Tickling: differenze tra le versioni

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==Collegamenti esterni==
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* [http://it.youtube.com/watch?v=tZDzAeDOFW8&feature=related Youtube - Donna sottoposta a solletico durante la rievocazione storica dell'Assedio di [[Canelli]]]
* [http://it.youtube.com/watch?v=tZDzAeDOFW8&feature=related Youtube - Donna sottoposta a solletico durante la rievocazione storica dell'Assedio di [[Canelli]]]
* [http://it.youtube.com/watch?v=_YFC01rczjw&feature=related Youtube - Donna solleticata ai piedi da un cane]
* [http://it.youtube.com/watch?v=_YFC01rczjw&feature=related Youtube - Donna solleticata sotto le piante dei piedi da un cane]
* [http://it.youtube.com/watch?v=xJKgMT_tTO8&feature=related Youtube - Renfaire medieval torture]
* [http://it.youtube.com/watch?v=Pp5xMtiiwlc&feature=related Youtube - Due donne solleticate sotto i piedi contemporaneamente MM/FF]
* [http://it.youtube.com/watch?v=ZW7-RGoeY7c&feature=related Youtube - Donna asiatica sottoposta a seduta di tickling M/F]
* [http://it.youtube.com/watch?v=ZW7-RGoeY7c&feature=related Youtube - Donna asiatica sottoposta a seduta di tickling M/F]
* [http://it.youtube.com/watch?v=QmMdkyuZlBg&feature=related Youtube - Tickling "severo" tra una coppia sposata M/F]
* [http://it.youtube.com/watch?v=QmMdkyuZlBg&feature=related Youtube - Tickling "severo" tra una coppia sposata M/F]

Versione delle 01:02, 23 nov 2009

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File:Solletico sotto i piedi.jpg
Donna solleticata con la piuma tra le dita dei piedi
File:Solletico sotto i piedi 2.jpg
Donna solleticata con il pennino della piuma sotto le piante dei piedi

Il tickling, termine della lingua inglese ormai entrato a far parte della nostra dizione grazie alla sua esportazione ed ampia diffusione nel gergo mondiale (la cui traduzione letterale significa "fare solletico", "solleticando"), è una attività sessuale caratterizzata dall'eccitazione prodotta mediante una azione più o meno intensa di solletico.

Di norma è praticato come forma di tortura lieve durante una seduta di bondage. Nello specifico, la persona sottoposta al solletico, più di frequente una donna, dopo essersi parzialmente o totalmente denudata viene immobilizzata in modo più o meno completo mediante l'uso di corde, cinture di pelle, catene o nastri adesivi, ed il partner attivo le pratica il solletico direttamente con lo sfregamento delle dita sulle "zone sensibili" quali: sotto la pianta e fra le dita del piede, all'interno delle cosce, sulla pancia e nell'ombelico, lungo i fianchi, sotto le ascelle, etc. Ovvero mediante l'uso di oggetti e strumenti come piuma, spazzola (utensile), forchetta, penna a sfera o biro, spazzolino da denti, arnesi appuntiti vari od altro, adatti allo scopo.

Si evidenzia nel tickling il nesso, spesso presente nella sessualità umana, particolarmente in quella femminile, fra l'effetto di disinibizione provocato dalla risata e la liberazione della libido. Nella maggior parte dei casi, infatti, il tickling non prevede una stimolazione particolarmente intensa e diretta delle zone erogene; piuttosto, è spesso la stessa attesa e l'impossibilità di difendersi dal solletico, a provocare di per sé, nella persona passiva, una condizione di sollecitazione mentale, prima ancora che fisica, tale da predisporla a una maggiore disponibilità erotica. Va sottolineato, in tal senso, che in molti casi il tickling può essere praticato, in modo leggero e da vestiti, anche durante le normali attività quotidiane e sociali, come forma di gioco erotico più o meno sublimato, che tuttavia non sfocia negli atti osceni.


Cenni storici

Storicamente il tickling trova una prima affermazione come metodo di tortura praticato quasi esclusivamente sulla donna, in virtù del fatto che non provoca dolore fisico ma un insopportabile fastidio ai soggetti più sensibili.

In due momenti storici diversi fu legalizzato come una delle principali pene corporali.

Donna messa alla gogna e sottoposta alla tortura del solletico "in pubblico"

Nell'antica Cina, dove veniva praticato mediante l'uso di aghi. Il famoso supplizio cinese, consisteva nel punzecchiare la pianta del piede della vittima per ore ed ore. L'aguzzino era bravo nel provocare un misto di solletico e dolore, al quale la vittima stremata finiva per cedere. Questo tormento era riservato alle sole donne appartenenti alle "dinastie nobili".

Nel periodo medievale, in più stati europei venne istituita dall'Inquisizione la "tortura della capra", riservata per lo più a donne accusate di stregoneria o di adulterio. Questo tormento consisteva nell'imprigionare alla gogna i piedi nudi della vittima, cospargerli "accuratamente" sotto le piante e tra le dita di un unto ricavato da una miscela di sale e lardo per poi lasciare libere due o più capre, tenute rigorosamente a "digiuno" da alcuni giorni, di leccarli voracemente nella parte sensibile. Anche qui i risultati erano scontati, la lingua ruvida lasciata agire per molto tempo seviziava atrocemente la vittima che quasi mai riusciva a resitere a tanto, inoltre nei casi più gravi la capra veniva lasciata infierire fino a consumare lo strato della pelle, per far sì che dal solletico si passasse al dolore. Esistevano tuttavia, delle varianti coeve, meno conosciute ma più "redditizie" di questa tortura. La procedura consiteva nel denudare completamente la vittima e legarla in posizione di croce di Sant'Andrea su di una grande tavola in legno poggiata direttamente sul terreno. Qui gli aguzzini cospargevano i punti più sensibili (seni, ascelle, fianchi, genitali, addome, gambe oltre ovviamente alle piante dei piedi) delle vittime con un nettare dolcissimo e del miele, poi liberavano e lasciavano che svariati "animali domestici" come pecore, capre, cani e gatti mordicchiassero e leccassero voracemente le parti evidenziate. I risultati si ottenevano dopo pochi minuti, le vittime sottoposte e straziate da un solletico "insopportabile", perdevano totalmente l'autocontrollo e si arrendevano subito. Talvolta i torturatori eccedevano non ritirando gli animali che persistevano nella loro attività.... per punire maggiormente i malcapitati/e che, tendevano letteralmente ad "impazzire" esposti ad una tale sollecitazione.

