Vai al contenuto

Aeroporto Internazionale di Sharm el-Sheikh

Coordinate: 27°58′38″N 34°23′41″E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Aeroporto Internazionale di Sharm el-Sheikh
aeroporto
(AR) مطار شرم الشيخ الدولي
Codice IATASSH
Codice ICAOHESH
Nome commercialeAeroporto internazionale di Sharm el-Sheikh
Descrizione
Tipocivile
Gestoregoverno egiziano
StatoEgitto (bandiera) Egitto
GovernatoratoSinai del Sud (bandiera) Sinai del Sud
Posizionea 12 km da Naama Bay
Altitudine44 m s.l.m.
Coordinate27°58′38″N 34°23′41″E
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Egitto
HESH
HESH
Sito websharm-el-sheikh-airport.com/
Piste
Orientamento (QFU)LunghezzaSuperficie
4L/22R3 081 masfalto
4R/22L3 081 masfalto
Statistiche (2010)
Passeggeri in transito8.693.990

L'Aeroporto Internazionale di Sharm el-Sheikh (IATA: SSHICAO: HESH) (in arabo مطار شرم الشيخ الدولي?, Maṭār Sharm al-Shaykh al-Duwaliyy), precedentemente noto come Ophira International Airport, è un aeroporto egiziano situato a circa 20 km a nord-est della città di Sharm el-Sheikh e a 12 km da Naama Bay.

Inaugurato il 14 maggio 1968, l'aeroporto era originariamente la base di una forza aerea e del piccolo insediamento di Ofira.

Il 23 maggio 2007 fu inaugurato il secondo terminal dell'aeroporto con una capacità di 8 milioni di passeggeri all'anno. Questo terminal (nominato Terminal 1) è composto da due livelli di 43.000 metri quadri, con 40 banchi per il check-in, 2 gate per i voli nazionali e 6 per quelli internazionali. Il terminal aeroportuale è costituito da 3 componenti: 2 sale circolari, fuse insieme da una a forma di cuneo e uno spazio intermedio, chiamato barca, che serve come transito per i passeggeri, controllo passaporti, duty-free, aree VIP, caffè e ristoranti. Le sale, in netto contrasto con l'ammasso della barca, sono ariose e con i tetti ispirati alla cultura beduina.

Al fine di rispondere alle esigenze di un crescente numero di voli internazionali e charter, nel 2008 l'Egyptian Airports Holding Company annunciò i piani per costruire un terzo terminal. Nell'ottobre 2015 il governo egiziano, la African Development Bank e un fondo di investimento cinese sottoscrissero un piano di finanziamento parziale per la realizzazione di un progetto di espansione dell'aeroporto e della resort city connessa, dal valore totale di 671 milioni di dollari, che previde la realizzazione di un nuovo terminal, una nuova pista, una nuova torre di controllo, al fine di portare la capacità totale da 10 milioni a 18 milioni di passeggeri l'anno.[1]

Il 23 agosto 2015 un aereo della compagnia inglese Thomson Airways, in fase di atterraggio presso l'aeroporto di Sharm el sheikh, venne sfiorato da un missile. La tragedia venne evitata per soli 300 metri. Secondo le fonti egiziane del Daily Mail, non si sarebbe trattato di un attentato, ma di un errore durante alcune esercitazioni militari.

Mentre il primo ufficiale era impegnato a gestire l'atterraggio, il Comandante si sarebbe accorto del missile che si dirigeva verso l'aereo e avrebbe immediatamente virato verso sinistra ad una quota di 1.000 piedi (circa 300 metri). Il resto dell'equipaggio venne informato solo dopo l'atterraggio, mentre ai passeggeri non venne detto nulla.

La notizia venne resa nota solo in seguito all'incidente del volo Metrojet 9268.[2][3]

Nel 2010 l'aeroporto ha servito 8.693.990 passeggeri (+17% rispetto al 2009). È il secondo aeroporto in Egitto.

Galleria d'immagini

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ (EN) GCR Staff, Chinese funds will help double size of Egypt’s Sharm El-Sheikh Airport, su globalconstructionreview.com, Chartered Institute of Building.
  2. ^ Rocket 'attack' on UK tour jet above Sharm El Sheikh, su Mail Online, https://plus.google.com/101913233771349778690/. URL consultato il 7 novembre 2015.
  3. ^ Sharm el Sheikh, ad agosto aereo passeggeri sfiorato da un missile. "Errore durante esercitazione", su rainews. URL consultato il 7 novembre 2015.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  • (EN) Dati dell'aeroporto, su worldaerodata.com. URL consultato il 15 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2013).
  • Vista aerea della mappa, su worldaerodata.com. URL consultato il 9 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2015).