Adriana Argalia

Adriana Argalia (Jesi, 1948) è una fotografa e artista italiana.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Laureata in Lettere Moderne all’Università di Bologna nel 1971, scoprì casualmente la fotografia nei primi anni Settanta, durante il suo lavoro di insegnante di Lettere.
Nel 1980 si trasferì a Firenze per frequentare un corso di Fotografia in via Fiesolana dove entrò in contatto con la Libreria Delle Donne.[2][3] Grazie alla loro collaborazione cominciò a partecipare ad alcune mostre personali e collettive.
In seguito a questa esperienza, decise di dedicarsi alla fotografia. Le foto in bianco e nero diventarono il suo segno caratteristico. Nel corso degli anni Ottanta l'incontro con Italo Zannier portò l'autrice ad esporre in prestigiosi contesti italiani ed internazionali[4][5][6][7], tra cui il Diaframma-Canon di Milano,[8] curato da Lanfranco Colombo, con cui stabilì un proficuo rapporto. Importante anche il suo incontro con Mario Giacomelli[9] e, successivamente, quello con Jean-Claude Lemagny, responsabile per le collezioni di fotografia dal 1978 al 1996 alla Biblioteca nazionale di Francia di Parigi[10].
Nel 2000 Argalia lasciò la pellicola e passò al digitale, scattando immagini sia in bianco e nero che a colori.
Dal 2005 ha preso avvio la sua collaborazione artistica con la Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi.[11][12] I manifesti delle stagioni teatrali della fondazione dal 2006 al 2014 e alcuni volumi con immagini tratte dagli spettacoli lirici e teatrali sono opera di Argalia.[13]
Le opere di Argalia sono presenti in collezioni italiane e internazionali, tra cui la Biblioteca nazionale di Francia, la Benemerita Università autonoma di Puebla in Messico e la Fondazione di Venezia.
Mostre personali e collettive
[modifica | modifica wikitesto]- 1981, Firenze, La Libreria delle Donne, Fluisce alla terra il cielo, personale
- 1984, Milano, Galleria Il Diaframma, collettiva
- 1985, Bari, Fiera del Levante, Expo Arte Fotografia, Diaframma-Canon Milano
- 1986, Messico, Objetivo Italia, fotografia contemporanea italiana, Diaframma-Canon Milano
- 1986, Siena, L’Immagine delle Donne, rassegna fotografica europea, Palazzo San Galgano
- 1986, Firenze, Vetrina della Biennale, giovani artisti dell’Area Mediterranea
- 1988, Rubiera-Reggio Emilia, Fotologia: tredici autori, i fotografi di Fotologia 8, a cura di Italo Zannier
- 1991, Siena, Il tempo goduto, Comune di Siena, Provincia di Siena, Regione Toscana collettiva
- 1992, Milano, 25 anni d’attività della Galleria Il Diaframma-Kodak Cultura, Galleria Diaframma-Kodak
- 1992, Trieste, Topiaria appunti fotografici sul giardino europeo, collettiva
- 1992, Siena, Dentro la città oltre le mura, Comune di Siena, Università degli studi di Siena
- 1994, Fermo, Fermo immagine ’94, Comune di Fermo
- 1994, Bergamo, Diario immaginario di Lanfranco Colombo – Fotografi italiani
- 1997, Spilimbergo–Fotografia, Giovani&Sconosciuti – Aspetti della nuova fotografia italiana
- 2000, Waiblingen–Stoccarda, Fotografen der Partner stadte – Sehen
- 2004, Ancona, Lazzaretto, Fotografie: 1981–2004, personale
- 2006, Erfurt-Francoforte, Biografia per immagini sui luoghi di Gaspare Spontini, Fondazione Pergolesi–Spontini di Jesi, personale
- 2010, Venezia, Il furore delle immagini, fotografia italiana dell’Archivio Italo Zannier, a cura di Denis Curti, Fondazione Bevilacqua-La Masa
- 2011, Stoccolma, Images from Italy, Fotografia italiana dell’Archivio Italo Zannier, a cura di Denis Curti, Fondazione Bevilacqua-La Masa, Venezia
Pubblicazioni
[modifica | modifica wikitesto]- 1985 - “Expo Arte”, Fiera del Levante, Bari, Editori Laterza
- 1986 - “Objetivo Italia”, Fotografià Contemporánea Italiana, Universidad Autònoma de Puebla, Universidad Nacional Autònoma de México, Galeria il Diaframma-Canon
- 1986 - “Vetrina della Biennale”, giovani Artisti dell'Area Mediterranea, a cura della Regione Toscana
- 1987 - “Fotologia 8”, Studi di Storia della Fotografia a cura di Italo Zannier, Fratelli Alinari, Firenze
- 1988 - “L’immagine delle donne”, rassegna fotografica europea, Università degli Studi di Siena, Edizioni Il Leccio
- 1992 - “Topiaria”, ricognizione fotografica sul giardino europeo, presentazione di Bruno Munari
