Yishai Sarid

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Yishai Sarid nel 2019

Yishai Sarid (in ebraico ישי שריד?; Tel Aviv, 1965) è uno scrittore e avvocato israeliano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato nel 1965 a Tel Aviv, figlio del politico e giornalista Yossi Sarid[1], ha studiato legge all'Università Ebraica di Gerusalemme e si è laureato in Amministrazione pubblica all'Università di Harvard[2].

A partire dal suo esordio nel 2000 con The Investigation of Captain Erez ha scritto altri quattro romanzi appartenenti al genere giallo[3] ottenendo, nel 2011, il Grand prix de littérature policière con Il poeta di Gaza[4].

Dopo aver prestato servizio come ufficiale dell'intelligence nell'esercito israeliano, lavora come avvocato indipendente a Tel Aviv[5].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

  • The Investigation of Captain Erez (2000)
  • Il poeta di Gaza (Limassol, 2009), Roma, Edizioni e/o, 2012 traduzione di Alessandra Shomroni ISBN 978-88-6632-113-2.
  • Naomi's Kindergarten (2013)
  • Il terzo tempio[6] (The Third, 2015), Firenze, Giuntina, 2018 traduzione di Alessandra Shomroni ISBN 978-88-8057-740-9.
  • Il mostro della memoria (The Memory Monster, 2017), Roma, Edizioni e/o, 2019 traduzione di Alessandra Shomroni ISBN 978-88-335-7063-1.

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Hubert Artus, Yishaï Sarid : « Les “indignés” d'Israël mèneront à la paix avec les Palestiniens », su nouvelobs.com, 5 novembre 2011. URL consultato il 6 novembre 2018.
  2. ^ (EN) Biografia e bibliografia, su ithl.org.il. URL consultato il 6 novembre 2018.
  3. ^ (EN) Cenni biografici, su mishkenot.org.il. URL consultato il 6 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2018).
  4. ^ (ES) Profilo dello scrittore, su lecturalia.com. URL consultato il 6 novembre 2018.
  5. ^ (EN) Cenni biografici, su pwf.cz. URL consultato il 6 novembre 2018.
  6. ^ Lia Tagliacozzo, Il dovere della testimonianza diventa un fantasy, su ilmanifesto.it, 4 aprile 2018. URL consultato il 6 novembre 2018.
  7. ^ Giulia Basso, Yishai Sarid: «Un giorno avremo la pace in Israele», su ilpiccolo.gelocal.it, 13 marzo 2013. URL consultato il 6 novembre 2018.

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