Utente:L corsato/sandbox/Fassi gru

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Fassi Gru spa
StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaSocietà per azioni unipersonale
Fondazione1965 a Albino
Fondata daFranco Fassi
Sede principaleAlbino
GruppoGruppo Fassi
Settore
Prodotti
Sito webwww.fassi.com/

Fassi Gru Spa è una società italiana del settore metalmeccanico, fondata nel 1965 a Albino, nota per produrre vari tipi di gru articolate, come ad esempio per gru idrauliche per autocarro.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

«La Valle Seriana, dotata dalla natura di un importante corso d’acqua, fiancheggiata da ameni colli svolgentisi in non meno vaghi monti, ricchi di acque salubri e di prodotti molteplici, traversata da una comoda ferrovia, popolata da molti e grandiosi opifici, danti lavoro e lucro a molte migliaia di abitanti, si può ben oggi chiamare una delle più felici fra le sue consorelle delle Prealpi.»

Così descrive Zidimeco la Val Seriana in una guida del 1900, in cui Albino viene presentato così:

«Ecco Albino a km. 13,87 da Bergamo, 6 da Alzano Maggiore, traversato dalla strada provinciale Bergamo-Clusone. Comprende le frazioni di Fiobbo e Casale. Sua superficie Ettari 1342. Ufficio postale in luogo. Stazione ferroviaria a poca distanza. Popolazione 3440.

Il suo territorio è coperto di boschi di castagni, di alberi cedui e di pascoli ed ha terre ben coltivate, specialmente a gelsi. Il paese, un bello e pulito luogo davvero, risiede in sito ameno sopra una prominenza, ha vie ben selciate con trottoir ed è ornato di fontane. Ricchi qui pure ed eleganti i negozii, comodi e pulitissimi gli alberghi.»

Copertina di La Valle Seriana
G. Zidimeco, La Valle Seriana

ed è qui che è presente dal 1946 la ditta di autotrasporti "Fassi Giacomo e figlio"[1]. La valle, già dai primi del 1800, aveva avuto un miglioramento demografico, economico e sociale, grazie allo sfruttamento minerario di pietre coti (Pradalunga, Albino e Nembro), marmo (Cene, Albino e Gazzaniga), argilla e lignite (Leffe e Gandino), e mercurio (Val Gandino). Dai primi insediamenti produttivi era sorto un primo nucleo industriale basato sulla produzione tessile, quella cartiera con le Cartiere Paolo Pigna, sorte nel 1856 ad Alzano, le cartiere Pesenti a Nembro e le cartiere Olivati, e la produzione del cemento con la Società Italiana dei Cementi, oggi chiamata Italcementi. Grazie a queste attività, il servizio di autotrasporto era fondamentale soprattutto per connettere le merci con la ferrovia la cui prima tratta Bergamo-Albino venne inaugurata il 21 aprile 1884.

La particolarità delle merci prodotte dall'industria della Valle richiedeva veicoli dotati di sistemi che potessero trasferire più facilmente materie prime e merci, ed è per questo che già dai primi anni Franco Fassi, il figlio del fondatore Giacomo Fassi, iniziò a sperimentare sugli autocarri della ditta, l'allestimento dei ribaltabili, il dispositivo che consente al cassone del camion di scaricare più facilmente il materiale. (inserire foto IMG_1001.JPG) (inserire foto Fassi_family1950.tif) (inserire foto fassi_1962.tif)

Nel secondo Dopoguerra, grazie alla maggiore richiesta di servizi di trasporto per la ricostruzione, l'allestimento degli autocarri della ditta si dota delle gru di un produttore svedese con cui Fassi aveva fatto un accordo. Successivamente, però, il peggioramento delle condizioni economiche e lavorative produssero un aumento dell'emigrazione[2] con il conseguente calo della manodopera nelle attività locali[3] a partire proprio dai boscaioli e dai minatori. La diminuzione della manodopera comportò anche la chiusura di imprese, per cui Fassi, per resistere alla diminuzione delle commesse e del personale, decise di concentrare le proprie attività sulla fornitura di autocarri muniti di gru, iniziando la sperimentazione per la produzione in proprio delle gru[4].

