Chiesa di San Domenico (Caltanissetta): differenze tra le versioni
←Nuova pagina: {{Edificio religioso |Nome = Chiesa di San Domenico |Immagine = Facciata San Domenico 5 Caltanissetta.JPG |Larghezza = |Didascalia = |SiglaStato = {{ITA}} |Regione =... |
(Nessuna differenza)
|
Versione delle 15:14, 23 ago 2017
Chiesa di San Domenico | |
---|---|
Stato | ![]() |
Divisione 1 | ![]() |
Località | Caltanissetta |
Coordinate | 37°29′21.07″N 14°03′59.04″E |
Religione | Cristiana cattolica |
Titolare | San Domenico di Guzmán |
Diocesi | Diocesi di Caltanissetta |
Fondatore | Antonio Moncada |
Stile architettonico | barocco |
Inizio costruzione | 1458 |
La chiesa di San Domenico è un edificio di culto di Caltanissetta, sito nell'omonimo quartiere.
Storia
L'edificio venne costruito nel XV secolo, dopo l'arrivo dei Moncada a Caltanissetta, al centro del quartiere Angeli, dove allora non esistevano altre chiese. La fondazione, avvenuta nel 1458, è stata attribuita dalla tradizione al beato Reginaldo Lombardo, discepolo di San Domenico; tuttavia è probabile che sia stata fondata da Antonio Moncada, terzo conte di Caltanissetta, il quale nel 1458, per ereditare il suo titolo, dovette rinunciare all'abito talare e, pertanto, come "risarcimento" all'ordine domenicano, cui apparteneva, avrebbe fatto costruire una chiesa con annesso convento.
I Moncada per primi scelsero la chiesa come luogo personale di sepoltura; vennero seguiti nei secoli successivi anche da altre famiglie della nobiltà cittadina.
La chiesa continuò ad essere arricchita e migliorata nel tempo. Nel 1573 venne finanziato l'ampliamento del convento e nei primi anni del Seicento venne commissionato il chiostro, completato nel primo decennio del secolo. La facciata è stata realizzata intorno al 1700, in occasione dei lavori di ampliamento, mentre gli stucchi che decorano gli interni risalgono all'Ottocento.
Nel 1650, in occasione di alcuni lavori, vennero scoperti dietro l'altare i resti tre persone, tra cui una donna identificata nella contessa Adelasia, nipote del Gran Conte Ruggero, che la tradizione voleva sepolta nel castello di Pietrarossa e che sarebbe stata traslata a seguito del crollo del castello.
A seguito dell'unità d'Italia, con la soppressione degli ordini religiosi, convento venne adibito a caserma, e la chiesa venne sconsacrata e usata come magazzino; fu riconsacrata nel 1923.
Descrizione
La chiesa presenta tre navate, e una facciata barocca convessa al centro e concava lateralmente, che tuttavia risulta incompleta a causa della mai terminata torre campanaria. All'interno vi si trovano una tela del Borremans e due del Paladini.[1]
Note
- ^ Chiesa di San Domenico, Caltanisetta, Italia, su travelitalia. URL consultato il 23 agosto 2917.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Chiesa di San Domenico, su Piccola Atene. URL consultato il 23 agosto 2017.