André-Joseph Allar

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André-Joseph Allar (Tolone, 22 agosto 1845Tolone, 11 aprile 1926[1]) è stato uno scultore francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Divenne uno scultore di successo dopo aver studiato con Antoine Laurent Dantan e Pierre-Jules Cavelier. È noto per i suoi lavori su piccola scala e i progetti architettonici con la maggior parte del suo lavoro situato nel museo locale di Tolone, tra cui Ercole che trova suo figlio morto.[2] Le sue opere su Ercole sono evidentemente ispirate all'eroe greco, ma in particolare alle storie che raffigurano il personaggio come un salvatore.[3] Le sue opere architettoniche includono i lavori presenti nel Palacio Legislativo Federal con Laurent Marqueste[4] e nel Palacio de Bellas Artes a Città del Messico.[5] Un'altra delle sue opere famose è la statua della legge esposta sulla facciata del Palazzo di Giustizia a Roma.[6]

Nel 1896 venne insignito dell'onorificenza di ufficiale della Legion d'onore e, nel 1905, entrò a far parte dell'Institut de France.[2] Vinse vari premi, ma in particolare il Prix de Rome nel 1869 per la sua scultura, e in seguito divenne membro dell'Académie des beaux-arts il 20 maggio 1905.

Morì a Tolone l'11 aprile 1926. Una strada a Marsiglia è stata intitolata in suo onore.

Principali opere[modifica | modifica wikitesto]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ André-Joseph Allar, su Artnet. URL consultato il 2 settembre 2018.
  2. ^ a b 19th-20th Century Sculpture, su Sotheby's. URL consultato il 2 settembre 2018.
  3. ^ Manuel Caballero, Hercules: A hero for all ages, University of Leeds, p. 22. URL consultato il 4 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2018).
  4. ^ Bill Marshall, France and the Americas: Culture, Politics, and History, United States of America, ABC-CLIO, 2005, p. 29, ISBN 9781851094110.
  5. ^ María Fernández, Cosmopolitanism in Mexican Visual Culture, Firstª ed., United States of America, University of Texas Press, Austin, 2014, pp. 133, 134, ISBN 9780292745353.
  6. ^ Lex, su Woolley and Wallis. URL consultato il 2 settembre 2018.
  7. ^ La mort d'Alceste, Enfant des Abruzzes Sito del musée d'Orsay

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Académie de Marseille, Dictionnaire des marseillais, Edisud, Marseille, 2001, (ISBN 2-7449-0254-3)
  • (FR) Paul Masson, Encyclopédie des Bouches-du-Rhône, Archives départementales, Marsiglia, 17 volumi, dal 1913 al 1937
  • (FR) Adrien Blés, Dictionnaire historique des rues de Marseille, Jeanne Laffitte ed., Marseille, 1989, (ISBN 2-86276-195-8).
  • (FR) Bruno Wuillequiey, Denise Jasmin, Luc Georget, Bénédicte Ottinger, Florence Dagousset e Gilles Mihière, Régis Bertrand, Marseille au XIXe, rêves et triomphes, Musées de Marseille (16 novembre 1991-15 febbraio 1992), (ISBN 2-7118-2487-X)
  • (FR) Régine Allar, La dynastie des Allar, Revue Marseille, 1982, N ° 130, pagine 138-143

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