Vladyslav Heraskevyč

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Vladislav Heraskevyč
Nazionalità Bandiera dell'Ucraina Ucraina
Altezza 187 cm
Peso 90 e 97 kg
Skeleton
Società Elektrometalurh SC Nikopol
Carriera
Nazionale
2015-Bandiera dell'Ucraina Ucraina
Statistiche aggiornate al 13 febbraio 2022

Vladyslav Mychajlovyč Heraskevyč (in ucraino Владислав Михайлович Гераскевич?; Kiev, 12 gennaio 1999) è uno skeletonista ucraino.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ha frequentato la facoltà di fisica presso l'Università nazionale Taras Ševčenko di Kiev. Ha iniziato a gareggiare nello skeleton a livello agonistico nel 2014. In precedenza ha praticato il pugilato. Dal 2015 è stato convocato in nazionale, dove è allenato dal padre Mykhailo Geraskevych.

Nel gennaio 2016 si è classificato 17º ai mondiali juniores di Winterberg, in Germania. Nel febbraio ha partecipato ai Giochi olimpici giovanili di Lillehammer 2016, in Norvegia, dove ha sfilato come alfiere per il suo paese durante la cerimonia d'apertura; in gara è giunto 8º.[1][2]

Nella stagione 2017 ha ottenuto il 10º posto ai mondiali junior a Sigulda, in Lettonia. Il 24 febbraio 2017 è diventato il primo atleta ucraino della storia a esordire ai mondiali di skeleton.[3] Esordio avvenuto ai mondiali di Königssee 2017, in cui si classificato 24°.

Il 10 novembre 2017 ha debuttato nella Coppa del Mondo di skeleton, concludendo 27º nella tappa di Lake Placid. Nella stagione ha partecipato a 7 gare su 8 e si è classificato 24° nella classifica generale.

Ha rappresentato l'Ucraina ai Giochi olimpici invernali di Pyeongchang 2018 in cui si è piazzato 12°, risultato considerato di enorme successo.[4] Il successo ha indotto l'emittente televisiva pubblica ucraina UA:Peršyj ad iniziare a trasmettere la Coppa del Mondo di skeleton per la prima volta nella storia del Paese.[5]

Ai mondiali di 2019 si è classificato 14°.

Il 31 dicembre 2021 ha ottenuto il suo nuovo miglior piazzamento in Coppa del Mondo, classificandosi 6º nella tappa di Sigulda.

È stato convocato ai Giochi olimpici invernali di Pechino 2022, completando la gara al 18º posto.[6] Durante la manifestazione ha mostrato un cartello con la scritta "Niente guerra in Ucraina", una possibile violazione della Regola 50 della Carta Olimpica che vieta tutte le manifestazioni e manifestazioni politiche.[7][8]

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Giochi olimpici[modifica | modifica wikitesto]

Anno Evento Class
2018 Bandiera della Corea del Sud Pyeongchang 12º
2022 Bandiera della Cina Pechino 18º

Mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Anno Evento Class
2017 Bandiera della Germania Königssee 24º
2019 Bandiera del Canada Whistler 14º
2020 Bandiera della Germania Altenberg 14º
2021 Bandiera della Germania Altenberg 13º

Europei[modifica | modifica wikitesto]

Anno Evento Class
2018 Bandiera dell'Austria Innsbruck 15º
2019 Bandiera dell'Austria Innsbruck 15º
2020 Bandiera della Lettonia Sigulda 11º
2021 Bandiera della Germania Winterberg 11º
2022 Bandiera della Svizzera Sankt Moritz 10º

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Vladyslav Heraskevyč, su olympedia.org, Olympedia.
  2. ^ Владислав Гераскевич - в еліті світового скелетону, su noc-ukr.org, National Olympic Committee of Ukraine. URL consultato il 19 febbraio 2016.
  3. ^ Український скелетоніст вперше виступив на чемпіонаті світу, su ua.korrespondent.net, korrespondent.net. URL consultato il 27 febbraio 2017.
  4. ^ (UK) Дебют у скелетоні: Владислав Гераскевич виборов для України найвище місце на Олімпіаді-2018 - Новинарня, su novynarnia.com, 16 febbraio 2018. URL consultato il 13 febbraio 2022.
  5. ^ (UK) UA: ПЕРШИЙ покаже Кубок світу зі скелетону наживо − вперше на українському телебаченні, su tv.suspilne.media. URL consultato il 13 febbraio 2022.
  6. ^ Official list of Ukrainian delegation at the 2022 Winter Games was published, su suspilne.media, Suspilne, 21 gennaio 2022. URL consultato il 28 gennaio 2022.
  7. ^ (EN) Olympian flashes 'No War in Ukraine' sign after competing, su AP NEWS, 11 febbraio 2022. URL consultato il 13 febbraio 2022.
  8. ^ (EN) Ukrainian athlete risks Winter Olympics rebuke after anti-war protest, in The Guardian, 11 febbraio 2022. URL consultato l'11 febbraio 2022.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]