- 1993 - “Segni di luce”, la fotografia italiana contemporanea, III volume, a cura di Italo Zannier
- 1993 - “Dentro la città oltre le mura”, a cura dei Comuni di Siena e Jesi, Università degli Studi di Siena
- 1994 - “Fermo immagine ’94”, a cura del Comune di Fermo
- 1995 - “Giornale di Fotologia - Speciale Biennale”, Fratelli Alinari, Firenze
- 1997 - “Fotologia 18-19”, Fratelli Alinari, Firenze
- 1999, 2004, 2006, 2010, 2012 - “Primapagina”, periodico di informazione, attualità e cultura di Banca Marche
- 2010 - “Cento intellettuali per le Marche”, a cura di Valentina Conti, Edizioni Affinità elettive
- 2001, 2006, 2010, 2013, 2015 - “Rocca”, rivista della Pro Civitate Christiana Assisi, articoli di Alberto Pellegrino
- 2004 - “Porthos ribelle nobile disperato“ n. 18 e n. 19 di Sandro Sangiorgi
- 2004, 2005, 2006 - “Foto.It”, Annuario fotografico FIAF
- 2009, 2013 - “Le cento città”, articoli di Alberto Pellegrino
- 2010 - “Il furore delle immagini”, Fotografie dell’Archivio Italo Zannier, a cura di Denis Curti, intervento di Angela Vettese[14], Fondazione Bevilacqua-La Masa, Venezia
- 2011 - “Images from Italy”, Fotografie dell’Archivio Italo Zannier, a cura di Denis Curti, Marsilio Editori
Edizioni
[modifica | modifica wikitesto]- 1998 - Jesi, BNL e Comune di Jesi, Motta Editore, con la presentazione di Italo Zannier e Mario Giacomelli
- 1999 - Fluisce alla terra il cielo, Fondazione Cassa di Risparmio Jesi, edito da Arti Grafiche Jesine, con la presentazione di Jean-Claude Lemagny
- 2005 - Ritratti: orizzonti femminili, a cura della F.I.D.A.P.A
- 2006 - Una m@il dalla luna, Banca Marche con la presentazione di Giovanni Filosa, Alessandra Pigliaru, Alberto Pellegrino
- 2009 - Castelbellino, con la presentazione di Katiuscia Biondi e un breve intervento di Mario Monicelli
- 2012 - Trac!, con la presentazione di Italo Zannier ed un intervento di Gabriella Lalìa
- 2014 - Libràrsi, con la presentazione di Ada Donati
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Italo Zannier, Fotografie 1981-1984, in dal Catalogo della mostra, Venezia, agosto 1984.
- ^ Foto alla Libreria delle Donne, in La Nazione, 16 ottobre 1981.
- ^ Libreria delle Donne, in Paese Sera, 16 ottobre 1981.
- ^ Italo Zannier (a cura di), Adriana Argalia, in Fotologia n. 8 - Fratelli Alinari (Firenze), 1987.
- ^ Italo Zannier (a cura di), Segni di luce. La fotografia italiana contemporanea, vol. III, in Longo Editore (Ravenna), 1993.
- ^ Italo Zannier (a cura di), L'Io e il suo doppio, in Giornale di Fotologia - Speciale Biennale n. 2, giugno 1995.
- ^ Italo Zannier, L'Argalia dal noir al colour, in volume fotografico "Trac! Lo spettacolo cominci", 2012, p. in cui, tra l'altro, scrive: "...In primis, nella fotografia italiana, così si rivelò Mario Giacomelli che, probabilmente, è stato il primo maestro di Adriana Argalia, raggiungibile facilmente, da Jesi a Senigallia, lungo l'Adriatico mitico dei fotografi...".
- ^ 25 anni di attività della Galleria Diaframma-Kodak, in Catalogo della mostra, aprile 1992.
- ^ Mario Giacomelli, Un silenzio appassionato, in Jesi, a cura di Rosa Maria Albino, Motta editore, aprile 1998, p. 13.
- ^ (FR) Adriana Argalia (PDF), in BNF-Biblioteca nazionale di Francia. URL consultato l'11 maggio 2017.
- ^ L'obbiettivo di Argalia sul teatro, in Corriere Adriatico, 13 marzo 2006.
- ^ Giovanni Filosa, Scatti che rubano la scena, in Corriere Adriatico, 21 febbraio 2010, p. 14.
- ^ Alberto Pellegrino, "Libràrsi" di Adriana Argalia, in musiculturaonline.it, 8 gennaio 2015. URL consultato il 12 maggio 2017.
- ^ Angela Vettese, La Fotografia è inevitabile, in Catalogo della mostra "Il furore delle immagini", Venezia, 2010, p. 10, nel cui intervento scrive: "...Nelle immagini scattate da Luigi Ghirri, Franco Fontana, Mario Cresci, Adriana Argalia, tra gli altri, ci sono anticipazioni o contemporaneità significative rispetto a ricerche che, soprattutto all'estero, si pongono a cavallo tra fotografia ed arti visive decostruendo il linguaggio di entrambe...".
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Adriana Argalia
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (IT, EN) Sito ufficiale, su adrianaargalia.it.
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