Badr bin Abd al-Aziz Al Sa'ud

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Badr bin ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd
Principe dell'Arabia Saudita
Stemma
Stemma
Nome completoBadr bin ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd
NascitaRiad, 1932
MorteRiad, 1º aprile 2013
DinastiaDinastia Saudita
PadreAbd al-Aziz dell'Arabia Saudita
MadreḤāya bint Saʿd al-Sudayrīi
ConsorteḤaṣṣa bint ʿAbd Allāh al-Sudayrī
FigliPrincipe Fahd
ReligioneMusulmano sunnita
Badr bin ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd

Vice comandante della Guardia Nazionale
Durata mandato1967 –
17 novembre 2010
MonarcaRe Faysal
Re Khālid
Re Fahd
Re ʿAbd Allāh
Predecessore-
Successore-

Ministro delle Comunicazioni
Durata mandato1961 –
1962
MonarcaRe Saʿūd
Predecessore?
Successore?

Ministro dei Trasporti
Durata mandato1960 –
1962
MonarcaRe Saʿūd
Predecessore?
Successore?

Badr bin ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd (in arabo بدر بن عبد العزيز آل سعود?; Riyad, 1932Riyad, 1º aprile 2013) è stato un principe, politico e militare saudita, membro della famiglia reale Āl Saʿūd.

Primi anni di vita ed educazione[modifica | modifica wikitesto]

Badr è nato nel 1932.[1] Suo padre era il re ʿAbd al-ʿAzīz e il principe fu il suo ventesimo figlio.[2] Sua madre era Haya bint Saʿd al-Sudayrī, morta a Riyāḍ il 18 aprile 2003, per cause non dichiarate, all'età di 90 anni e sepolta nel cimitero della città.[3] La madre apparteneva alla potente famiglia Sudayri.[3] Fratelli germani di Badr erano i principi ʿAbd al-Majīd e ʿAbd al-Ilāh.[4][5] Il principe Badr è stato educato a Riyāḍ.[6]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Re Saʿūd ha nominato il principe Badr ministro dei trasporti nel 1960 e poi ministro delle comunicazioni nel 1961.[2][7][8] Il suo mandato è durato solo un anno, fino alla sua partecipazione al Movimento dei principi liberi.[9] Dopo la sua riabilitazione da parte di re Fayṣal, il principe Badr è stato nominato vice comandante della Guardia Nazionale nel 1967.[10] Inoltre ha fatto parte delle delegazioni saudite responsabili delle diverse missioni internazionali.[6]

Ha inoltre curato la Janadriyya, un festival culturale annuale che si tiene a Riyāḍ.[11] Anche se il re ʿAbd Allāh lo ha sempre sostenuto e apprezzato, il principe Badr tendeva a mantenere un basso profilo e non ha preso parte alle lotte di potere all'interno della famiglia.[11] Come vice comandante della Guardia Nazionale è stato nominato membro del Consiglio di Sicurezza nazionale appena fondato nel 2005.[12] Inoltre, è diventato membro del Consiglio di Fedeltà, che è responsabile della successione, quando è stato costituito nel 2007.[13]

Badr, chiese di essere sollevato dall'incarico a causa di problemi di salute nel novembre 2010.[14][15] Pochi minuti dopo, le agenzie hanno annunciato che la sua richiesta era stata accettata.[16][17] Il principe Badr è stato indicato come consigliere di re ʿAbd Allāh nei cablogrammi diplomatici degli Stati Uniti.[13][18]

Vita personale[modifica | modifica wikitesto]

Badr ha sposato Ḥaṣṣa bint ʿAbd Allāh al-Sudayrī, figlia di suo zio materno.[19] Avevano sette figli, quattro femmine e tre maschi.[19] Il figlio maggiore Fahd è governatore della provincia di al-Jawf.[20] La moglie del principe Fahd è Sāra bint ʿAbd Allāh, figlia del re ʿAbd Allāh e di Ḥaṣṣa bint Ṭirād al-Shaʿlān.[19]

Il principe Badr non ha mai avuto un profilo pubblico elevato. Inoltre, non ha mai esercitato una grande quantità di controllo esecutivo durante il suo mandato, anche se la sua influenza non poteva essere negata.[21]

