Duarte Pio di Braganza: differenze tra le versioni

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L'11 luglio 2006 il Ministero degli Affari Parlamentari con una risposta ufficiale stabilì che la costituzione portoghese garantisce la forma repubblicana di governo, senza specificare alcunché sull'uso di Dom Duarte del titolo di duca Braganza<ref>{{cita web|url=http://www.parlamento.pt/plc/requerimento.aspx?req_id=36925|titolo=Risposta ufficiale del Governo portoghese|lingua=pt|accesso=}}</ref>.
L'11 luglio 2006 il Ministero degli Affari Parlamentari con una risposta ufficiale stabilì che la costituzione portoghese garantisce la forma repubblicana di governo, senza specificare alcunché sull'uso di Dom Duarte del titolo di duca Braganza<ref>{{cita web|url=http://www.parlamento.pt/plc/requerimento.aspx?req_id=36925|titolo=Risposta ufficiale del Governo portoghese|lingua=pt|accesso=}}</ref>.


Nel 2007 sempre Nuno da Camera Pereira ha cercato di portare a processo Duarte Pio in seguito alla denuncia di furto e uso indebito dell'Ordine dinastico di São Miguel da Ala <ref>{{cita web|url=http://dn.sapo.pt/2007/03/17/nacional/d_duarte_processado_roubo_patente.html|titolo=Richiesta di processo per Duarte Pio|lingua=pt|accesso=}}</ref>.

Nel 2008 Rosario Poidimani, pretendente al trono di Portogallo e successore di [[Maria Pia di Sassonia Coburgo Braganza]], ha portato a processo Duarte Pio in seguito alla denuncia di falsificazione di nazionalitá presente nel suo certificato di nascita, fatto che lo priverebbe per di più delle sue pretese quale capo della Real Casa di Portogallo <ref>{{cita web|url=http://sol.sapo.pt/PaginaInicial/Sociedade/Interior.aspx?content_id=96674|titolo=Articolo sul secondo processo contro Duarte Pio|lingua=pt|accesso=}}</ref>.


== Campagne per Timor Est ==
== Campagne per Timor Est ==
Duarte fu un importante sostenitore dell'indipendenza di [[Timor Est]], ex colonia portoghese occupata con forza dall'Indonesia nel 1975. Ancora prima che i leader politici mondiali considerassero Timor un'emergenza, Duarte Pio organizzò parecchie campagne nazionali ed internazionali a nome di Timor Est, tra cui ''Timor 87 Vamos Ajudar'' e ''Lusitânia Expresso'' nel 1992. Duarte Pio nel 1997 suggerì al vice presidente indonesiano [[Jusuf Habibie]] un referendum sull'indipendenza di Timor Est: nel 1999, dopo che Habibie stesso divenisse presidente dell'Indonesia, un referendum sancì l'indipendenza del paese.
Duarte fu un importante sostenitore dell'indipendenza di [[Timor Est]], ex colonia portoghese occupata con forza dall'Indonesia nel 1975. Ancora prima che i leader politici mondiali considerassero Timor un'emergenza, Duarte Pio organizzò parecchie campagne nazionali ed internazionali a nome di Timor Est, tra cui ''Timor 87 Vamos Ajudar'' e ''Lusitânia Expresso'' nel 1992. Duarte Pio nel 1997 suggerì al vice presidente indonesiano [[Jusuf Habibie]] un referendum sull'indipendenza di Timor Est: nel 1999, dopo che Habibie stesso divenisse presidente dell'Indonesia, un referendum sancì l'indipendenza del paese.

