Amyda ornata

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Amyda ornata
Stato di conservazione
Dati insufficienti
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Reptilia
Ordine Testudines
Famiglia Trionychidae
Genere Amyda
Specie A. ornata
Nomenclatura binomiale
Amyda ornata
Gray, 1861
Sinonimi

Trionyx ornatus
Trionyx phayrei
Trionyx ephippium
Aspilus ornatus
Ida ornata
Aspidonectes phayrei

Sottospecie

Amyda ornata ornata
Amyda ornata phayrei
Amyda ornata ssp.

Amyda ornata è una specie di tartaruga dal guscio molle del sud-est asiatico. È stata a lungo considerata una sottospecie o sottopopolazione della tartaruga dal guscio molle asiatica (Amyda cartilaginea).

Scoperta[modifica | modifica wikitesto]

Amyda ornata fu descritta per la prima volta da John Edward Gray nel 1861 come Trionyx ornatus sulla base di un esemplare della Cambogia.[1] La sottospecie Amyda ornata phayrei fu descritta per la prima volta da William Theobald nel 1868 come Trionyx phayrei (dal nome di Arthur Purves Phayre)[2] e nel 1875 come Trionyx ephippium. I sinonimi di Amyda ornata ornata sono Aspilus ornatus e Ida ornata, un sinonimo di Amyda ornata phayrei è Aspidonectes phayrei.

Auliya et al. non distinguono ancora Amyda ornata da Amyda cartilaginea nel 2016; anche il Turtle Taxonomy Working Group ha classificato questa specie nel 2017 come Amyda cartilaginea ornata.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

I maschi possono raggiungere una lunghezza del carapace di 65 centimetri, le femmine fino a 54 centimetri. Sulla parte posteriore dell'armatura ci sono dei tubercoli davanti. Rispetto all'Amyda cartilaginea cartilaginea, l'Amyda ornata ha un colore di base marrone più chiaro. Macchie gialle piuttosto sfocate si trovano solitamente solo sulle guance; tre, raramente due, linee nere convergenti o punti neri disposti simmetricamente sono visibili sul vertice. Non ci sono macchie oculari sul carapace, ma potrebbero esserci punti neri distanziati in modo irregolare su di esso.

La sottospecie Amyda ornata ornata differisce da Amyda ornata phayrei per il muso più appuntito e il carapace più liscio. Quest'ultimo è da marrone a oliva sopra e bianco giallastro sotto e mostra punti neri o linee ondulate sulla testa.[3] La sottospecie del Bangladesh mostra un colore di fondo pallido relativamente uniforme, un motivo indistinto sulla testa e piccole protuberanze distinte sul carapace.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Amyda ornata si trova in Vietnam, Laos, Cambogia, Myanmar, India nord-orientale (Mizoram, Manipur e Tripura) e Bangladesh. È stato introdotto dagli esseri umani nell'isola Sulawesi e nelle Piccole Isole della Sonda.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Viene fatta una distinzione fra tre sottospecie:

  • Amyda ornata ornata del Laos e della Cambogia (bacino idrografico del Mekong)
  • Amyda ornata phayrei della Thailandia e del Myanmar (anche nello Yunnan)
  • Amyda ornata ssp. (sottospecie finora senza nome) del Bangladesh

Rapporti con l'uomo[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è prontamente consumata; si dice che la loro carne abbia un sapore simile al cocco. Nei ristoranti cinesi di Phnom Penh, in Cambogia, l'Amyda ornata catturata in natura viene venduta a un prezzo più elevato rispetto alle tartarughe cinesi d'allevamento. Tuttavia, a causa dell'eccessivo sfruttamento, la popolazione in Cambogia sta lentamente diminuendo.[4] Il Myanmar ha esportato un totale di oltre 15.000 animali selvatici in Cina nel 2004 e nel 2005 e altri 200 nel 2009. Nell'Irrawaddy Dolphin Sanctuary in Myanmar, le popolazioni di Amyda ornata e di altre tartarughe dal guscio molle sono diminuite dal 2005 circa, principalmente a causa al commercio illegale a causa della forte domanda di tartarughe dal guscio molle nella selvaggia Cina meridionale.[5] Nel Chittagong Hill Tracts, in Bangladesh, l'uso di Amyda ornata è stato finora limitato a scopi di sussistenza.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) John Edward Gray, Description of a soft tortoise from Camboja, in The Annals and magazine of natural history. Series 3, n. 37, 1861, pp. 422.
  2. ^ (EN) William Theobald, Catalogue of the reptiles of British Birma, embracing the provinces of Pegu, Martaban, and Tenasserim; with descriptions of new or little-known species, in The Journal of the Linnean Society of London. Zoology, pp. 18–19.
  3. ^ (EN) Nelly de Rooij, The Reptiles of the Indo-Australian Archipelago, Leiden, 1915, pp. 328–329.
  4. ^ (EN) David Emmett, Current Conservation Status of Turtles in Cambodia, in TurtleLog, als Amyda cartilaginea, n. 1, 2009, p. 3, DOI:10.3854/tln.001.2009.
  5. ^ (EN) Steven G. Platt, Tint Lwin, Naing Win, Htay Lin Aung, Kalyar Platt und Thomas R. Rainwater, An interview-based survey to determine the conservation status of Softshell Turtles (Reptilia: Trionychidae) in the Irrawaddy Dolphin Protected Area, Myanmar, in Journal of Threatened Taxa, n. 12, 2017, pp. 10998–11008.
  6. ^ (EN) Shahriar Caesar Rahman, Sheikh M.A. Rashid, Rupa Datta, Passing Mro und Chirag J. Roy, Status, Exploitation, and Conservation of Freshwater Turtles and Tortoises in Chittagong Hill Tracts, Bangladesh, in Chelonian Conservation and Biology, n. 2, 2015, pp. 130–135, DOI:10.2744/CCB-1146.1.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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