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Serafino Maria (Paolo) Gozzo O.F.M.[modifica | modifica wikitesto]

Serafino Maria (Paolo) Gozzo O.F.M. (Solarino, 8 Agosto 1912 – Solarino, 21 Marzo 1989), è stato un francescano italiano, appartenente all'Ordine dei Frati Minori, specialista paolino, docente presso la Pontificia Università “Antonianum” di Roma, scrittore.

Studioso e personalità eminente della chiesa romana, la sua attività si esprime attraverso numerose pubblicazioni.

Vita[modifica | modifica wikitesto]

Gli studi giovanili[modifica | modifica wikitesto]

Serafino Maria (Paolo) Gozzo nacque a Solarino, comune dell'entroterra siracusano, l'8 agosto 1912. Dopo il completamento degli studi primari, a partire dal 1924 frequentò il L. Ginnasio Tommaso Gargallo, ottenendo il diploma di ammissione agli Istituti Medi di istruzione di I e II grado. Distintosi per l'impegno e la buona condotta, fu nominato “Guardia d'onore” ai monumenti dei caduti e ai Parchi della rimembranza[1].

Terminati gli studi ginnasiali, nel 1930 entrò come novizio nell'Ordine dei frati minori adottando il nome di Serafino. Dal 1934 emise la professione religiosa temporanea presso il Convento dei francescani minori di Santa Maria di Gesù, a Chiaramonte Gulfi.

Completò gli studi medi superiori nel Seminario del Convento di S. Giovanni alle Catacombe di Siracusa, dove emise la professione perpetua. Nel luglio del 1937, a Siracusa, venne ordinato sacerdote dall'arcivescovo Ettore Baranzini, svolgendo la propria attività presso la Cripta di S. Marciano.

Gli anni romani[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1938 ebbe inizio la fase romana della vita di Padre Serafino. Proseguiti gli studi superiori a Roma, all'Atheneum “Antonianum”, conseguì la Laurea “Magna cum Laude” in Teologia nel 1942. Dal 5 novembre 1943 iniziò ad insegnare Sacra Scrittura e Lingue Orientali presso il Pontificio Ateneo Antoniano e in altre università pontificie dell'Urbe. In seguito, fu Consultore della Pontificia Commissione per la Nova Vulgata[2]. Serafino Maria (Paolo) Gozzo, in qualità di consultore, lavorò gratuitamente per l'Associazione Biblica Italiana che chiese «a tutti gli aderenti di prestarsi gratuitamente a questo lavoro». I volontari accettarono e furono anzi onorati di poter far parte di un progetto così prestigioso[3].

In qualità di Assistente Ecclesiastico diresse, dal 1948 al 1960, il circolo A.C.L.I. della Parrocchia dei S.S. Pietro e Marcellino a Roma. Oltre alla docenza universitaria si dedicò all'insegnamento di religione per quattordici anni presso l'Istituto Caterina Volpicelli e dopo presso la Scuola Magistrale delle Suore della Consolazione a via Cervino in Roma.

Oltre all'attività scientifica che Padre Serafino svolse presso il Ponfificio Ateneo Antoniano, esercitò il Sacro Ministero nella Basilica di S. Antonio e in altre chiese romane e, durante i periodi delle vacanze, nella parrocchia di San Paolo Solarino. Diversi furono i suoi studi compiuti in Terra Santa e le sue innumerevoli pubblicazioni che hanno reso il suo studio di interesse internazionale.

Nel 1963 fu specialista paolino nel convegno internazionale “S. Paolo da Cesarea a Roma[4]”; il suo compito scientifico fu concentrato sulla tappa che l'Apostolo delle Genti compì da Malta a Reggio, soffermandosi alla tappa siracusana.

Dal 1978 si dedicherà nel riportare in luce le origini della sua amata Solarino, terra natale, dando inizio agli scavi archeologici in Cozzo Collura a Solarino con la supervisione dell'Università di Catania e della Soprintendenza di Siracusa. Risale al 1978 l'iniziativa popolare di cui Padre Serafino si fece promotore nel tentativo di ripristinare il nome originario del proprio paese raccogliendo circa 2000 firme tra i concittadini solarinesi con l'intento di rivedere tra gli atti ufficiali del Comune la scritta originaria “San Paolo Solarino” con riferimento al Santo che è anche patrono e protettore del paese[5]. A partire dal 1910, in maniera graduale e senza una chiara motivazione, il nome “San Paolo” andò in disuso fino a scomparire del tutto, così che il paese assunse il nome di Solarino. Questo intento di ristabilire il nome originario del suo paese, pur non sortendo l'effetto sperato, mostrò il profondo legame che ebbe sempre con la sua terra[6].