== Procedimenti giudiziari ==
Nel [[2007]], Duarte Pio di Bragança fu indagato dal Ministero dell'Economia e Innovazione portoghese e successivamente processato dal deputato parlamentare Nuno da Câmara Pereira, con l'accusa di furto di brevetto riguardante l'Ordine di São Miguel da Ala.<ref>[http://dn.sapo.pt/Inicio/interior.aspx?content_id=654403 Jornal "Diário de Notícias" - D. Duarte processado por 'roubo' de 'patente']</ref> Nel [[2009]], il Tribunale Civile di Lisbona diede ragione al leader del Partito Polare Monarchico, Nuno da Camara Pereira e obbligò Duarte Pio a smettere di utilizzare il nome registrato nel 2004.<ref>[http://dn.sapo.pt/Inicio/interior.aspx?content_id=1138778 Jornal "Diário de Notícias" - Nuno da Câmara Pereira ganha batalha judicial a D. Duarte]</ref> Nel Giugno del [[2011]], le istanze giudiziarie decisero in favore di Nuno da Câmara Pereira e Duarte Pio fu condannato a pagare 100 mila euro al leader del PPM. Oltre questo Duarte Pio ha visto pignorarsi 17 immobili, oltre un conto bancario per un totale di 260 mila euro <ref>[http://www.destak.pt/artigo/97758-penhorados-17-imoveis-e-conta-bancaria-a-d.-duarte Jornal "Destak" - Penhorados 17 imóveis e conta bancária a D. Duarte]</ref><ref>[http://www.lux.iol.pt/nacionais/d-duarte-penhora-bens-dividas-casa-real-portuguesa/1258968-4996.html Revista "LUX" - D. Duarte vê bens serem penhorados]</ref><ref>[http://www.vip.pt/9b7033c/mod_artigos_obj_moda.aspx?sid=7b0a7463-c2e1-4ed3-aa61-8f686e5966a6&cntx=7VktcSY2W8Yi8QmOZ57FUBbqYesmzn2IxMFjdu%2FRt6Om1bQIT%2BJsNAKBLXH6bDYB Revista "VIP" - Duarte de Bragança tem bens penhorados]</ref>.
Nel 2008 Rosario Poidimani, pretendente al trono di Portogallo e successore di [[Maria Pia di Sassonia Coburgo Braganza]], ha portato a processo Duarte Pio in seguito alla denuncia di falsificazione di nazionalitá presente nel suo certificato di nascita, fatto che lo priverebbe per di più delle sue pretese quale capo della Real Casa di Portogallo <ref>{{cita web|url=http://sol.sapo.pt/PaginaInicial/Sociedade/Interior.aspx?content_id=96674|titolo=Articolo sul secondo processo contro Duarte Pio|lingua=pt|accesso=}}</ref>.


== Famiglia ==
== Famiglia ==

Versione delle 11:44, 12 giu 2011

Duarte Pio di Braganza

Duarte Pio di Braganza (in portoghese: Duarte Pio de Bragança [1] ) (Berna, 15 maggio 1945) porta il titolo di ventiquattresimo Duca di Braganza [2] ed è pretendente al trono portoghese dal 1976, in quanto primogenito maschio di Duarte Nuno di Braganza e di Maria Francisca di Orléans-Braganza.

Nascita ed educazione

Alla sua nascita alla sua famiglia era ancora vietato di rientrare in Portogallo per via delle leggi d'esilio del 19 dicembre 1834 e del 15 ottobre 1910. Anche se il Portogallo era divenuto una Repubblica dal 1910, i genitori di Duarte cercarono di assicurare i diritti di successione al figlio e sostennero di averlo fatto nascere su suolo portoghese (condizione richiesta dalle costituzioni lusitane), procurandogli quindi la nazionalità portoghese, quindi nell'ambasciata portoghese a Berna [senza fonte]; una frangia dei monarchici portoghesi contestarono questi diritti della successione in quanto nel certificato di battesimo non viene riportata l'ambasciata di Berna come luogo di nascita. I padrini furono il papa Pio XII e la regina Amelia del Portogallo, madre di Manuele II del Portogallo, l'ultimo re del regno del Portogallo.

Il 27 maggio 1950 l'Assemblea Nazionale abrogò le leggi d'esilio del 19 dicembre 1834 e del 15 ottobre 1910 e l'anno successivo visitò il Portogallo per la prima volta accompagnando sua zia l'Infanta Filippa. Nel 1952 si trasferì permanentemente in Portogallo con i suoi genitori e fratelli.

Dal 1957 al 1959 fu iscritto al Colégio Nuno Álvares a Santo Tirso, nel 1960 entrò nell'Accademia Militare di Lisbona. Si iscrisse all'Instituto Superior de Agronomia (ora parte dell'Technical University di Lisbona) dove si è laureato in scienze agricole.

Ha frequentato l'Accademia militare di Lisbona, e si è laureato in agraria all'"Istituto de Agronomia" della Universidade tècnica de Lisboa e si è specializzato all'"Institute for Development" dell'Università di Ginevra in Svizzera.

