Ayyūb ibn Ḥabīb al-Lakhmī

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Ayyūb ibn Ḥabīb al-Lakhmī

Wali designato ma non confermato di al-Andalus
Durata mandato716 –
716
Capo di StatoCaliffato omayyade:
Sulayman ibn Abd al-Malik
PredecessoreAbd al-Aziz ibn Musa
Successoreal-Ḥurr b. ʿAbd al-Raḥmān al-Thaqafī

Ayyūb ibn Ḥabīb al-Lakhmī (... – ...; fl. VIII secolo) fu Wālī omayyade, ad interim, di al-Andalus, nel 716.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Ayyūb, secondo la Histoire de la conquête de l'Espagne par les Musulmans era figlio di Ḥabīb al-Lakhmī e di una sorella del secondo wālī omayyade di al-Andalus che fu anche Wali di Ifriqiya, Mūsā b. Nuṣayr[1], quindi cugino del precedente, ʿAbd al-ʿAzīz b. Mūsā ibn Nuṣayr, come conferma anche il Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia, riporta che Musa era di umile origine[2].

Mappa della penisola iberica, nel 716, durante il governo di Ayyūb ibn Ḥabīb

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dato che l'influenza di Egilona sul marito Abd al-Aziz ibn Musa non era gradita e ancor meno gradita ai mori fu l'incoronazione di Abd Aziz, come riportato nella Histoire de la conquête de l'Espagne par les Musulmans[3].
Nemmeno a Damasco la notizia fu favorevolmente ricevuta dal nuovo califfo degli Omayyadi, Sulayman ibn Abd al-Malik, il quale aveva fatto imprigionare il padre di Abd al-Aziz, Mūsā ibn Nuṣayr, e, poi dato ordine di uccidere Abd al-Aziz ibn Musa reo di aver tentato di stabilire una propria monarchia nella Penisola iberica; Abd al-Aziz venne ucciso, nel 716, mentre pregava in una moschea di Siviglia[4], che era stata la chiesa di Robina[3], mentre Ibn Abd-el-Hakem's History of the Conquest of Spain, riporta che Abd al-Aziz ibn Musa fu scacciato dalla moschea e ucciso all'esterno di essa[5].
Anche Spagna musulmana e Portogallo riporta la condanna e l'assassinio di Abd al-Aziz ibn Musa[6].
La testa di ʿAbd al-ʿAzīz fu portata a Damasco e suo padre, Musa dovette fare il riconoscimento[3]. Anche i fratelli e fratellastri di ʿAbd al-ʿAzīz erano stati rimossi dagli incarichi o fatti uccidere, come sostiene lo storico C.H. Becker[7].

Dopo l'omicidio di ʿAbd al-ʿAzīz, il cugino Ayyūb b. Ḥabīb al-Lakhmī fu designato wālī di al-Andalus dai giustizieri del cugino, che a Kairouan, capitale di Ifriqiya, non incontrarono il Wali e quindi non poterono fare approvare la nomina, che non fu nemmeno confermata dal califfo di Damasco, Sulayman ibn Abd al-Malik[8], che non aveva alcuna simpatia per i famigliari di Mūsā b. Nuṣayr[2].
Secondo la Histoire de la conquête de l'Espagne par les Musulmans furono i Berberi, che trovandosi senza Wali elessero il nipote di Musa[1].

Ayyūb rimase in carica per circa sei mesi, durante i quali, secondo la Ajbar Machmuâ: crónica anónima spostò la capitale da Siviglia a Cordova[9]. Fu quindi sostituito dal nuovo wālī, al-Ḥurr b. ʿAbd al-Raḥmān al-Thaqafī, nominato dal wālī d'Ifrīqiya, Muḥammad ibn Yazīd al-Qurashī, nominato nel 715 in sostituzione di Mūsā b. Nuṣayr[10]; la Histoire de la conquête de l'Espagne par les Musulmans conferma la nomina chiamando il wālī d'Ifrīqiya, Abd-Allah ibn Yazīd[1], mentre la Ajbar Machmuâ: crónica anónima lo chiama Obaid-Allah[11].

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura storiografica[modifica | modifica wikitesto]

  • C.H. Becker, L'espansione dei saraceni in Africa e in Europa, in Storia del mondo medievale, vol. II, Garzanti, 1999, pp. 70–96.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Wālī di al-Andalus Successore
ʿAbd al-ʿAzīz b. Mūsā 716–716 al-Hurr ibn ʿAbd al-Raḥmān al-Thaqafī