Gli ultimi anni e le pubblicazioni sul Beato Matteo di Agrigento (1985-1989)[modifica | modifica wikitesto]

Nella parte finale della sua vita, gli studi di padre Serafino si rivolsero al Beato Matteo di Agrigento. Nel 1985 ne trascrisse il sermone sul digiuno (De jeiunio) e quello sull'albero del bene e del male (De ligno paradixi) nella speranza «di poter, in un non remoto futuro, pubblicare tutto il resto, insieme alla biografia del Beato[7]». Mantenne la seconda parte del proprio proposito, pubblicando nel 1987, all'occorrenza del suo cinquantesimo di sacerdozio, un cospicuo lavoro di sintesi dei documenti tratti dagli archivi spagnoli e italiani sul Beato Matteo.

Nel 1986, lasciato l'insegnamento, ritornò alla Sede Provinciale presso il Convento di Santa Lucia alle Catacombe di Siracusa. Essendo malato ottenne la possibilità di risiedere a Solarino, sua terra natale, assieme alla sorella Dott.ssa Carmela Gozzo, primo medico donna del paese di Solarino, che lo assistette amorevolmente insieme ai suoi nipoti. Ritornò, ancora una volta a Roma per seguire da vicino la stampa del suo lavoro “Studi e Ricerche sul Beato Matteo O.F.M. Vescovo di Agrigento”, ma per motivi di salute, in quanto affetto da un male incurabile, fu costretto a far ritorno in Sicilia.

Il 21 Marzo 1989 alle 7:00 del Martedì Santo, Padre Serafino M. (Paolo) Gozzo O.F.M. lasciò la vita terrena per volare nella gloria del Signore. Soffrì molto, specialmente nell'ultimo anno, «cosciente della gravità della malattia che minava e lentamente distruggeva dall'interno il suo organismo. Egli non ha voluto assistere impotente al disfacimento del corpo, ma ha reagito impegnandosi, con la forza di volontà che gli era propria, per completare il suo ultimo lavoro di ricercatore e di studioso. Ha lottato fino all'ultimo[8]», senza far minimamente trapelare a quanti gli erano attorno la sua dipartita. «Il suo è stato un atteggiamento di fede e di coraggio[9]».

Si conserva un breve diario degli ultimi istanti del francescano paolino.

Gli studi su S. Paolo e gli scavi archeologici di Cozzo Collura[modifica | modifica wikitesto]

I reperti archeologici di Cozzo Collura si riferiscono a due periodi diversi e distanti.

Al I periodo appartengono le tombe a campana con dentro i cadaveri e le monete del tempo di Costantino scoperte dall'Orsi

Al II periodo appartengono i ruderi ed altri oggetti, venuti alla luce in seguito alla breve campagna di scavi eseguiti dalla Soprintendenza Archeologica di Siracusa nel novembre 1978.

Nel marzo 1977 Padre Serafino Maria (Paolo) Gozzo, elaborando la materia per la conferenza da tenere il 18 dicembre in occasione della celebrazione del 150° anniversario dell'autonomia comunale propose di poter giungere, attraverso gli scavi archeologici, all'antichità del vilaggio e della chiesa di Cozzo Collura. Con il sostegno del Primo Dirigente Soprintendente Archeologico di Siracusa Dott.ssa Pelagatti, con la supervisione scientifica, in tutte le fasi dello scavo, del professor Santi Luigi Agnello furono eseguiti gli scavi.

Illustri archeologi parteciparono ai lavori promossi dalla Soprintendenza Archeologica di Siracusa: la Dott.ssa Filippa Marchese, dell'Istituto dell'Archeologia Cristiana di Catania; il Dottor Umberto Spigo, al tempo Ispettore della Soprintendenza Archeologica di Siracusa e l'addetto all'Assistenza, Signor Emanuele Aresco in qualità di funzionario della Soprintendenza Archeologica di Siracusa.

