Assemblea nazionale costituente (Venezuela 2017)

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Assemblea nazionale costituente del Venezuela
La prima seduta dell'Assemblea costituente nel Salon Eliptico del Palazzo Federale Legislativo
SiglaANC
StatoBandiera del Venezuela Venezuela
TipoAssemblea costituente
Istituito30 luglio 2017
Operativo dal5 agosto 2017
Soppresso18 dicembre 2020
Ultimo PresidenteDiosdado Cabello
Ultimi Vicepresidenti
Numero di membri545
Durata mandato2 anni, prorogabili
Gruppi politici
SedePalazzo Federale Legislativo, Caracas

L'Assemblea nazionale costituente (in spagnolo: Asamblea Nacional Constituyente) era l'organo istituito in Venezuela nel 2017 col compito di redigere una nuova costituzione, senza che tuttavia si avesse, fino al mancato rinnovo nel 2020, alcun esito o discussione in tal senso.

L'assemblea costituente si compose di 545 membri, un numero di deputati quattro volte superiore a quello del parlamento nazionale. Restò in carica per dodici volte in più della durata dell'Assemblea nazionale costituente del 1999.

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

I membri dell'organo furono scelti in occasione delle elezioni del 30 luglio 2017; tuttavia, la votazione fu contestata e ritenuta illegale da diversi paesi sudamericani e occidentali[1], tanto che il partito d'opposizione, Unità Nazionale addirittura non si presentò, sancendo così una vittoria schiacciante per il partito filo-governativo.[2][3][4]

Azioni attuate[modifica | modifica wikitesto]

Rimozione degli oppositori[modifica | modifica wikitesto]

Il primo giorno l'Assemblea ha votato all'unanimità la destituzione della procuratrice generale Luisa Ortega Díaz, sostituendola con Tarek William Saab.[5] La Díaz aveva denunciato una violazione dell'ordine costituzionale da parte del presidente venezuelano Nicolás Maduro, citandolo, tra l'altro, con diversi suoi ministri, di fronte alla corte penale internazionale per gli omicidi di circa 8 000 persone nel biennio 2015-2017.[6]

Il tribunale supremo di giustizia aveva già dato autorità all'assemblea costituente per redigere una nuova costituzione per il Venezuela. Il 18 agosto 2017 l'Assemblea costituente si diede il potere di scavalcare l'Assemblea nazionale, esautorandola il giorno seguente.[7]

In un'intervista rilasciata ad Al Jazeera, Delcy Rodríguez, vicepresidente del Venezuela, sostenne: "Io ho negato e continuo a negare l'esistenza di una crisi umanitaria in Venezuela" e ha inoltre definito la richiesta di aiuti internazionali da parte dei venezuelani come un "tradimento".[8]

Elezioni presidenziali del 2018[modifica | modifica wikitesto]

L'Assemblea costituente ha proibito a tre partiti dell'opposizione (Primero Justicia, Azione Democratica e Volontà Popolare) di partecipare alle elezioni presidenziali del 2018, sostenendo che essi ne avevano perso il diritto avendo boicottato le elezioni amministrative del 2017.[9]

Critiche[modifica | modifica wikitesto]

Opinione pubblica[modifica | modifica wikitesto]

Un sondaggio di Hercon, datato agosto 2017, sostiene che il 78,7 % dei venezuelani ha un'opinione negativa dell'ANC, mentre il 16,6 % ne ha un'opinione positiva.[10]

Un altro sondaggio di IVAD ha rivelato che il 61,4 % dei venezuelani non riconosce l'autorità e la legittimità dell'Assemblea costituente, mentre il 33,8 % la ritiene legittima.[11]

     Venezuela      Sostenitori      Detrattori      Neutrali

Riconoscimento internazionale[modifica | modifica wikitesto]

Più di 40 paesi sudamericani e occidentali non hanno riconosciuto la legittimità dell'Assemblea costituente, e a essi si aggiunsero la Santa Sede e l'Unione europea.[12][13][14]

Tuttavia diversi paesi, tra cui Bolivia, Cuba, Russia e Siria, ne riconobbero l'autorità e invitarono le altre nazioni a non intervenire in Venezuela.[15][16][17]

Dissoluzione[modifica | modifica wikitesto]

Durante la sua operatività, nonostante fossero passati tre anni dall’insediamento, nessun progetto di riforma è stato discusso o approvato e il suo obiettivo principale si rivelò, come visto anche precedentemente, solo quello di bloccare l’esercizio dell’Assemblea Nazionale dominata da una maggioranza di opposizione.

