Ahmed bin Fahd Al Sa'ud

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Aḥmed bin Fahd Āl Saʿūd
Principe dell'Arabia Saudita
Stemma
Stemma
Nome completoAḥmed bin Fahd bin Salmān bin ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd
NascitaRiad, 9 settembre 1986 (38 anni)
DinastiaDinastia Saudita
PadreFahd bin Salman Al Sa'ud
MadreNouf bint Khaled bin Abd Allah bin Abd al-Rahman Al Sa'ud
ReligioneMusulmano sunnita
Aḥmed bin Fahd Āl Saʿūd

Vice Governatore della Provincia Orientale
Durata mandato22 aprile 2017 –
12 dicembre 2023
MonarcaRe Salman
PredecessoreJalawi bin Abd al-Aziz bin Mosaad Al Sa'ud
SuccessoreSa'ud bin Bandar bin Abd al-Aziz Al Sa'ud

Dati generali
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità Re Sa'ud
ProfessionePolitico

Aḥmed bin Fahd Āl Saʿūd (Riad, 9 settembre 1986) è un principe, politico e filantropo saudita, membro della famiglia reale Āl Saʿūd.

Primi anni di vita, famiglia e formazione

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Il principe Ahmed è nato a Riad il 9 settembre 1986 ed è figlio del principe Fahd bin Salman, il figlio maggiore di re Salman. Sua madre Nouf è figlia del noto imprenditore Khalid bin Abd Allah bin Abd al-Rahman Al Sa'ud. La famiglia della madre controlla la holding Mawarid, che possiede tra le altre OSN, uno delle più grandi televisioni via satellite del Medio Oriente [1] e la filiale locale di American Express.[2]

Il principe ha un fratello, Sultan, e due sorelle Sara e Rima.[3]

Ahmed ha ricevuto la sua educazione primaria a Dhahran. Ha poi frequentato le scuole medie e superiori nella capitale. Si è diplomato nel 2003.[4] Nel 2007 si è laureato in giurisprudenza all'Università Re Sa'ud.[5] Inoltre, ha seguito molti corsi di specializzazione in materia di ricerca, gestioni patrimoniale, brokeraggio e investimento bancario organizzati dalla Jadwa Investment Corporation.

Nel 2014 ha lavorato nel dipartimento digli affari politici in un'ambasciata del regno.[6]

Il 22 aprile 2017 è stato nominato vice governatore della Provincia Orientale. Questa regione è di vitale importanza per il regno in quanto sede del più grande giacimento petrolifero a terra del mondo.[7] In questa provincia si trovano anche Abqayq, il più grande impianto al mondo di lavorazione del petrolio, e il giacimento di Ghawar. Questa provincia è importante anche perché raccoglie la gran parte della minoranza sciita del regno.[8]

Il mandato del principe Ahmed è terminato il 12 dicembre 2023, quando il re ha chiamato a succedergli il principe Sa'ud bin Bandar bin Abd al-Aziz Al Sa'ud.[9]

Il principe è noto per le attività di beneficenza e i contributi umanitari. Fa parte di numerose associazioni e organizzazioni di beneficenza. È membro onorario dell'Associazione dei bambini disabili di Riad e membro del comitato di sviluppo dell'Organizzazione di beneficenza per la cura degli orfani (Insan). Di quest'ultima, già dal 13 aprile 2013, faceva parte del consiglio di amministrazione.

  1. ^ OSN shareholders reject $3.2bn buyout offer from US private equity firm | The National, su thenational.ae. URL consultato il 4 maggio 2017.
  2. ^ American Express Cardmembers can Enjoy the UAE Through Exclusive Offers | PRNewswire, su prnewswire.com. URL consultato il 4 maggio 2017.
  3. ^ Saudi royal wedding to bring welcome boost to local economy | SUR in English, su surinenglish.com. URL consultato il 4 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 16 novembre 2017).
  4. ^ Copia archiviata, su riyadhschools.edu.sa. URL consultato il 12 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2013).
  5. ^ عبدالله العريفج (الرياض)تصوير: ثامر العنزي, حديث صامت بين أمير الرياض وأصغر أنجاله تجلّت فيه مشاعر الأبوة, su okaz.com.sa, 24 aprile 2007. URL consultato il 25 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  6. ^ الأمير أحمد بن فهد: سنواصل الجهود في "إنسان" للارتقاء بخدمة المستفيدين,, su archive.aawsat.com.
  7. ^ Leadership’s trust in young generation | Saudi Gazette, su saudigazette.com.sa. URL consultato il 4 maggio 2017.
  8. ^ Saudi King Asks Saud Bin Nayef to Run Oil-Rich Province | Bloomberg, su bloomberg.com. URL consultato il 4 maggio 2017.
  9. ^ (EN) King Salman issues royal decrees, su argaam.com, 12 dicembre 2023. URL consultato il 2 gennaio 2024.