Nelle relazioni trascritte dalla Dott.ssa Marchese e dal Dott. Spigo è stato possibile accertare l'esistenza di un edificio di culto anteriore al terremoto del 1693 e tracce di età greca e romana[10].


Opere[modifica | modifica wikitesto]

Serafino Maria (Paolo) Gozzo fu autore di numerosi “articoli”, collaborò nella scrittura di svariate “voci” nel dizionario ecclesiastico e con diversi studiosi internazionali. Uno dei massimi lavori compiuti fu la collaborazione nella traduzione delle Sacre Scritture dall'aramaico al greco, dal greco al latino.

Articoli[modifica | modifica wikitesto]

  • De opere S. Hieronumi in librum Proverbiorum. 1) Antonianum 29 (1954) 241-254. 2) De Valore S. Scripturae in quibusdam documentis ecclesiasticis circa Immaculatam Conceptionem B.M.V. Antonianum 29 (1954) 349-372.
  • Isaia profeta e i suoi figli “segni e presagi in Israele”, Antonianum 31 (1956) 215-246; 355-382.
  • De Catholicorum sententia circa authenticitatem Is. 40-66 inde ab anno 1908, Antonianum 32 (1957) 369-410.
  • Gli Atti degli Apostoli, Parole di vita (1959) 97-101; 145-150; 1) 177-185. 2) S. Bernardino da Siena e la S. Scrittura, Frate Francesco 6 (26) (1959) 171-176.
  • De S. Hieronymo commentario in Isaiae librum, Antonianum 35 (1960) 40-80; 169-214.
  • La dottrina sulla vita ultraterrena nel 2° libro dei Maccabei, Palestra del Clero 41 (1962) 1-34.
  • Padre Serafino M. (Paolo) Gozzo O.F.M., L'apostolo Paolo da Malta a Reggio - Atti 28, 11-13a, in Bonaventura Mariani (a cura di), San Paolo da Cesarea a Roma, Torino, Editrice Marietti, pp. 41-69.
  • De S. Scripturae canone iuxta S. Bernardinum Senensem O.F.M., Antonianum 39 (1964) 387-407.
  • Il peccato di Onan (Gen 38,8-10) e l'esegesi moderna, Divus Thomas 70 (1967) 45-80.
  • La sezione Biblica, in Pontificium Athenaenum Antonianum ab origine ad praenses, Frascati 1970, pp. 111-117.
  • S. Gozzo, La dottrina storico-religioso-morale di Gen 38. Opinioni moderne e dottrina della Chiesa, estratto da “EUNTES DOCETE” XXV (1972), pp. 13-108.
  • S. Bernardino da Siena e la S. Scrittura, in La S. Scrittura e i Francescani (Pontificium Athenaeum Antonianum – Studium Biblicum Franciscanum Assisi), 1973, pp. 145-157.
  • S. Gozzo, Cenni Biografici con bibliografia del P. B. Mariani, estratto da “EUNTES DOCETE” XXV (1972), pp. 7-12, Roma – Pontificia Universitas Urbaniana.
  • S. Gozzo, Il profeta Sofonia e la dottrina teologica del suo libro, in Antonianum 52 (1977), pp. 1-37, Roma, Pontificium Athenaenum Antonianum, via Merulana, 124 00185 Roma.
  • S. Gozzo, Nel 150° anniversario dell'autonomia Comunale di Solarino, Riviviamo le tradizioni nella festa religiosa di San Paolo Apostolo, nel Quotidiano «Diario» di Siracusa, Anno II n° 182, p. 11.
  • S. Gozzo, Gli Anawim nel libro di Sofonia, in atti della XXIV settimana biblica (Ass. bib. Italiana) paideia-Brescia, 1978, pp. 237-259.
  • S. Gozzo, L'Apostolo Paolo nella Tradizione, nell'archeologia e nel culto del Comune e della Chiesa di San Paolo Solarino, 1979. Estratto.
  • S. Gozzo, Due Sermoni inediti del beato Matteo di Agrigento (secolo XV), in I Vazquez Janeiro (a cura di), Noscere sancta. Miscellanea in memoria di Agostino Amore Ofm (+ 1982), I, Storia della Chiesa, archeologia, arte, Roma 1985, pp. 245-281.

Collaborazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Vangelo secondo S. Giovanni, commento di A. Durand, trad. dal francese di U. Massi, Roma, editrice Studium 1966, pp. 696. Antonianum 42 (1967) 131-132.
  • Sofia Cavaletti, Ebraismo e spiritualità cristiana, Roma, editrice Studium, 1966, p. 201. Antonianum 42 (1967) 132.
  • Fernando Bortone, S. J., Salmi e cantici meditati, Roma, Desclée e C. 1966, p. 903. Antonianum 42 (1967) 307.
  • Ortensio da Spinetoli, O.F.M. Cap., Maria nella Bibbia, 2a ed. (Letture della Rivista Bibbia e Oriente, 3), Brescia, Nuova Cartografia, 1964, p. 249. Antonianum 41 (1966) 374.
  • Ortensio da Spinetoli, O.F.M. Cap., Maria nella tradizione biblica, 3a ed., Ed. Dehoniane, Bologna 1967, p. 364. Antonianum 42 (1967) 585.
  • Vincenzo Recchia, L'esegesi di Gregorio Magno al Cantico nei Cantici, Torino, Studi Superiori, S.E.I., 1967, pp. XVI-162. Antonianum 43 (1968) 345-346.
  • Pierre Grelat, La coppia umana nella sacra scrittura, trad. dal francese. Antonianum 45 (1970) 514-515.
  • S. Legasse, Jésus et l'enfant. «Enfants», «petits» et «simples» dans la tradition synoptique, Etudés Bibliques, Paris 1969, p. 375. Antonianum 45 (1970) 513-514.
  • Richardson Alan, La Bibbia nell'età della scienza, Libreria editrice fiorentina, Firenze 1970, p. 217. Antonianum 45 (1970) 514.

Voci[modifica | modifica wikitesto]

