Ammuna
Ammuna | |
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Re degli Ittiti | |
Predecessore | Zidanta I |
Successore | Ḫuzziya I |
Altri titoli | Re della Terra di Ḫattuša, gran Re, Re di Hatti, signore di Kuššara[1] |
Nascita | ? |
Morte | Ḫattuša, ? |
Luogo di sepoltura | Ḫattuša |
Figli | Titti Hantili Telipinu[2] |
Ammuna (... – Ḫattuša, ...; fl. XVI secolo a.C.) è stato un sovrano ittita.
Biografia e regno[modifica | modifica wikitesto]
Era figlio di Zidanta I, che assassinò per usurpare il trono. Durante il suo regno l'impero ittita si ridusse ad una fascia di territori nell'Anatolia centrale. La città di Kaneš fu persa e poi riconquistata, varie altre città, fra cui Zalpa, Sattiwara e Suluki[3] si ribellarono, indebolendo la forza militare ittita[4]. Queste insurrezioni furono causate anche da un lungo periodo di carestia che suscitò un malcontento diffuso fra i sudditi. Perse il controllo sul regno di Kizzuwatna che proclamò la sua indipendenza nel corso del regno del successore Huzziya I. La perdita del controllo dei territori meridionali, in particolare della città di Adana, provocò l'interruzione dei commerci verso la Siria[5].
Il re ebbe comunque vita lunga, come attesta il gran numero di figli che generò. Il suo terzogenito, Huzziya I, gli successe usurpando il trono, dopo aver fatto assassinare i suoi fratelli maggiori, con l'aiuto di Zuru, comandante delle guardie di palazzo [6].
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Birgit Brandau e Hartmut Schickert, Gli Ittiti, Newton Compton editori s.r.l, 2006, p. 34.
- ^ Birgit Brandau e Hartmut Schickert, Gli Ittiti, Newton Compton editori s.r.l, 2006, p. 65.
- ^ Zalpa sul Mar Nero, le altre due interne al regno
- ^ Cronache del regno di Ammuna (frammenti)
- ^ Trevor Bryce: The kingdom of the Hittites ; Oxford University press, New York 2005; pg.103: "The loss of the subject territories in the south, the total severing of links with Syria (especially with the loss of cities like Adaniya) and the inroads of the Hurrians from the south-east and (perhaps already) the Kaskans from the north must not only have deprived the Hittites of most if not all of their subject territories outside the homeland, but also placed the homeland itself in serious jeopardy."
- ^ Proclama di Telepinu §§18-22
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Mirjo Salvini: Un documento del re ittita Ammuna, SMEA 32 (1993), 85-89 (Tav. I).
- Stefano de Martino, Gli Ittiti, Roma, Carocci (collana Le bussole)
- C.W. Ceram, Secret of the Hittites: The Discovery of an Ancient Empire, Paperback
- O. R. Gurney, The Hittites, Paperback
- A. Archi, Lliumanité des Hitliles: Florìlegium Anatolicum. Mélangcs offerts à E. Laroche, Paris 1979
- Harry A. Hoffner, Gary M. Beckman, Richard Henry Beal, John Gregory McMahon: Hittite studies in honor of Harry A. Hoffner, Jr: on the occasion of his 65th birthday; EISENBRAUNS, 2003 - History - 406 pages
- Trevor Bryce: The kingdom of the Hittites; Oxford University press, New York 2005
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Regno di Ammuna, su hittites.info (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2013).