Arcieparchia di Beirut degli Armeni

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Arcieparchia di Beirut degli Armeni
Archieparchia Berytensis Armenorum
Chiesa armena
Suffraganea delpatriarcato di Cilicia
 
Arcieparca metropolitaRaphaël Bedros XXI Minassian, I.C.P.B.
AusiliariKévork Assadourian, I.C.P.B.[1],
Robert (Krikor) Badichah, I.C.P.B.[2]
Presbiteri18, di cui 6 secolari e 12 regolari
577 battezzati per presbitero
Religiosi21 uomini, 20 donne
Diaconi2 permanenti
 
Battezzati10.400
StatoLibano
Parrocchie7
 
Erezione25 gennaio 1929
Ritoarmeno
CattedraleSanti Elia e Gregorio Illuminatore
IndirizzoPatriacat Armenien Catholique, rue de l'Hopital Orthodoxe, Jeitaoui, 2078 5605 Beyrouth, Liban
Sito webwww.armeniancatholic.org
Dati dall'Annuario pontificio 2023 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Libano

L'arcieparchia di Beirut degli Armeni (in latino: Archieparchia Berytensis Armenorum) è una sede della Chiesa armeno-cattolica in Libano, sede propria del patriarca di Cilicia degli armeni. Nel 2022 contava 10.400 battezzati. È retta dal patriarca Raphaël Bedros XXI Minassian, I.C.P.B.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

L'arcieparchia estende la sua giurisdizione su tutti i fedeli armeno-cattolici del Libano.

Sede arcieparchiale è la città di Beirut, dove si trova la cattedrale dei Santi Elia e Gregorio Illuminatore, fatta costruire dal patriarca Krikor Bedros XV Aghagianian. L'ex cattedrale è la chiesa di Nostra Signora Assunta a Bzoummar, all'interno della residenza patriarcale.

Il territorio è suddiviso in 7 parrocchie, nelle seguenti località: Beirut (2), Bourj Hammoud, Bzoummar, Zalka, Anjar, Zahle.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le persecuzioni inflitte ai cristiani dell'Anatolia durante la prima guerra mondiale e nei difficili anni seguenti alla nascita dell'odierna Turchia portarono decine di migliaia di profughi cristiani a fuggire verso la Siria ed il Libano. Fra questi diverse migliaia di armeni cattolici.

Da maggio a luglio del 1928 i vescovi armeni sopravvissuti al genocidio si riunirono a Roma, sotto la presidenza del cardinale Luigi Sincero, segretario della Congregazione per le Chiese Orientali, per riorganizzare la Chiesa armeno-cattolica. Fra le diverse deliberazioni, ci fu la decisione, sancita dal decreto del 23 giugno, di trasferire la residenza patriarcale da Costantinopoli al monastero di Bzoummar presso Beirut.

L'arcieparchia fu eretta il 25 gennaio 1929 con il breve Litteris apostolicis di papa Pio XI, come sede propria del patriarca di Cilicia degli Armeni. Questi governa la sua arcieparchia tramite un vicario patriarcale.

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

L'arcieparchia nel 2022 contava 10.400 battezzati.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1970 ? 23.346 ? 54 27 27 ? 27 52 8
1980 28.130 ? ? 25 5 20 1.125 20 50 10
1990 15.000 ? ? 20 2 18 750 18 46 12
1999 12.000 ? ? 17 2 15 705 1 15 28 11
2000 12.000 ? ? 18 2 16 666 1 22 30 11
2003 10.400 ? ? 19 1 18 547 1 27 30 7
2004 10.000 ? ? 20 1 19 500 1 31 33 7
2009 12.000 ? ? 21 4 17 571 1 30 27 7
2012 12.000 ? ? 18 5 13 666 2 27 19 7
2015 12.500 ? ? 22 5 17 568 2 30 19 7
2018 12.500 ? ? 20 6 14 625 2 26 16 7
2020 10.460 ? ? 18 6 12 581 2 21 20 7
2022 10.400 ? ? 18 6 12 577 2 21 20 7

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vescovo titolare di Amida degli Armeni.
  2. ^ Vescovo titolare di Artvin degli Armeni.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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