Antonio Petrucci

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Antonio Petrucci (Roma, 1º gennaio 1907Roma, 1º settembre 1981) è stato uno sceneggiatore, regista e giornalista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Di famiglia di antica origine senese, prima di laurearsi tradusse, per una collezione diretta da Ettore Romagnoli, il poeta latino Silio Italico. Dopo aver conseguito la laurea in scienze sociali, iniziò a lavorare nel giornalismo come critico cinematografico all'inizio degli anni '30 per Il Tevere e Bianco e Nero. Dopo una parentesi in cui fu aiuto di Amleto Palermi, tornò al giornalismo e iniziò a lavorare al Messaggero. Conosciuto Alcide De Gasperi, partecipò all'organizzazione clandestina della Democrazia Cristiana. Arrestato nel 1942 venne deferito al tribunale speciale. Dopo l'8 settembre i nazisti lo deportarono in Germania. Con l'arrivo dei russi a Berlino fu messo in libertà, insieme ai suoi compagni di prigionia, da un ufficiale della Gestapo che cercava di crearsi un alibi. Nel dopoguerra fu a capo dell'ufficio romano del Popolo. Ha anche collaborato con la Rivista del Cinematografo e l'Osservatore Romano.

Nel 1933 ebbe anche mansioni di sceneggiatore, collaborando soprattutto con Palermi e Matarazzo per qualche film. Diresse anche un primo film: "Cinema che passione". Nel Biennio 1954-55 diresse due film: Il matrimonio, tratto da Anton Čechov, con Vittorio De Sica e Alberto Sordi, e Cortile, con Georges Poujouly, Eduardo e Peppino De Filippo. Diresse anche alcuni documentari, e nel 1957 vinse Nastro d'Argento e David di Donatello per il miglior cortometraggio con Parma, città d'oro. Nel 1961 collaborò a soggetto e sceneggiatura del film celebrativo del centenario dell'Unità d'Italia, Viva l'Italia di Roberto Rossellini.

Dal 1949 al 1953 fu direttore della Mostra del Cinema di Venezia e scrisse alcuni saggi critici sull'argomento. Lavorò come insegnante di regia al Centro Sperimentale di Cinematografia. Tra i suoi figli c'è l'attore e doppiatore Giovanni Petrucci.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Regista[modifica | modifica wikitesto]

  • Cinema, che passione! (1934) anche soggetto, sceneggiatura e montaggio
  • Il matrimonio (1954) anche sceneggiatura
  • Cortile (1955) anche soggetto e sceneggiatura
  • Parma, città d'oro (1957) cortometraggio
  • Antologia del cinema italiano muto (1958) documentario
  • Concilio Ecumenico Vaticano II: 11 ottobre 1962 (1963) documentario

Sceneggiatura[modifica | modifica wikitesto]

Saggi critici[modifica | modifica wikitesto]

  • L'avventura del colore (1956)
  • Il cinema oggi in Italia (1959)
  • Introduzione al cinema (1966)

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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