Ankhesenpepi IV

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Ankhesenpepi IV
Rovine della piramide di Pepi II, nei pressi della quale fu sepolta Ankhesenpepi IV - nel tempio mortuario della regina Iput II (Saqqara).
Regina consorte d'Egitto
PredecessoreAnkhesenpepi III (altra sposa di Pepi II)
SuccessoreUdjebten (altra sposa di Pepi II)
Luogo di sepolturatempio mortuario della regina Iput II a Saqqara
DinastiaVI dinastia egizia
ConsortePepi II
FigliNeferkara Nebi?[1]

Ankhesenpepi IV (... – ...; fl. XXIII-XXII secolo a.C.) è stata una regina egizia della VI dinastia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Fu sposa del faraone Pepi II, la durata del regno del quale è molto dibattuta (Manetone gli attribuisce ben 94 anni di regno, mentre gli studiosi moderni gliene assegnano circa 65[2][3]). Fu la madre di un faraone di nome Neferkara, stando a un'iscrizione nella sua tomba. Non è noto con certezza di quale Neferkara si tratti, dal momento che vari faraoni regnarono con questo nome durante il Primo periodo intermedio dell'Egitto[4]: forse Neferkara Nebi[1]. Pepi II ebbe un gran numero di altre mogli.

I titoli di Ankhesenpepi IV furono: Madre del Re - di Ankhdjed Neferkara, Madre del Duplice Re, Sposa del Re - di Menankh Neferkara, Sposa del Re Sua Amata, Figlia del dio, Figlia adottiva di Uadjet[5].

Sepoltura[modifica | modifica wikitesto]

Ankhesenpepi IV fu sepolta a Saqqara[6]. Forse mancarono le risorse per una sepoltura appropriata, siccome non dispone di una piramide personale. Il suo sarcofago, in granito riciclato, fu rinvenuto in un deposito nel tempio mortuario della regina Iput II, altra sposa di Pepi II[5].

Non è chiaro se questa regina sia stata originariamente inumata nel complesso di Iput II o se vi sia stata traslata nel Primo periodo intermedio dell'Egitto. Il sarcofago di Ankhesenpepi IV reca inscritto un testo di grande interesse storico che permette di fare luce sulle vicende della VI dinastia. La sua traduzione si è rivelata particolarmente difficile e dubbia, ma una parziale decifrazione è stata compiuta con successo, permettendo di comprendere che Userkara regnò per circa quattro anni, ma che il suo nome fu poi cancellato dai monumenti e altrove a causa di una damnatio memoriae ufficiale[7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Tyldesley, Joyce, Chronicle of the Queens of Egypt. Thames & Hudson. 2006. pp 61–63, ISBN 0-500-05145-3.
  2. ^ Hans Goedicke, The Death of Pepi II-Neferkare" in Studien zur Altägyptischen Kultur 15, (1988) pp.111-121
  3. ^ Michel Baud, "The Relative Chronology of Dynasties 6 and 8" in Ancient Egyptian Chronology (Leiden, 2006) pp.152–57
  4. ^ Dodson, Aidan & Hilton, Dyan. The Complete Royal Families of Ancient Egypt. Thames & Hudson. 2004. pp 70–78, ISBN 0-500-05128-3.
  5. ^ a b Grajetzki, Ancient Egyptian Queens: A Hieroglyphic Dictionary, Golden House Publications, London, 2005, ISBN 978-0-9547218-9-3, p.26
  6. ^ Aidan Dodson & Dyan Hilton, The Complete Royal Families of Ancient Egypt, Thames & Hudson (2004) ISBN 0-500-05128-3, p.76
  7. ^ Verner, Miroslav. The Pyramids: The Mystery, Culture, and Science of Egypt's Great Monuments. Grove Press. 2001 (1997). ISBN 0-8021-3935-3