Al Ittihad Aleppo (pallacanestro)

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Halab Al-Ahli Club
Al-Ittihad Ahli Aleppo
Pallacanestro
«Il Castello Rosso, Halab Al-Ahli»
Segni distintivi
Uniformi di gara
Casa
Trasferta
Colori sociali Rosso, Bianco e Nero
Dati societari
Città Aleppo
Nazione Bandiera della Siria Siria
Confederazione FIBA Asia
Federazione SBF
Campionato Syrian Basketball League
Fondazione 1951
Denominazione Al-Ahli Aleppo
(1951-1972)
Al-Ittihad Aleppo
(1972-2022)
Al-Ittihad Ahli Aleppo
(2022-)
Presidente Bandiera della Siria Rasen Martini
Allenatore Bandiera del Libano Ghassan Sarkis
Impianto Al-Hamadaniah Sports Arena
(7,500 posti)
Palmarès
Titoli nazionali 18 Syrian Basketball League
Coppe nazionali 20 Syrian Basketball Cup

1 Syrian Basketball Super Cup

Altri titoli 1 Arab Club Basketball Championship

L' Al-Ittihad Ahli Aleppo (in in arabo الاتحاد أهلي حلب?) è una società di basket con sede nella città di Aleppo in Siria, che fa parte della polisportiva dell' Al-Ittihad Sports Club of Aleppo; compete nella massima categoria nazionale, la Syrian Basketball League[1][2]. I suoi colori sociali sono il rosso, il bianco ed il nero.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La polisportiva, inizialmente conosciuta con il nome di Al-Ahli Aleppo, è stata fondata nel 1949, concentrandosi inizialmente nel calcio ed in altre attività sportive. A due anni dalla sua nascita, nel 1951, venne creata anche la sezione di pallacanestro. l'Al-Ittihad Ahli Aleppo, è uno dei club di basket più famosi e popolari in Siria[3]. Nel 1972 la società cambiò nome in Al-Ittihad Aleppo, mentre quello precedente, di Al Ahli, inziò ad essere usato come soprannome del club[4].

La grande era del club iniziò nel 1978 con la conquista della Coppa di Siria e la vittoria contro ci rivali cittadini dell'Jalaa Aleppo nella finale della Syrian Basketball League della successiva stagione 1979. Nelle finali di campionato, l'Al-Ittihad ha sconfitto l'Jalaa Aleppo ad Aleppo due volte per 90-72 e 59-50, per poi ottenere la terza vittoria nella partita decisiva disputata a Damasco, per circostanze eccezionali a causa del massacro alla Scuola di Artiglieria di Aleppo del 16 giugno 1979, con il risultato di 66-58; la vittoria consegnò all'Al-Ittihad il suo primo titolo nazionale interrompendo il dominio del Jalaa Aleppo che durava da oltre venti anni.

L'Al Ittihad è stato invitato due volte a prendere parte alla FIBA European Champions Cup. La prima partecipazione risale alla stagione 1979-80, durante la quale il club, guidato dall'allenatore Munther Shalaby, affrontò nel Gruppo E la corazzata serba del Partizan Belgrado, gli albanesi del Partizani Tirana e gli ungheresi dell'Honvéd Budapest[5]; la squadra di Aleppo concluse all'ultimo posto il proprio girone ottenendo una sola vittoria e ciqnue sconfitte in totale. Il club avrebbe dovuto prendere parte anche alla Coppa dei Campioni FIBA 1981-82, ma dopo si ritirò dalla competizione poco dopo l'inizio senza aver nemmeno giocato una partita[6].

Dopo la prima vittoria della Syrian Basketball League nella stagione 1979-80, durante tutti gli anni '80, l' Al-Ittihad si impose come club egemone della Lega siriana vincendo per quattordici stagioni di seguito, dal 1979-80 al 1992-1993, il titolo nazionale siriano. Nel 1991 arrivò il primo grande successo del club sulla scena internazionale grazie al terzo posto raggiunto nell'edizione di quell'anno dell'Arab Basketball Championships. Nella stagione successiva, quella 1991-1992, il club dopo aver vinto entrambi i titoli nazionali (campionato e coppa), avanzò stavolta fino alla finalissima dell'edizione 1992 dell'Arab Basketball Championships e sconfisse la squadra tunisina dell'EO La Goulette Kram. La grande era del dominio nazionale si concluse nella stagione 1993-1994 con una sconfitta nella finale della Syrian Basketball League contro l'Al Wahda Damasco, che così riuscì ad interrompere la striscia di vittorie consecutive. L'Al-Ittihad riuscì comunque a vincere altri due titolo nelle stagioni 1994-95 e 1996-96; nella stagione 1999-2000 per l'ultima volta riuscì a conquistare l'accoppiata campionato e coppa nazionale, qualificando si quindi per la WABA Champions Cup dove riuscì a raggiungere il terzo posto nell'edizione 2001 dietro i rivali dell'Al Wahda Damasco, che vinsero l'edizione, ed i giordani dell'Orthodox Club[7]

Nella stagione 2005-2006, la squadra tornò nuovamente a vincere la Syrian Basketball League, finendo dinanzi al Jalaa Aleppo, all'Al-Jaish Damasco ed all'Al Wahda Damasco[8] . L'Al-Ittihad ha inoltre preso parte in quegli anni ad altre due edizioni della WABA Champions Cup nel 2007 e 2008, senza però a raccogliere significativo successo[9][10].

