume primo, Palermo, Reale Stamperia, 1816.

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