William Lescaze

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

William Lescaze (Onex, 27 marzo 1896New York, 9 febbraio 1969) è stato un architetto svizzero.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Philadelphia Savings Fund Society, Filadelfia

Nel 1919 aveva conseguito la laurea al Politecnico federale di Zurigo, studiando sotto la guida di Karl Moser, uno dei precursori del Movimento Moderno; nel 1920 era emigrato negli Stati Uniti d'America.

Per un certo periodo aveva lavorato presso lo studio di architettura di Hubbell & Benes a Cleveland, Ohio, e nel 1923 aprì il proprio studio a New York. Nel 1929 su invito dell'architetto George Howe, con studio a Filadelfia, nacque il sodalizio dello studio Howe & Lescaze.

Nel 1930 i due architetti furono invitati a proporre una configurazione ideale per il nuovo edificio per il Museum of Modern Art di New York, in quell'occasione produssero diversi schemi, trovando varie soluzioni per portare luce nelle gallerie.[1]

Tuttavia la loro realizzazione più importante fu il geniale edificio della Philadelphia Saving Fund Society Buiding del 1932, a Filadelfia, la struttura che progettarono non è considerata solo la cosa più bella dello skyline di Filadelfia ma anche il più grande grattacielo dell'International Style in America,[2] caratterizzato da uno stile razionalista, con la pianta libera e la facciata a lastre piane, seguendo la scuola di Louis Sullivan.[3]

Il suo contributo stilistico rientrò nell'ambito funzionalista, evidenziando rotture con la tradizione statunitense.[3]

Progetti principali[modifica | modifica wikitesto]

  • 1929: Oak Lane Country Day School, Blue Bell, Pennsylvania, USA;
  • 1930: Field House, New Hartford, Connecticut, USA;
  • 1932: High Cross House, Dartington Hall, Devon, UK;
  • 1932: Philadelphia Saving Fund Society (PSFS), (attualmente: Loews Philadelphia Hotel) Filadelfia,[4];
  • 1934: Roy Spreter Studio, Filadelfia, USA;
  • 1934: William Lescaze House and Office, New York, USA[5];
  • 1935: Kramer House, New York, USA;
  • 1936: Magnolia Lounge, Dallas, USA;
  • 1937: Alfred Loomis house, Tuxedo Park, New York, USA;
  • 1938: CBS Columbia Square Studios, Los Angeles, USA;
  • 1938: Williamsburg Houses, Brooklyn, New York, USA;
  • 1960: Manhattan Civil Court, Civic Center, Manhattan, New York, USA[6];
  • 1963: Brotherhood in Action Building (attualmente: David M. Schwartz Fashion Education Center, Parsons The New School for Design), New York, USA.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ George Howe, William Lescaze The Museum of Modern Art, New York (Scheme 4, First Variation) 1930
  2. ^ Paul Goldbeger, Architecture: A William Lescaze retrospective, New York Times, 1984 on line su The New York Times
  3. ^ a b le muse, VI, Novara, De Agostini, 1964, p. 446.
  4. ^ http://www.docomomo-us.org/register/fiche/loews_philadelphia_hotel
  5. ^ http://www.docomomo-us.org/register/fiche/william_lescaze_house_and_office
  6. ^ Copia archiviata, su nyc.gov. URL consultato il 26 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 26 novembre 2018).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN62344739 · ISNI (EN0000 0000 8142 2344 · ULAN (EN500025522 · LCCN (ENn82130673 · GND (DE118779664 · BNF (FRcb16265988h (data) · J9U (ENHE987007273171705171 · WorldCat Identities (ENlccn-n82130673