Dopo lo scoppio della guerra civile in Siria nel 2011 e della lunghissima Battaglia di Aleppo, durata fino al 2016, le operazioni del club furono limitate e la sua sopravvivenza incerta. Fortunatamente, la società sportiva è riuscita a sopravvivere e, sotto la guida dell'allenatore Bassel al Hamwi, nella stagione 2020 ha ottenuto il primo grande successo, dopo molti anni, grazie alla vittoria della Coppa di Siria.

Nell'annata 2021-2022 la squadra terminò al secondo posto la stagione regolare della Syrian Basketball League qualificandosi per i play-off dove, dopo aver eliminato in semifinale con un netto 3-1 il Jalaa Aleppo, arrivò in finale contro i campioni uscenti del Al-Karamah. Nella serie finale l'Al-Ittihad vinse le prime due gare giocate in casa, la prima per 73 a 56 e la seconda con il risultato di 79-73[11], per poi imporsi anche in gara 3 nella trasferta di Homs, con il risultato di 77-68, tornando così a vincere il campionato nazionale dopo più di quindici anni di attesa[12].

Nel marzo 2022, la Federazione sportiva siriana ha approvato il cambio di nome del club in Al-Ittihad Ahli di Aleppo SC, ispirato al nome originale del club Halab Al-Ahli Club, a seguito delle forte richiesta da parte dei tifosi di ripristinare il nome originale del club[13].

Nella stagione 2022-2023, in virtù del titolo nazionale conquistato l'annata precedente, la squadra è stata invitata alla stagione inaugurale della FIBA West Asia Super League, ma a causa delle devastanti conseguenze del Terremoto in Turchia e Siria del 2023 nella regione di Aleppo, la società è stata costretta a ritirarsi dalla competizione ancora prima che iniziasse[14]. L'esordio nel nuovo torneo internazionale, arriverà la stagione successiva grazie al secondo posto raggiunto nella Syrian Basketball League 2022-23, che è valso la qualificazione per l'edizione 2023-24 della FIBA West Asia Super League[15].

Palazzetti[modifica | modifica wikitesto]

L'Al-Ittihad ha giocato per molti anni della sua storia presso la Al-Assad Sports Arena, il secondo più grande palazzetto dello sport al coperto ad Aleppo, in Siria, con una capienza di 3.500 spettatori, l'arena è di proprietà del Governo siriano ed è stata inuagurata nel 1978. Nel 2021 con i completamenti dei lavori per la costruzione della Al-Hamadaniah Sports Arena, la squadra si è trasferita presso la struttura che con una capienza di 7.964 posti a sedere, capienza che però può aumentare fino ad un massimo di 14.000 posti[16], è il palazzetto dello sport più grande della Siria.L'Al-Ittihad ha inaugurato l'epoca del nuovo palazzetto il 17 dicembre 2021 nella sfida, valida per la Syrian Basketball League, contro l'Al-Jaish Damasco[17][18].

Rivalità[modifica | modifica wikitesto]

L' Al-Ittihad Ahli, è una delle squadre con il maggior numero di tifosi ed appassionati in giro per la Siria; la rivalità più antica e più sentita dalla tifoseria è quella contro i concittadini del Jalaa Aleppo con il quale si sfida nel derby della città di Aleppo, detto "El Clásico", questa rivalità dura fin dai primi anni della storia della Syrian Basketball League visto che le due squadre hanno dominato i primi trent'anni della competizione[19] .

Altra partita molto sentita e molto vista in Siria è il "Il Derby di Siria", in cui si affrontano le due principali rappresentanti delle due maggiori città siriane, da una parte l' Al-Ittihad Ahli per Aleppo, l'altro loro più grande rivale, dell'Al Wahda Damasco.

Altri rivali cittadini del club sono l'Al-Hurriya, il Al-Yarmouk e Ouroube SC[20][21].