Il tickling ancora oggi viene praticato come forma di tortura in alcuni paesi. Anche se non palesemente dichiarato risulta presente nei metodi di tortura segnalati e portati a conoscenza da Amnesty International.

Una seconda affermazione non meno importante del tickling è come "arte erotica". Nella cultura giapponese odierna è considerato un preliminare fodamentale del rapporto sessuale. Gli orientali sono soliti fare dei "giochi erotici" che consistono nel legare e solleticare le loro donne, usando delle vere e proprie "manine" in legno. Queste accettano di farsi legare e sottoporre ad un solletico che interessa dapprima le loro parti sensibili (piedi, ascelle, etc.), per poi interessare le loro zone erogene (seni, genitali,etc.). Un'altra origine certa di tale affermazione risale agli inizi del 1700 negli ambienti cortigiani di Francia, dove i nobili signori si deliziavano a solleticare le loro serve dopo averle fatte spogliare nude ed immobilizzate nelle "sale di tortura" dei loro castelli. Si ritiene tuttavia, che in alcune culture orientali l'origine risalga a molti anni prima. Anche come espressione di arte erotica, il "tickling" vede quasi sempre la donna nel ruolo di "vittima" predefinita (M/F), quindi rivolto tendenzialmente al corpo femminile.

Curiosità

  • TICKLING ("FARE SOLLETICO") E' REATO - In Virginia negli Stati Uniti d'America, è illegale fare o praticare il solletico ad una donna. Ciò viene perseguito "penalmente" dalla giurisprudenza dello stato americano.


  • TICKLING ("FARE SOLLETICO") A MORTE - Nel corso della storia vi sono due casi documentati di come il fare solletico possa causare morte.

Nel XVII secolo, durante le guerre di religione in Germania a Rotenburg ed a Fulda, alcune persone "bollate" come eretici e facenti parte di vere e proprie sette, tra cui pochi uomini e per lo più donne, furono uccise mediante l'utilizzo del solo "solletico." La pena fu molto lenta, perché morirono dopo essere stati torturati e seviziati ininterrottamente per moltissime ore di seguito, in una pubblica piazza davanti ad una folla compiaciuta. Per portare a termine il loro compito gli aguzzini, dovettero organizzare dei veri e propri "turni di tortura" molto lunghi. Fonti autorevoli, riportano che anche il celebre Simon de Montfort, abbia partecipato a torturare con il "solletico a morte" (così ribbattezzato per l'occasione), alcuni eretici di queste sette;

Alla fine del XIX esisteva in Russia una setta di solleticatori che praticava un solletico di tipo rituale. Le vittime erano donne che venivano completamente denudate, legate ed immobilizzate, per poi essere sottoposte ad uno "spietato" solletico di gruppo, dove ogni mezzo atto a solleticare era lecito. Al momento culminante di tale pratica le donne cadevano svenute. La setta fu sciolta dopo la morte di una giovane donna, che torturata e seviziata di solletico ininterrottamente per diverse ore, su tutto il corpo, finì per morire. Molti settari vennero arrestati, altri riuscirono a fuggire ed a far perdere le loro traccie.


  • TICKLING ("FARE SOLLETICO") FINO AD IMPAZZIRE - L'11 dicembre 1869 a Londra venne pubblicata una notizia dal Illustrated Police News (Settimanale illustrato, caratterizzato soprattutto da illustrazioni di omicidi e di impiccagioni. È stato uno dei tabloid inglesi più antichi) "Un uomo fa impazzire la moglie facendole il solletico ai piedi". Nella nota si afferma che Michael Puckridge, che aveva già precedentemente minacciato la vita di sua moglie con la quale non aveva avuto un rapporto coniugale molto felice, abbia ingannato la donna convincendola a farsi legare su di un tavolo. Infatti la signora Puckridge, descritta come "un interessante cerca giovane donna", aveva in passato sofferto molto di vene varicose alle gambe. Il marito le disse di possedere un rimedio infallibile per questo disturbo. Una volta legata sul tavolo e resa impotente la donna, Michael Puckridge denudò le piante dei piedi di sua moglie ed incominciò a solleticarla persistentemente e per molto tempo con una piuma. Operando "sadicamente" con il pennino della piuma, punzecchiando e grattando le piante dei piedi, fermandosi soltanto quando la donna sotto frenesia e completamente sconvolta svenne. Solo allora pensando di averla uccisa, Michael Puckridge si diede alla fuga. Dell'accaduto ne parlò una nipote della signora Puckridge ai vicini, asserendo dei maltrattamenti subiti da sua zia e delle sevizie subite sotto le piante dei piedi ancora "segnate". La signora Puckridge, a seguito delle torture riportate rimase "scioccata" e più tardi fu rinchiusa in un ospizio per malati di mente.

Voci correlate

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