Anna Baar
Anna Baar (Zagabria, 25 maggio 1973) è una scrittrice austriaca.
Biografia e carriera letteraria
[modifica | modifica wikitesto]Nata da padre austriaco e madre originaria della Dalmazia, ha trascorso un'infanzia bilingue fra Vienna, Klagenfurt e l'isola di Brač. Dopo essersi diplomata presso l'indirizzo musicale del Viktring Stiftsgymnasium, dopo aver interrotto i corsi di medicina ha studiato giornalismo, slavistica, studi teatrali e media presso le Università di Vienna e di Klagenfurt (presso quest'ultima ha conseguito il dottorato nel 2008[1]).
Su invito del critico letterario Stefan Gmünder[2], Baar ha partecipato al Premio Ingeborg Bachmann 2015 con un estratto dal romanzo a sfondo autobiografico Il colore della melagrana[3] che, pubblicato poco dopo, tratta di un'infanzia fra due culture ed è stato per diversi mesi al primo posto nella ORF-Bestenliste, lista delle migliori letture stilata dall'ORF. La traduzione italiana del testo, apparsa nel 2023[4], ha ricevuto grande plauso dalla critica anche come opera di traduzione.[5][6] Il volume italiano è corredato anche di una sapiente postfazione ad opera della studiosa Paola Del Zoppo, anch'essa molto ben recepita dalla critica.[7]
Per il secondo romanzo, Als ob sie träumend gingen (Come se camminassero sognando, 2017), incentrato su vita e amori di un eroe di guerra, Baar ha ricevuto il Premio Theodor Körner, mentre Nil (2021), romanzo sotto forma di auto-interrogatorio, è stato finalista[8] all'Österreichischer Buchpreis.
Nel 2022 è apparsa la raccolta di racconti Divân mit Schonbezug (Divano con fodera), anch'essa entrata nella ORF-Bestenliste, in cui l'autrice mette al centro minoranze e gruppi emarginati, e gli abusi perpetrati contro di essi dalle autorità e dal silenzio collettivo[9].
Grazie alla musicalità della sua prosa, Baar è considerata una delle voci più distintive della letteratura austriaca contemporanea; l'autrice stessa ha attribuito il proprio modo di affrontare il ritmo del discorso e la melodia agli studi musicali liceali e all'influenza di "poeti musicisti" quali Nick Cave, Leonard Cohen, Neil Young e Patti Smith, ma anche Konstantin Wecker e André Heller, per il quale ha lavorato come paroliera[10].
Al Premio Ingeborg Bachmann 2022, Baar ha tenuto il tradizionale discorso di Klagenfurt sulla letteratura, intitolato Die Wahrheit ist eine Zumutung (La verità è un'impertinenza)[11].
Nel 2022 ha conseguito il Großer Österreichischer Staatspreis[12], il più alto riconoscimento culturale della Repubblica austriaca. Il segretario di Stato all'Arte e alla Cultura Andrea Mayer ha elogiato Baar come
voce inconfondibile sulla scena della letteratura contemporanea. È un'artista del linguaggio nel senso migliore del termine e ci mostra ciò che la letteratura può raggiungere nell'era della digitalizzazione e mediatizzazione della nostra società: vale a dire, nell'arte delle storie e dei romanzi, trasmettendo esperienze autentiche e intuizioni sul nostro presente e sulla nostra vita. senso di ingiustizia, errori e omissioni, acuiscono rischi e opportunità[13].
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Romanzi
[modifica | modifica wikitesto]- Il colore della melagrana, Voland, Roma, 2023 - ISBN 9788862435369 (Die Farbe des Granatapfels, 2015 - trad. dal tedesco di Paola Del Zoppo).
- Als ob sie träumend gingen (Come se camminassero sognando, 2017).
- Nil (Nilo, 2021).
Racconti
[modifica | modifica wikitesto]- Divân mit Schonbezug (Divano con fodera, 2022).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Silvia Girotto, Allontanamento e incontro: intervista alle scrittrici austriache Anna Baar e Susanne Gregor dalla raccolta “Quarantadue scrittrici e scrittori dell’Austria di oggi”, su Andergraund, 10 giugno 2022. URL consultato il 17 febbraio 2024.
- ^ Anna Baar, Klagenfurt (A)
- ^ Luca Scarlini, Spiriti di morte sull’invalicabile confine della lingua: un romanzo di Anna Baar, su Il manifesto, 3 dicembre 2023. URL consultato il 17 febbraio 2024.
- ^ Osservatorio Balcani e Caucaso, Anna Baar e Ivana Bodrožić, sfumature di identità, su OBC Transeuropa. URL consultato il 21 maggio 2024.
- ^ IL COLORE DELLA MELAGRANA di Anna Baar (Voland), su LetteratitudineNews, 12 febbraio 2024. URL consultato il 21 maggio 2024.
- ^ DIANA BATTISTI, Il colore della melagrana. Pensare la molteplicità, su ytali., 21 dicembre 2023. URL consultato il 21 maggio 2024.
- ^ Quando essere straniera rimaneva inevitabile: “Il colore della melagrana” di Anna Baar, su Andergraund, 20 febbraio 2024. URL consultato il 21 maggio 2024.
- ^ Österreichischer Buchpreis 2021 - longlist
- ^ (DE) 24.05.: Anna Baar – Divân mit Schonbezug, Erzählungen, su aau.at, 6 maggio 2022. URL consultato il 17 febbraio 2024.
- ^ (DE) Bozena Anna Badura, [Interview] Zehn Fragen an zwölf DebütantInnen, su Das Debüt, 10 aprile 2016. URL consultato il 17 febbraio 2024.
- ^ (DE) Bachmannpreis-Rede von Anna Baar: "Die Wahrheit ist eine Zumutung", su Der Standard, 23 giugno 2022. URL consultato il 17 febbraio 2024.
- ^ Großer Österreichischer Staatspreis 2022 a Anna Baar
- ^ (DE) Staatsekretärin Mayer: Großer Österreichischer Staatspreis geht an Anna Baar, su OTS, 14 luglio 2022. URL consultato il 17 febbraio 2024.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Anna Baar, su Voland. URL consultato il 17 febbraio 2024.
- Sito web ufficiale di Anna Baar (in tedesco)
Controllo di autorità | VIAF (EN) 62434679 · ISNI (EN) 0000 0004 4918 9609 · SBN SBTV002177 · LCCN (EN) nb2015015188 · GND (DE) 1074128524 · BNF (FR) cb17002964b (data) · J9U (EN, HE) 987007402285205171 · NSK (HR) 000668867 · CONOR.SI (SL) 285724259 |
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