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Abu Mansur al-Tha'alibi

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Abū Manṣūr ʿAbd al-Malik ibn Muḥammad ibn Ismāʿīl al-Thaʿālibī (in arabo ﺍﺑﻮ ﻣﻨﺼﻮﺭ ﻋﺒﺪ ﺍﻟﻤﻠﻚ ﺑﻦ ﻣﺤﻤﺪ ابن إسماعيل ﺍﻟﺜﻌﺎﻟﺒﻲ?; Nishapur, 9611038) è stato uno scrittore persiano arabografo.

Autore in prosa e in poesia, fu un apprezzato lessicografo e autore di antologie e di epigrammi.

Come la massima parte degli studiosi, ricorse volentieri all'epitome dell'opera dei suoi predecessori, facendone ampio uso, non sempre citandone gli originali. Dei ventinove lavori attribuitigli, il più noto è il Kitāb yatīmat al-dahr fī shuʿarāʾ ahl al-ʿaṣr (in arabo ﻛﺘﺎﺏ يتيمة الدهر في شعراء أهل العصر ?), di carattere poetico, sia contemporaneo sia antico, organizzato in base ai paesi in cui operarono gli autori da lui considerati.[1]

Un altro dei suoi lavori più citati è il Kitāb fiqh al-lugha wa sirr al-ʿarabiyya (Libro della filologia e dei segreti della lingua araba), di carattere lessicografico: un dizionario cioè con le parole lemmatizzate in classi semantiche.[2] Il suo "Libro d'informazioni dilettevoli" (Laṭāʾif al-maʿārif) è stato tradotto in inglese da Clifford Edmund Bosworth (Edinburgh University Press, 1968).

  1. ^ Pubblicato nel 1887 a Damasco, in 4 volumi.
  2. ^ Pubblicato a Parigi nel 1861, al Cairo (1867) e a Beirut (1885, ma incompleto). Si veda Thatcher 1911, p. 716. Per un elenco più completo delle sue opere si rimanda a Carl Brockelmann (GAL, 1898, pp. 284–286).
  • Carl Brockelmann, Geschichte der Arabischen Literatur, I, Weimar, 1898, pp. 284–286.
  • Griffithes Wheeler Thatcher, s.v. «Thaʿālibī», in: Encyclopædia Britannica, (11th ed.), 1911, vol. 26, p. 716

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