Anafora (figura retorica)
L'anafora (dal greco ἀναφορά, anaphorá, «ripresa», da aná, "indietro" o "di nuovo", e phéro, "io porto") è una figura retorica che consiste nel ripetere una o più parole all'inizio di frasi nello stesso verso o di versi successivi, per sottolineare un'immagine o un concetto: si tratta del modulo tipico della ripetizione.[1]
La figura è indicata anche come epanàfora[2] o iterazione[3].
Gli elementi ripetuti possono essere copiati o variati in qualche modo.[1]
Analoga all'anafora è l'epifora, che però colloca gli elementi ripetuti alla fine. Anafora ed epifora possono combinarsi nella simploche. L'anafora può inoltre far parte di una climax o seguire un'anadiplosi. Se ad esser ripetuta è una congiunzione coordinativa (come in italiano è e), si ottiene un polisindeto.[1]
Esempi[modifica | modifica wikitesto]
Un esempio è nei versi di Dante, Divina Commedia:
«Per me si va ne la città dolente, |
(Dante Alighieri, Divina Commedia - Inferno - Canto III, vv 1-3) |
«Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende, |
(Dante Alighieri, Divina Commedia - Inferno - Canto V, vv 100-107) |
e ancora:
«Non fronda verde, ma di color fosco; |
(Dante Alighieri, Divina Commedia - Inferno - Canto XIII, vv 4-7) |
Un altro esempio si ritrova nell'iterazione di "ascolta" e di "piove" che ricorre in La pioggia nel pineto di Gabriele D'Annunzio.
Un ulteriore esempio è in Cecco Angiolieri:
«S'i' fosse foco, arderei 'l mondo; |
Un esempio illustre di uso in prosa, in lingua inglese, è il discorso tenuto da Martin Luther King a Washington D.C. durante la Marcia su Washington per il lavoro e la libertà il 28 agosto 1963. Il discorso sfrutta magistralmente diverse anafore in successione ("One hundred years later...", "Now is the time...", "We can never be satisfied...", "Let freedom ring...") e culmina con quella che più di tutte l'ha reso celebre:
«And so even though we face the difficulties of today and tomorrow, I still have a dream. It is a dream deeply rooted in the American dream. |
Note[modifica | modifica wikitesto]
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Gian Luigi Beccaria (a cura di), Dizionario di linguistica, ed. Einaudi, Torino, 2004, ISBN 978-88-06-16942-8
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Anafora, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 51981 · LCCN (EN) sh85004805 · BNF (FR) cb11938783v (data) · J9U (EN, HE) 987007294863805171 |
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