Alcelaphus buselaphus lelwel

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Alcelafo lelwel
Alcelaphus buselaphus lelwel nel parco nazionale delle Cascate Murchison
Stato di conservazione
In pericolo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Ordine Artiodactyla
Famiglia Bovidae
Sottofamiglia Alcelaphinae
Genere Alcelaphus
Specie A. buselaphus
Sottospecie A. b. lelwel
Nomenclatura trinomiale
Alcelaphus buselaphus lelwel
(Heuglin, 1877)

L'alcelafo lelwel (Alcelaphus buselaphus lelwel Heuglin, 1877), noto anche come alcelafo di Jackson, è una sottospecie di alcelafo originaria dell'Africa centrale. Lelwel è il nome con cui l'animale è noto presso i locali[2].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sotto l'attuale dicitura A. b. lelwel vengono attualmente raggruppati alcelafi che in passato erano suddivisi in ben quattro sottospecie diverse: A. b. jacksoni (Uganda settentrionale e occidentale, Ruanda settentrionale, distretto di Bukoba nella Tanzania nord-occidentale e Kenya occidentale), A. b. lelwel (Repubblica Democratica del Congo nord-orientale, Sudan del Sud ed Etiopia sud-occidentale a sud del Nilo Azzurro e a ovest del fiume Omo), A. b. modestus (Repubblica Centrafricana) e A. b. tschadensis (Ciad meridionale). Tra queste, A. b. lelwel gode della priorità tassonomica[2].

La presenza di ibridi tra alcelafi lelwel e torà è stata rilevata nelle regioni orientali del Sudan del Sud e in quelle occidentali dell'Etiopia, nella regione compresa tra il Nilo Azzurro, a nord, e i 9° nord di latitudine, a sud. Altri ibridi tra le due sottospecie che presentano un aspetto maggiormente simile all'alcelafo torà sono stati registrati a nord del Nilo Azzurro, nell'Etiopia occidentale[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'alcelafo lelwel è un alcelafo di grandi dimensioni, alto 127-140 cm al garrese, con testa e peduncoli frontali estremamente lunghi. La colorazione generale del manto è bruno-rossastra. Nelle «razze» lelwel, modestus e tschadensis sono presenti strisce nere sulla parte frontale delle zampe, assenti nella «razza» jacksoni. Le corna (presenti in entrambi i sessi) sono spesse e presentano una forma di «V» se viste di fronte. Si sviluppano leggermente all'esterno e all'indietro, per poi dirigersi verso l'alto e in avanti e, nuovamente, piegarsi all'indietro ad angolo retto[2].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

L'alcelafo lelwel è presente in Ciad meridionale, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo nord-orientale, Uganda settentrionale e occidentale, Sudan del Sud, Etiopia sud-occidentale (a sud del Nilo Azzurro e a ovest del fiume Omo), ed estremità nord-occidentale della Tanzania. È scomparso dal Kenya e, con tutta probabilità, dal Ruanda[2].

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

L'alcelafo lelwel ha subito un grave declino a partire dagli anni '80, quando il numero totale di esemplari veniva stimato ad oltre 285.000 unità, diffuse prevalentemente nella Repubblica Centrafricana e nell'attuale Sudan del Sud. Recenti censimenti effettuati durante la stagione secca hanno indicato un totale di 1070 e 115 capi nel parco nazionale del Sud e nel parco nazionale di Boma, rispettivamente; in quest'ultima area protetta il declino è stato particolarmente drastico, poiché nel censimento precedente, risalente alla stagione secca del 1980, era stata stimata una popolazione di oltre 50.000 animali. La popolazione totale di A. b. lelwel è attualmente di circa 70.000 unità[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Mallon, D.P. (Antelope Red List Authority) & Hoffmann, M. (Global Mammal Assessment) 2008, Alcelaphus buselaphus lelwel, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b c d e Lelwel Hartebeest, su Safari Club International, SCI Online Record Book. URL consultato il 19 gennaio 2013.

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