Ha infine concluso il suo mandato il 18 dicembre 2020, non venendo il suo mandato prorogato. In attività, l'organismo ha promulgato 98 decreti, 84 accordi, 14 leggi costituzionali e 40 “atti di altra natura.”​

Il giorno della sua dissoluzione, dall’aula ellittica del Parlamento, il presidente Nicolás Maduro arringò nell’ultima sessione dell’organismo ufficiale che "l’obiettivo fondamentale di questa Assemblea Nazionale Costituente (...) era ripristinare la pace della repubblica, la sicurezza interna, l’unione nazionale e la stabilità del Paese. Oggi posso dire: Assemblea Nazionale Costituente, missione compiuta!"

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Camille Bello, Venezuela, è legale quanto fatto da Guaidó? Chi ha ragione tra lui e Maduro?, su euronews, 25 gennaio 2019. URL consultato il 7 febbraio 2019.
  2. ^ (ES) La lista de los 40 países democráticos que hasta el momento desconocieron la Asamblea Constituyente de Venezuela, in Infobae. URL consultato il 25 novembre 2018.
  3. ^ (EN) Reuters Editorial, Venezuela opposition boycotts meeting on Maduro assembly, clashes rage, in U.S.. URL consultato il 25 novembre 2018.
  4. ^ (EN) Venezuelan gov't proposes constitutional assembly election on July 30, in www.efe.com. URL consultato il 25 novembre 2018.
  5. ^ teleSUR / md-CL, Tarek William Saab Appointed as Venezuela's Attorney General. URL consultato il 25 novembre 2018.
  6. ^ Luisa Ortega: "Le sanzione della Ue contro Maduro? Un bene, ma si può fare di più", su euronews, 9 marzo 2018. URL consultato il 26 gennaio 2019.
  7. ^ Venezuela, assemblea costituente di Maduro esautora il Parlamento, in Repubblica.it, 18 agosto 2017. URL consultato il 25 novembre 2018.
  8. ^ Delcy Rodriguez: No humanitarian crisis in Venezuela, su aljazeera.com. URL consultato il 25 novembre 2018.
  9. ^ (EN) Three opposition parties blocked from elections in Venezuela, in The Independent. URL consultato il 25 novembre 2018.
  10. ^ (EN) 2 Estudio Nacional Teléfonico Inducido Hercon a2017, su Scribd. URL consultato il 25 novembre 2018 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2020).
  11. ^ (EN) Venebarometro Diciembre 2017, su Scribd. URL consultato il 25 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2020).
  12. ^ (ES) Países de la Unión Europea no reconocen la Constituyente y piden suspender su instalación - LaPatilla.com, in LaPatilla.com, 2 agosto 2017. URL consultato il 25 novembre 2018.
  13. ^ (EN) Reuters Editorial, Vatican urges Venezuela's Maduro to suspend new legislative superbody, in U.S.. URL consultato il 25 novembre 2018.
  14. ^ (EN) Sibylla Brodzinsky, Daniel Boffey, 40 countries protest Venezuela's new assembly amid fraud accusations, su the Guardian, 2 agosto 2017. URL consultato il 25 novembre 2018.
  15. ^ teleSUR / zh-RT-cl, Bolivia's Evo Blames Almagro for US Intervention in Venezuela. URL consultato il 25 novembre 2018.
  16. ^ teleSUR / cg-MK, Central American Nations Congratulate Venezuela After Elections. URL consultato il 25 novembre 2018.
  17. ^ (EN) Syria congratulates Venezuela on successful election of the Constituent Assembly, in Syrian Arab News Agency, 31 luglio 2017. URL consultato il 25 novembre 2018.

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