Alfredo Agostoni

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Alfredo Agostoni, detto Ciri (Bogliasco, 14 agosto 1922Milano, 28 settembre 1944), è stato un pittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Suo padre Giansilvio era pittore e garibaldino delle Argonne, il che fece maturare nel figlio l'indole artistica e al contempo patriottica[1]. Studente di diritto e appassionato di filosofia, dedicò la sua prima giovinezza alla pittura, frequentando gli ambienti artistici milanesi e ottenendo notevoli apprezzamenti critici. Con l'armistizio dell'8 settembre aderì al movimento partigiano[2][3]; morì il 28 settembre 1944, appena ventiduenne, a causa dello scoppio accidentale di un colpo d'arma da fuoco durante la preparazione di un'azione partigiana nello studio milanese del pittore albanese Ibrahim Kodra, anche lui partigiano[4].

Attività artistica[modifica | modifica wikitesto]

La critica individua nella sua pittura una felice sintesi di ricerche estetiche e culturali, derivate dall'osservazione dei maestri della pittura del novecento italiano e straniero (De Chirico, Picasso) quanto da una spiccata originalità compositiva. Si dedicò in particolare alla natura morta[2][3]. Nella sua opera è ravvisabile «uno spirito ricercatore che realizza le esperienze più vive della pittura moderna in dipinti notevoli per valori coloristici e compositivi»[5].

Nel 1947 fu allestita a Milano una retrospettiva, con catalogo presentato da Mario De Micheli e contributi di Raffaele De Grada, Carlo Carrà, Ennio Morlotti, Ernesto Treccani, Bruno Cassinari e altri.

Nel 1948 gli venne dedicata una retrospettiva alla XXIV Biennale di Venezia, a cura di Raffaele De Grada, che nella presentazione scrisse: «Quella di Ciri è una pittura di cultura, nel senso che il problema di questo giovane artista era quello di trasportare nella logica delle forme un grande sentimento espressivo»[1].

La brevità della sua attività pittorica, svoltasi sostanzialmente tra il 1940 e il 1944 e in tempo di guerra, rende le sue opere di difficile reperimento[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Raffaele De Grada, Ciri Agostoni (1922-1944). Mostra retrospettiva, in XXIV Biennale di Venezia, Serenissima, 1948, pp. 171-172.
  2. ^ a b Ugo Galetti e Ettore Camesasca, Enciclopedia della pittura italiana, vol. 1, Garzanti, 1950, p. 14.
  3. ^ a b Marco Chiarini, Agostoni, Alfredo, detto Ciri, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 1, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1960. URL consultato il 12 maggio 2015.
  4. ^ Giorgio Di Genova, Storia dell'arte italiana del '900, Generazione anni Dieci, Bora, 1990, p. 88, ISBN 88-85345-00-X.
  5. ^ a b Ugo Galetti (a cura di), Pittori e valori contemporanei, Istituto editoriale Brera, 1963, p. 10.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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