Banlieue
Banlieue (pronuncia francese : /bɑ̃ljø/; in italiano "periferia", "sobborghi") è un termine francese che indica l'area periferica dei grandi agglomerati urbani.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Con questo termine si intende fare riferimento ai comuni che si trovano nelle adiacenze di una metropoli, caratterizzati da forti legami socio-economici col centro di riferimento. Nella banlieue vi sono zone ricche e agiate e zone povere, con una bassa qualità della vita e un'economia depressa. Nel caso della regione parigina appartengono al primo gruppo comuni come Versailles, Le Vésinet e Neuilly-sur-Seine mentre al secondo cittadine come Clichy-sous-Bois, Aulnay-sous-Bois e Sevran. Lo sviluppo delle banlieue, essendo legato a quello delle città e dei loro mezzi di comunicazione, dà luogo a consistenti movimenti pendolari quotidiani per motivi di studio o lavoro.
L'etimologia del termine è oggetto di un dibattito da cui si possono estrarre due ipotesi principali. La prima è quella secondo cui il suo significato letterale indicava l'area che circonda la città e che era sottomessa alla sua giurisdizione (banlieue: "potere di amministrare", : "luogo"). La seconda invece fa riferimento al senso di esclusione che la periferia evoca rispetto al centro cittadino e fa quindi risalire l'origine del termine "alla messa al bando" (lontano dalla città) degli individui più poveri e ritenuti più pericolosi.
Dall'inizio degli anni settanta il termine è anche stato utilizzato come eufemismo per descrivere i grandi progetti residenziali a basso costo per gli immigrati stranieri.
Filmografia sulla banlieue
[modifica | modifica wikitesto]- Due o tre cose che so di lei, di Jean-Luc Godard (1967)
- L'odio, di Mathieu Kassovitz (1995)
- État des lieux, di Jean-François Richet (1995)
- Ma 6-T va crack-er, di Jean-François Richet (1997)
- De l'amour, di Jean-François Richet (2001)
- La schivata, di Abdellatif Kechiche (2003)
- Banlieue 13, di Pierre Morel (2004)
- Banlieue parigina, di Jean-Marie Straub e Danièle Huillet (2005)
- Banlieue 13 Ultimatum, di Patrick Alessandrin (2009)
- Paulette, di Jérôme Enrico (2013)
- Diamante nero, di Céline Sciamma (2014)
- La Mélodie, di Rachid Hami (2017)
- I miserabili, di Ladj Ly (2019)
- Athena, di Romain Gavras (2022)
- Gli indesiderabili, di Ladj Ly (2023)
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mathieu Rigouste, Le théorème de la hoggra. Histoires et légendes de la guerre sociale, BBoyKonsian, coll. « Béton arméE », 2011
- Mathieu Rigouste, L'ennemi intérieur. La généalogie coloniale et militaire de l'ordre sécuritaire dans la France contemporaine, La Découverte, 2009
- Riccardo Valsecchi, Se la Francia è un incubo. Tra i reietti delle banlieue, Liberazione, 26 luglio 2009.
- Alèssi Dell'Umbria, Il rogo della vanità, Autoproduzioni Fenix.
- Loic Wacquant, I reietti della città. Ghetto, periferia, stato, (Trad. e cura di S. Paone, A. Petrillo), Ets, Pisa, 2016 ISBN 9788846741219
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni sulla banlieue
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «banlieue»
- Wikinotizie contiene notizie di attualità sulla banlieue
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- banlieue, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- banlieu [banlieue], su Vocabolario Treccani, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
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