Palamarès[modifica | modifica wikitesto]

Titoli Nazionali[modifica | modifica wikitesto]

  • Syrian Basketball League
    • Campioni(18): 1980, 1981, 1982, 1983, 1984, 1985, 1986, 1987, 1988, 1989, 1990, 1991, 1992, 1993, 1996, 2000, 2006, 2022
  • Syrian Basketball Cup
    • Campioni (20): 1978, 1979, 1980, 1981, 1982, 1983, 1984, 1985, 1986, 1987, 1988, 1990, 1991, 1992, 1993, 1994, 1995, 1998, 2020, 2024
  • Syrian Basketball Super Cup
    • Campioni (1): 2021

Titoli Internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Organico[modifica | modifica wikitesto]

Roster 2023-2024[modifica | modifica wikitesto]

Il roster per la stagione 2023-2024 [22]

Naz. Ruolo Sportivo Anno Alt. Peso
0 Bandiera degli Stati Uniti AP Emmanuel Egbuta 1996 201 95
1 Bandiera della Siria G Anthouny Bakar 1994 198 85
2 Bandiera della Siria AP Ahmad Hariri 1997 190 80
3 Bandiera della Siria G Wesam Alagha 1999 183 79
4 Bandiera della Siria G Nadim Issa 1990 185 77
5 Bandiera degli Stati Uniti AG Avelon Luke John Jr 1996 203 100
9 Bandiera della Siria G George Sabbagh 2001 181 78
10 Bandiera della SveziaBandiera della Siria G Andrée Michelsson 1997 188 84
11 Bandiera della Siria AG Jamil Saddir 1989 200 100
13 Bandiera della SiriaBandiera della Germania C Mohamad Bilal Atli 1995 203 99
23 Bandiera della Siria AP Alhosain Hasan 1997 198 93
33 Bandiera della Siria C Omar Makanas 2004 207 97
77 Bandiera degli Stati Uniti PG Jeremy Kendle 1988 186 93

Staff tecnico[modifica | modifica wikitesto]

Ruolo Nome
Capo Allenatore Bandiera del Libano Ghassan Sarkis
Assistente Bandiera della Tunisia Safouane Ferjani
Assistente Bandiera della Siria Ali Diar Bakrli

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Al-Ittihad Aleppo, su basketball.asia-basket.com. URL consultato il 13 aprile 2024.
  2. ^ الاتحاد - Al-Ittihad, in Kooora. URL consultato il 7 novembre 2017.
  3. ^ Al-Ittihad, History, in asia-basket. URL consultato il 17 dicembre 2021.
  4. ^ Syria foundation dates, su rsssf.org, RSSF. URL consultato il 19 febbraio 2022.
  5. ^ Al-Ittihad Aleppo basketball team, in asia-basket. URL consultato il 9 novembre 2017.
  6. ^ European Champions Cup 1981-82, su linguasport.com. URL consultato il 20 febbraio 2022.
  7. ^ WABA Champions Cup - Roll of Honor (PDF), su fibaasia.net (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2012).
  8. ^ Syrian Basketball League 2005-2006, su goalzz.com. URL consultato il 20 febbraio 2022.
  9. ^ West Asia Basketball Club Championship 2007, su goalzz.com. URL consultato il 20 febbraio 2022.
  10. ^ West Asia Basketball Club Championship 2008, su goalzz.com. URL consultato il 20 febbraio 2022.
  11. ^ Al-Ittihad-Ahli of Aleppo beats al-Karama at Basketball Final League, su sana.sy. URL consultato il 14 aprile 2024.
  12. ^ Syrian Basketball League (2021-2022), su asia-basket.com. URL consultato il 14 aprile 2024.
  13. ^ Al-Ittihad Aleppo changed name to Al-Ittihad Ahli Halab after 51 years, Enab Baladi, 15 marzo 2022.
  14. ^ Ittihad Al Ahli of Aleppo and Al Karamah withdraw from West Asia Super League (WASL), su fiba.basketball. URL consultato il 14 aprile 2024.
  15. ^ Meet the FIBA WASL West Asia teams: Al-Ittihad Ahli, su fiba.basketball. URL consultato il 14 aprile 2024.
  16. ^ FIBA, 13,500 fans in Syria and all the huge crowds for WC Qualifiers Third Window, su fiba.basketball, 6 luglio 2022. URL consultato il 18 luglio 2022.
  17. ^ Filmato audio أكبر ملعب كرة سلة في سوريا [The largest basketball Arena in Syria], Syria, Safartas, 18 dicembre 2021.
  18. ^ Syria – Basketball Division I – Season 2022, in asia-basket. URL consultato il 18 dicembre 2021.
  19. ^ Division 1, Round 7: Al-Jalaa is defeated by Al-Ittihad in a derby game, in asia-basket.com, 9 gennaio 2022. URL consultato il 13 gennaio 2022.
  20. ^ Martyn Herman, Football returns to Aleppo as first local derby for five years takes place, su Daily Record, Scotland, 28 gennaio 2017.
  21. ^ Derby returns to Aleppo after five-year absence, in Reuters, 28 gennaio 2017.
  22. ^ Roster Al-Ittihad, in http://basketball.asia-basket.com/, 14 aprile 2024. URL consultato il 14 aprile 2024.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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