Servizio militare

Duarte dal 1968 al 1971 ha rispettato i suoi obblighi come cittadino portoghese facendo il servizio militare come richiesto dalla legge. Come da prassi del servizio militare a Duarte Pio è stato richiesto di giurare fedeltà alla repubblica portoghese: per questo è stato criticato da alcuni monarchici, una parte dei quali ha quindi sostenuto che aveva perso i suoi diritti alla successione. Duarte ha avuto i gradi di sottotenente (alferes) ed è stato impiegato come pilota d'elicottero nell'aeronautica portoghese in Angola, allora in preda alla Guerra Coloniale Portoghese e nel 1972 ha partecipato con un gruppo multi-etnico angolano all'organizzazione di una lista indipendente di candidati all'Assemblea Nazionale. Ciò ha provocato la sua espulsione dall'Angola per ordine del Primo Ministro Marcello Caetano, ma Duarte Pio ha mantenuto i contatti con i vari leader in lingua portoghese.

Successione

Il 24 dicembre 1976 il padre di Duarte Pio, Duarte Nuno, morì ed egli divenne il pretendente al trono portoghese, iniziando a portare il titolo di Duca di Braganza: è sostenuto da svariate associazioni regionali monarchiche indipendenti (Reais Associações) [3].

Una frangia di monarchici portoghesi, tra i quali anche il Partido Popular Monárquico, non lo riconosce come pretendente e come duca di Braganza. La disputa inizia nel 1828 quando in suo bisnonno, Michele del Portogallo si proclamò re ed in seguito fu esiliato da sua nipote Maria II del Portogallo: secondo una legge di bando del 1834 e la costituzione del 1838, Michele I e tutti i suoi discendenti sono stati banditi dalla successione al trono di Portogallo ma nel 1842 fu restaurata la Costituzione del 1826 (rimasta in vigore fino al 1910, quando cadde la monarchia) che non contemplava il bando per Michele I e i suoi discendenti.

Duarte è il parente maschile più prossimo all'ultimo re portoghese Manuele II di Portogallo: esistono parenti discendenti per via femminile (che per la Costituzione del 1826 hanno diritti di successione), ma nessuno di questi ha nazionalità portoghese (richiesta dalla Costituzione per la successione al trono), ma nessuno dei questi lontani congiunti hanno mai reclamato attivamente il trono[senza fonte].

Nel 1912 e nel 1922 il nonno di Duarte, Michele di Braganza, si riconciliò con Manuele II, ma questa riconciliazione non fu accettata da molti monarchici; versioni discordanti riguardano l'esistenza dell'Atto di Dover, il compromesso firmato dai due. Ci sono parecchie organizzazioni monarchiche in Portogallo che sostengono che soltanto le Cortes o l'Assemblea Nazionale potrebbe determinare legalmente il pretendente legittimo se nella Nazione si decidesse di ristabilire la monarchia. Un gruppo di monarchici che sostenne Dom Miguel fu Integralismo Lusitano, mentre l'unico attuale partito politico portoghese esplicitamente monarchico, il Partido Popular Monárquico, supporta un lontano cugino per parte femminile di Duarte Pio, il Duca di Loulè [4].

Nel maggio 2006, il Ministero portoghese degli Affari Esteri pubblicò una dichiarazione che avrebbe riconosciuto l'uso a Duarte Pio del titolo di duca di Braganza [senza fonte]. In risposta a ciò, il 5 luglio 2006 Nuno da Câmara Pereira, un cantante di fado, membro del parlamento e leader del Partido Popular Monárquico presentò una formale domanda al Presidente del Parlamento su due punti:

  1. Può lo stato portoghese riconoscere o riconoscere ufficialmente il sig. Duarte Pio di Braganza come pretendente al trono del Portogallo?
  2. La Repubblica portoghese riconosce o può riconoscere ufficialmente il sig. Duarte Pio de Braganza come duca di Braganza?

L'11 luglio 2006 il Ministero degli Affari Parlamentari con una risposta ufficiale stabilì che la costituzione portoghese garantisce la forma repubblicana di governo, senza specificare alcunché sull'uso di Dom Duarte del titolo di duca Braganza[5].


Campagne per Timor Est

Duarte fu un importante sostenitore dell'indipendenza di Timor Est, ex colonia portoghese occupata con forza dall'Indonesia nel 1975. Ancora prima che i leader politici mondiali considerassero Timor un'emergenza, Duarte Pio organizzò parecchie campagne nazionali ed internazionali a nome di Timor Est, tra cui Timor 87 Vamos Ajudar e Lusitânia Expresso nel 1992. Duarte Pio nel 1997 suggerì al vice presidente indonesiano Jusuf Habibie un referendum sull'indipendenza di Timor Est: nel 1999, dopo che Habibie stesso divenisse presidente dell'Indonesia, un referendum sancì l'indipendenza del paese.