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Badr è morto il 1º aprile 2013 all'età di 81 anni.[7][22] La preghiera funebre si è tenuta dopo quella del pomeriggio nella moschea Imām Turkī bin ʿAbd Allāh a Riyāḍ, il 2 aprile.[23]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore dell'Ordine del Difensore del Reame (Malesia) - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ The new Saudi order, in Zawya, 8 novembre 2012. URL consultato il 1º aprile 2013.
  2. ^ a b Saudi Prince Bader Bin Abdul Aziz dies at age 81, in Al Arabiya, 1º aprile 2013. URL consultato il 1º aprile 2013.
  3. ^ a b One of the wives of King Abdulaziz dies, in Albawaba, 3 maggio 2003. URL consultato il 22 gennaio 2013.
  4. ^ Princess Haya, 90; Wife of a Founder of Modern Saudi Arabia, in Los Angeles Times, 5 maggio 2003. URL consultato il 4 maggio 2012.
  5. ^ Princess Haya Bint Saad Al Sudairi, 90, Wife of Modern Saudi Arabia Founder, in Sun Sentinel, 7 maggio 2003. URL consultato il 2 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2013).
  6. ^ a b Prince Badr mourned, in MENAFN, 2 aprile 2013. URL consultato il 2 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2013).
  7. ^ a b Saudi Prince Bader bin Abdulaziz dies, in Gulf News, 1º aprile 2013. URL consultato il 1º aprile 2013.
  8. ^ Yitzhak Oron, Ed., Middle East Record Volume 2, 1961, The Moshe Dayan Center, p. 419, GGKEY:4Q1FXYK79X8. URL consultato l'11 aprile 2013.
  9. ^ Islam Yasin Qasem, Neo-rentier theory: The case of Saudi Arabia (1950-2000), su openaccess.leidenuniv.nl, Leiden University, 16 febbraio 2010. URL consultato il 13 maggio 2012.
  10. ^ Saudi Succession Developments (PDF), in Foreign Reports, 28 ottobre 2011. URL consultato il 25 aprile 2012.
  11. ^ a b Amir Taheri, Saudi Arabia: Change Begins within the Family, in The Journal of the National Committee on American Foreign Policy, vol. 34, n. 3, 2012, pp. 138 143, DOI:10.1080/10803920.2012.686725.
  12. ^ Saudi Arabia: Security Reforms and the House of Saud, in Lebanon Wire (Stratfor), 20 ottobre 2005. URL consultato il 6 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2013).
  13. ^ a b Saudi Succession: Can the Allegiance Commission Work?, in Wikileaks, 28 ottobre 2009. URL consultato il 2 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2013).
  14. ^ Saudi king transfers National Guard duties to son, in SPA, 2010. URL consultato il 26 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2013).
  15. ^ Caryle Murphy, King Abdullah puts son in charge of national guard, in The National, Riyadh, 19 novembre 2010. URL consultato il 6 aprile 2013.
  16. ^ Simon Henderson, The Geriatric Politics of the Oil Kingdom, su The Cutting Edge, 29 novembre 2010. URL consultato il 13 aprile 2012.
  17. ^ Prince Badr steps down, Prince Mit'eb appointed new commander of the National Guard, su Royal Embassy of Saudi Arabia, Tokyo, 17 novembre 2010. URL consultato il 4 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2012).
  18. ^ Saudi Succession: What Happens If Crown Prince Sultan Dies Before the King?, in Wikileaks, 25 novembre 2008. URL consultato il 5 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2013).
  19. ^ a b c Death of Prince Badr bin Abdulaziz Al Saud, su artemisiasroyalden.wordpress.com, Artemisia's Royal Den. URL consultato il 21 luglio 2013.
  20. ^ Sabri Sharaf, The House of Saud in Commerce: A Study of Royal Entrepreneurship in Saudi Arabia, Sharaf Sabri, 2001, p. 124, ISBN 978-81-901254-0-6. URL consultato il 2 aprile 2013.
  21. ^ Talal Kapoor, King Abdallah's Hospitalization - Succession Endgame?, su Datarabia, 22 novembre 2010. URL consultato l'8 giugno 2012.
  22. ^ Royal Court: Prince Badr bin Abdulaziz Al Saud dies, in Al Riyadh, 1º aprile 2013. URL consultato il 1º aprile 2013.
  23. ^ King Abdullah performs funeral prayer for Prince Bandar bin Abdulaziz, in Saudi, Riyadh, SPA, 3 aprile 2013. URL consultato il 6 aprile 2013.
  24. ^ Elenco degli insigniti dell'anno 1982.