  • Nel Dizionario Ecclesiastico edito sotto la direzione dei Rev.mi Mons. Angelo Mercati – Mons. Augusto Pelzer con la collaborazione di numerosi e noti specialisti, vol. I-III, UTET, Torino 1953: Aben Esdra, I, p.7; Abner, I, p. 12; Alessandro, figlio di Erode il grande, I, p.93; Ciro, I, p. 632; Dario I, re di Persia, I, p. 813; Dario II Nothus, I, p. 813; Dario III Codomano, I, p. 813; Davide, I, p. 815-816; Derbe, I, p. 843; Eliseo, I, p. 961; Erode il grande, I, p. 993-994; Erode Agrippa I, I, p. 994; Erode Agrippa II, I, p. 994; Erode Antipa, I, p. 994; Erode Filippo II, I, p. 994; Ezechia, re di Giuda, I, p. 1049; Haggadah, II, p. 315; Maria, sorella di Mosè, II, p. 840; Marianne, II, p. 848-849; Mosè, II, p. 1072; Salomone, III, p. 679-680; Samuele (profeta), III, p. 689; Saul, III, p. 726-727.
  • De S. Bernardini Senesis O.F.M. Opere in S. Scripturam, Napoli, Portici, Tipografia SAV, 1961, p. 114.
  • La dottrina teologica del libro di Isaia – studio critico-esegetico (bibliotheca Pontificii Athenaei Antiniani, 11), Romae 1962, pp. XXV-285.
  • Nella Sacra Bibbia tradotta dai testi originali a cura dei professori di sacra scrittura O.F.M. sotto la direzione del Rev. P. Bonaventura Mariani, editore Garzanti, Milano 1964, ha pubblicato i seguenti libri: a) Il libro di Ester, introduzione, traduzione e commento in collaborazione del P. D. Portarena, ibidem, pp. 683-698; b) Il libro dei Proverbi, introduzione, traduzione e commento in collaborazione del P. D. Portarena, ibidem, pp. 1031-1091; c) Il libro di Isaia, introduzione, traduzione e commento in collaborazione del P. D. Portarena, ibidem, pp. 1281-1405; d) Il libro di Abadia, introduzione, traduzione e commento in collaborazione del P. D. Portarena, ibidem, pp. 1701-1704; e) Il libro di Michea, introduzione, traduzione e commento in collaborazione del P. D. Portarena, ibidem, pp. 1709-1722; f) Il libro di Abacuc, introduzione, traduzione e commento in collaborazione del P. D. Portarena, ibidem, pp. 1728-1734; g) Il libro di Ageo, introduzione, traduzione e commento in collaborazione del P. D. Portarena, ibidem, pp. 1743-1747; h) Il libro di Zaccaria, introduzione, traduzione e commento in collaborazione del P. D. Portarena, ibidem, pp. 1748-1764; i) Il libro di Malachia, introduzione, traduzione e commento in collaborazione del P. D. Portarena, ibidem, pp. 1765-1771; l) Indici analitici delle persone, località e materie, ibidem, pp. 2263-2327.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Paolo Liistro, Prospetto cronologico della vita di P. Serafino M. (Paolo) Gozzo O.F.M., Solarino 1996.
  • M. Sensi, Il beato Matteo da Agrigento: il dramma di un vescovo resignato, in Francescanesimo e cultura nella provincia di Agrigento. Atti del convegno di studio, Agrigento, 16-18 ottobre 2006, Palermo 2009.
  • S. Gozzo, Due Sermoni inediti del beato Matteo di Agrigento (secolo XV), in I Vazquez Janeiro (a cura di), Noscere sancta. Miscellanea in memoria di Agostino Amore Ofm (+ 1982), I, Storia della Chiesa, archeologia, arte, Roma 1985, pp. 245-281.
  • Padre Serafino M. (Paolo) Gozzo O.F.M., l'Apostolo Paolo da Malta a Reggio - Atti 28, 11-13a, in Bonaventura Mariani (a cura di), San Paolo da Cesarea a Roma, Torino, Editrice Marietti, 1963, pp. 41-69.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ «La costituzione e il coordinamento dei “Comitati esecutivi” previsti nella circolare di Lupi erano affidati all’iniziativa del corpo insegnante che, con la partecipazione dei rappresentanti delle Amministrazioni municipali, delle associazioni e dei personaggi cittadini più autorevoli, aveva il compito di organizzare e seguire tutte le fasi dei lavori occorrenti per la realizzazione del Parco o del Viale della Rimembranza, ed in particolare di formare l’elenco dei caduti, attingendo i dati dal Comune e dal Distretto Militare, stabilire il numero di alberi da piantare ed individuare il luogo dove realizzare la piantagione». (http://www.alberidellamemoria.beniculturali.it/index.php?it/328/il-ruolo-della-scuola)
  2. ^ Furono all'incirca un centinaio i biblisti, liturgisti e italianisti coinvolti nell'opera di moderna traduzione delle Sacre Scritture voluta dalla Conferenza episcopale italiana (Cei).
  3. ^ Cit. Monsignor Bretori (https://www.ilcattolico.it/rassegna-stampa-cattolica/formazione-e-catechesi/monsignor-betori-spiega-la-nuova-traduzione-delle-sacre-scritture.html)
  4. ^ Padre Serafino M. (Paolo) Gozzo O.F.M., l'Apostolo Paolo da Malta a Reggio - Atti 28, 11-13a, in Bonaventura Mariani (a cura di), San Paolo da Cesarea a Roma, Torino, Editrice Marietti, 1963, pp. 41-69.
  5. ^ Benito Cassia, Solarino tornerà a chiamarsi San Paolo?, in Diario Cronache Siracusane, 04 agosto 1979, p. 6.
  6. ^ Comune di Solarino: Storia e territorio - leggenda di San Paolo, su solarino.it.
  7. ^ S. Gozzo, Due Sermoni inediti del beato Matteo di Agrigento (secolo XV), in I Vazquez Janeiro (a cura di), Noscere sancta. Miscellanea in memoria di Agostino Amore Ofm (+ 1982), I, Storia della Chiesa, archeologia, arte, Roma 1985, pp. 245-281. La frase virgolettata è alla p. 266; mentre i due sermoni sono in Appendice.
  8. ^ Dal Requiem Aeternam Dona ei Domine. Curia dei Frati Minori. Palermo 23 Marzo 1989.
  9. ^ Ibid.
  10. ^ Padre Serafino M. (Paolo) Gozzo O.F.M., l'Apostolo Paolo da Malta a Reggio - Atti 28, 11-13a, in Bonaventura Mariani (a cura di), San Paolo da Cesarea a Roma, Torino, Editrice Marietti, 1963, p. 135.