Procedimenti giudiziari

Nel 2007, Duarte Pio di Bragança fu indagato dal Ministero dell'Economia e Innovazione portoghese e successivamente processato dal deputato parlamentare Nuno da Câmara Pereira, con l'accusa di furto di brevetto riguardante l'Ordine di São Miguel da Ala.[6] Nel 2009, il Tribunale Civile di Lisbona diede ragione al leader del Partito Polare Monarchico, Nuno da Camara Pereira e obbligò Duarte Pio a smettere di utilizzare il nome registrato nel 2004.[7] Nel Giugno del 2011, le istanze giudiziarie decisero in favore di Nuno da Câmara Pereira e Duarte Pio fu condannato a pagare 100 mila euro al leader del PPM. Oltre questo Duarte Pio ha visto pignorarsi 17 immobili, oltre un conto bancario per un totale di 260 mila euro [8][9][10]. Nel 2008 Rosario Poidimani, pretendente al trono di Portogallo e successore di Maria Pia di Sassonia Coburgo Braganza, ha portato a processo Duarte Pio in seguito alla denuncia di falsificazione di nazionalitá presente nel suo certificato di nascita, fatto che lo priverebbe per di più delle sue pretese quale capo della Real Casa di Portogallo [11].

Famiglia

Il 13 maggio 1995 Duarte Pio sposò Isabel de Herédia, una donna d'affari portoghese: questo è stato il primo matrimonio di un membro della famiglia reale portoghese avvenuto in Portogallo dalle nozze di Luigi I di Portogallo nel 1862 ed il primo con un membro dell'arstocrazia lusitana dalle nozze di Ferdinando I del Portogallo nel 1371. La cerimonia fu celebrata nel Monastero di Jerónimos a Lisbona dal Cardinale António Ribeiro, Patriarca di Lisbona. Erano presenti le principali personalità politiche portoghesi, tra cui il presidente della Repubblica Mário Soares, il presidente dell'Assemblea nazionale ed il Primo Ministro Aníbal Cavaco Silva. Inoltre erano presenti molti esponenti delle Case Reali, regnanti e non, europee, che riconoscono Duarte Pio come legittimo pretendente al trono.

Dall'unione con Isabel de Herédia ha avuto tre figli:

  1. Afonso, nato nel 25 marzo 1996
  2. Maria Francisca, nata nel 3 marzo 1997
  3. Dinis, nato nel 25 novembre 1999

Il matrimonio di Duarte con Isabella e la nascita del loro primo figlio fu occasione di grande attenzione da parte dei mezzi di informazione portoghesi.

Stile e titoli

Nei paesi che li riconoscono, Duarte Pio porta i titoli di Sua Altezza Reale, Serenissimo Signore, Duca di Bragnaza, di Guimarães e di Barcelos, Marchese di Vila Viçosa, Conte di Arraiolos, di Ourém, di Barcelos, di Faria, di Neivae di Guimarães, Sovrano del Reale Ordine di Santa Isabella, Gran Maestro dell'Ordine dell'Immacolata Concezione di Vila Viçosa e Gran Maestro per nascita dell'Ordine Reale di San Michele dell'Ala e Giudice della Reale Fratellanza di San Michele dell'Ala.

Onorificenze

Gran Maestro dell'Ordine dell'Immacolata Concezione di Vila Viçosa - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Collare dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell' Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Principe Danilo I - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Cordone dell'Ordine del Dragone di Annam - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell' Insigne Real Ordine di San Gennaro - nastrino per uniforme ordinaria
Balì Cavaliere di Gran Croce di Giustizia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio - nastrino per uniforme ordinaria

Note

Bibliografia

  • Henriques, Mendo Castro. Dom Duarte e a Democracia: uma biografia portuguesa. Lisbona: Bertrand, 2006. ISBN 972-25-1517-9
  • Mendes, Nuno Canas. Duarte e Isabel, duques de Bragança: biografia autorizada. Mem Martins: Lyon Multimédia Edições, 1995.
  • Morais, Jorge. D. Duarte: a primeira biografia. Lisbona: Chiado-Consultores de Informação, 1995.
  • Fernandes, Clara Picão. Monarquia hoje?: diálogos com o Duque de Bragança. Lisbona: Editora Civilização, 1995.
  • Soares, Fernando. Maria Pia, Duquesa de Bragança contra D. Duarte Pio, o senhor de Santar. Lisbona: Minerva, 1983.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Predecessore Pretendenti michelisti di Portogallo Successore
Duarte I 1976 - ...
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