Utente:Zeros/Sandbox

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Marchio Nero[modifica | modifica wikitesto]

Il Marchio Nero è il simbolo di Voldemort e dei Mangiamorte. Rappresenta un teschio con un serpente che gli esce dalla bocca al posto della lingua. Ogni volta che un Mangiamorte uccide qualcuno fa comparire nel cielo un Marchio Nero usando l'incantesimo Morsmordre. Il simbolo compare per la prima volta nel Calice di fuoco, fatto comparire sopra l'accampamento di tifosi dopo la finale della coppa del mondo di quidditch.

I seguaci più stretti e leali di Voldemort vengono marchiati con questo simbolo sull'avambraccio sinistro. Il Marchio serve come legame tra Voldemort e coloro che lo portano: egli può infatti convocarli toccando il Marchio, facendo sì che i Marchi dei suoi seguaci brucino e cambino colorazione. Allo stesso modo, i Mangiamorte possono chiamare Voldemort. Alla morte di Voldemort, i Marchi Neri sui suoi seguaci sono sbiaditi fino a diventare cicatrici "simili" a quella di Harry.[1]

Infero[modifica | modifica wikitesto]

Un Infero (plurale Inferi) è un cadavere controllato da un Mago oscuro con la magia. L'Infero non è più una creatura viva, ma solo un corpo vuoto incantato per agire come burattino del mago o della strega che lo ha creato. L'Infero inoltre non è senziente ma viene creato per eseguire un compito specifico assegnatogli dal mago oscuro, come dimostrano gli Inferi che difendono l'Horcrux nella caverna vicino al mare, che rimangono inattivi fino a che il loro compito non è eseguibile. Una volta che l'Infero può cominciare a eseguire il proprio compito, lo porterà avanti senza indugio o ragionamento sulla reale efficacia delle sue azioni. Gli Inferi sono difficili da ferire con la magia, tuttavia possono essere respinti con il fuoco o qualunque forma di calore o luce. Una volta sconfitti, gli Inferi tornano al loro stato inattivo.

Gli Inferi sono una versione modificata degli zombie (che sono stati menzionati come creature apparentemente separate [2]), molto più vicini agli zombie del folklore vudù che a quelli mostrati nei film. Nel mondo magico gli Inferi sono considerati così pericolosi e spaventosi che fingersi un Infero (come Mundungus Fletcher fa ne Il Principe Mezzosangue) è un atto punibile con l'incarcerazione ad Azkaban.

Il Ministero della Magia teme che Voldemort stia uccidendo abbastanza persone da creare un'armata di Inferi: essendo morti, sono molto difficili da fermare.
Quando Voldemort stava nascondendo uno degli Horcrux, mise vari Inferi in un lago in una caverna vicino al mare, ordinando alle creature di attaccare e affogare chiunque non fosse Voldemort e che cercasse di prendere il ciondolo. Quando Harry e Silente presero il ciondolo, gli Inferi li attaccarono e furono respinti da Silente. Kreacher inoltre rivelerà di essere quasi stato ucciso dagli Inferi dopo aver bevuto dal bacile per aiutare Voldemort a nascondervi l'Horcrux, e che Regolus Black fu catturato e annegato dagli inferi dopo aver sostituito l'Horcrux.

Horcrux[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Horcrux.

Un Horcrux è un oggetto legato alle Arti Oscure, creato per ottenere l'immortalità. Il concetto compare per la prima volta nel sesto romanzo, Harry Potter e il principe mezzosangue, anche se degli Horcrux fanno la loro comparsa anche nei libri precedenti, pur senza essere identificati come tali. Il ritrovamento e la distruzione degli Horcrux è al centro degli ultimi due libri della serie, Harry Potter e il Principe Mezzosangue e Harry Potter e i Doni della Morte.

Ritratti[modifica | modifica wikitesto]

Nella serie i soggetti dei ritratti magici (anche quelli di persone morte) possono muoversi o simulare il movimento (quantomento all'interno del piano bidimensionale del quadro), interagire con gli osservatori vivi, parlare e dimostrare apparenti emozioni e personalità. Alcuni personaggi possono spostarsi in altri ritratti per farsi visita o trasmettere messaggi: questo spostamento è libero all'interno dei confini di Hogwarts, mentre al di fuori della scuola le figure possono solo spostarsi verso altri quadri dello stesso soggetto. Per esempio, esiste un ritratto di Phineas Nigellus Black nell'Ufficio del Preside a Hogwarts e uno al numero 12 di Grimmauld Place: quando Harry Potter gli chiede di portare con sè l'immagine di Silente, presente in un ritratto nello stesso ufficio, Black spiega che i personaggi dei quadri possono uscire da Hogwarts solo per passare in altri propri ritratti.[3]
Non è noto come nascano i ritratti animati, se siano, cioè, dipinti da pittori o creati con altri mezzi.
Fotografie magiche con proprietà simili sono ottenute sviluppando normali rullini fotografici in una pozione magica.

Almeno tre ritratti possono compiere almeno un'azione con effetto diretto sul mondo esterno alla cornice. Il ritratto della Signora Grassa fa da porta all'entrata della sala comune di Grifondoro: la Signora può far ruotare il proprio quadro in modo da permettere o impedire l'entrata.
Il ritratto di Ariana Silente è in grado di muoversi per rivelare l'entrata del passaggio segreto creato da Neville Paciock che collega la Testa di Porco alla Stanza delle Necessità di Hogwarts.
L'accesso alle cucine di Hogwarts è nascosto dietro un quadro che rappresenta una cesta di frutta: il quadro si sposta se si fa il solletico alla pera dipinta, rivelando la porta nascosta al luogo di lavoro degli elfi domestici.

In HP7 Piton riceve istruzioni e consigli dal ritratto di Silente, il che suggerisce che i soggetti ritratti mantengano memorie e personalità, o che possano essere incantati per farlo.[4]

Le dichiarazioni dell'autrice sui ritratti sono state vaghe. J. K. Rowling in un'intervista ha detto che un ritratto è simile a una debole impronta della persona ritratta, di cui imita l'atteggiamento generale e il modo di pensare, anche se in modo meno realistico di quanto accada coi fantasmi[5], che, come spiega Nick-Quasi-Senza-Testa, sono le anime di magi che temevano di lasciare il mondo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ J.K. Rowling Web Chat Transcript.
  2. ^ HP1, capitolo ?
  3. ^ HP7, capitolo ?
  4. ^ HP7, capitolo ?
  5. ^ JK Rowling at the Edinburgh Book Festival, su jkrowling.com, J. K. Rowling Official Web Site, 15 agosto 2004.