Aristides Pereira

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Aristides Pereira

Presidente di Capo Verde
Durata mandato14 novembre 1980 –
22 marzo 1991
Capo del governoPedro Pires
PredecessoreCarica istituita
SuccessoreAntónio Mascarenhas Monteiro

Presidente della Guinea-Bissau e di Capo Verde
Durata mandato8 luglio 1975 –
14 novembre 1980
ContitolareLuís Cabral
Vice presidenteUmaru Djaló
João Bernardo Vieira
Predecessorecarica istituita

Governatore di Capo Verde
Durata mandato21 settembre 1974 –
7 luglio 1975
Capo del governoVicente Almeida d'Eça
PredecessoreVicente Almeida d'Eça
SuccessorePedro Pires

Dati generali
Partito politicoPartito africano per l'indipendenza di Capo Verde
(dal 1981)
Partito Africano per l'Indipendenza della Guinea e di Capo Verde
(prima del 1981)

Aristides Maria Pereira (Boa Vista, 17 novembre 1923Coimbra, 22 settembre 2011) è stato un politico capoverdiano. È stato presidente della repubblica di Capo Verde dal 1975 al 1991.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio del maggior gestore dei servizi di telecomunicazione della Guinea-Bissau, assai prima dell'indipendenza dell'isola di Capo Verde aderì al movimento anticolonialista e nel 1956, insieme ad Amílcar Cabral, fu uno dei fondatori del PAIGC, il Partito Africano per l'Indipendenza della Guinea e di Capo Verde, che si prefiggeva di liberare i due paesi dal dominio portoghese e di unirli in un unico Stato.

Esiliato in Guinea nel 1960, fu vicesegretario generale del PAIGC dal 1964 al 1972; dopo l'assassinio di Cabral, avvenuto nel gennaio del 1973, fu nominato segretario generale del partito e l'anno successivo rientrò a Capo Verde. Nel 1981, a seguito di un colpo di Stato in Guinea-Bissau, promosso da Nino Vieira (suo vecchio compagno di lotta anticolonialista), Pereira formò a Capo Verde un nuovo partito: il PAICV (Partito Africano dell'Indipendenza di Capo Verde), di cui venne nominato segretario generale.

Lo stesso anno divenne presidente della repubblica; la sua politica fu improntata alla creazione di stretti legami con altre ex colonie portoghesi, dove si erano stabiliti molti emigranti di Capo Verde. Nel 1984 Pereira assunse un ruolo attivo nei negoziati tra i paesi sudafricani e si recò in visita ufficiale in molti degli stati di recente formazione, stabilendo fruttuose relazioni con lo Zimbabwe. Nel 1990 varò una nuova legislazione multipartitica: il PAICV cessò di essere un partito unico e alle elezioni del 1991 Pereira venne battuto da António Mascarenhas Monteiro. Fu il primo capo di Stato africano dell'epoca moderna a cedere il potere in seguito a libere elezioni democratiche.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Ordine di Agostinho Neto (Angola) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Croce dell'Ordine Nazionale della Croce del Sud (Brasile) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine di Amilcare Cabral di I Classe (Capo Verde) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia di Amilcare Cabral (Guinea-Bissau) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Collare dell'Ordine dell'Infante Dom Henrique (Portogallo) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Collare dell'Ordine di San Giacomo della Spada (Portogallo) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Leone (Senegal) - nastrino per uniforme ordinaria

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN62828741 · ISNI (EN0000 0000 6715 5075 · LCCN (ENn79116068 · GND (DE1196230676 · BNF (FRcb12959819t (data) · J9U (ENHE987007324310305171 · WorldCat Identities (ENlccn-n79116068