La trasformazione da ditta di trasporti a produttore di gru idrauliche per autocarri avvenne nel 1965, con il lancio del "modello 30", una gru che sollevava a due metri di altezza con una portata di tre tonnellate, venduta ad un impresario della Val Brembana[4] (inserire foto 30_65.jpg) (inserire 1965_primagruidraulicax.jpg). Le vendite furono incoraggianti e nei primi tre anni vengono vendute circa 150 gru "modello 30"; nello stesso tempo l'azienda investiva nella ricerca e sviluppo di nuovi modelli, producendo nel 1969 la gru M1 che resterà in produzione fino al 1983.

L'aumento della richiesta spinse Fassi ad aumentare il numero di stabilimenti e creare aziende specializzate nel settore metalmeccanico, per mantenere il ciclo di produzione all'interno del territorio di nascita della Val Seriana. Nel 1975 la filiera produttiva di Fassi si perfeziona con la costituzione di O.ci.ma, situata ad Almé, per la realizzazione delle componenti oleodinamiche, mentre Carmo, situata a Nembro, si specializza sui modelli di gru medio-leggere e nella realizzazione di lavorazioni meccaniche e metalliche[senza fonte].

Negli anni '80 Fassi arriva a produrre circa mille gru[4] all'anno diventando il principale produttore nel mercato italiano, che iniziando l'esplorazione dei mercati esteri, continua ad espandere il numero e la dimensione degli stabilimenti. Mentre negli anni '90 si procede ad un consolidamento del mercato, la ricerca sulle gru si rivolge all'elettronica e alla meccatronica. Proprio per lo sviluppo tecnologico dei prodotti Fassi cambia denominazione da Fassi Gru Idrauliche S.p.A, in Fassi Gru S.p.A. che nel 2005 conta 10 stabilimenti, 400 dipendenti, e un fatturato nel 2004 di 107 milioni di euro[5]. La scelta di puntare allo sviluppo tecnologico con l'automazione e la robotizzazione permetterà all'azienda di esplorare nuovi mercati, come ad esempio gli Stati Uniti, e di produrre gru indipendenti dall'autocarro fornendo dei modelli per il cantiere della Freedom Tower[6]. La strada della tecnologia porterà al 2019, con circa 7000 gru all'anno e un nuovo stabilimento, che va ad aggiungersi agli altri tredici tra il Bergamasco e il Reggiano, specializzato nella produzione di robot e servizi tecnologici per l'industria 4.0[7]

Modelli[modifica | modifica wikitesto]

Foto Modello Anno Descrizione Dimensioni Portata
Modello 30 1965 Prima gru a marchio Fassi progettata da Ermes Campanella.
M1 1969
M3
F5 Prima gru a 3 bracci.
F75 Sostituisce M3 progettata da Agazzi. Prima gru su un basamento in fusione di ghisa (per le precedenti era in acciaio composto).
F145 Sostituisce i modelli M5 e F5.
F750 Una delle prime gru con basamento a ralla. È la prima grande gru con doppia biella-forcella per accrescere lo sbraccio della gru, garantendo un momento costante in ogni angolo di sollevamento dei bracci. Di serie era controllabile a distanza con telecomando.
Serie SE Creata per i mercati USA con bracci più lunghi  del normale e all’estensione idraulica su entrambi i bracci
F460 Gru con 8 sfili idraulici, equipaggiata con prolunga idraulica ripiegabile.
Serie MICRO Serie di gru più leggere da 1 e 12 t/m
F1500AXP da 105,8 a 113,3 t/m
Serie T Una serie di gru per allestimenti su carri attrezzi di soccorso stradale e rimozione vetture, abbinate a specifici accessori  per il sollevamento dei veicoli
F1950RA
F2150RAL Con gli sfili del braccio secondario può arrivare a 41 metri di sbraccio senza quelli manuali, con i quali raggiunge i 50 metri 137,6 tm


Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Addio a Franco Fassi, pioniere d’industria - Fondò l’azienda leader di gru nel mondo, in Eco di Bergamo, 20 agosto 2019. URL consultato il 2 aprile 2023.
  2. ^ Istituto Centrale di Statistica (a cura di), Annuario statistico dell'emigrazione 1955 (PDF), su ebiblio.istat.it, Istituto Centrale di Statistica.
  3. ^ Marco Mosca, Emigrazione primo e secondo dopoguerra, su https://associazione-santacroce.it/.
  4. ^ a b c Addio a Franco Fassi, pioniere d’industria fondò l’azienda leader di gru nel mondo, su https://www.ecodibergamo.it/, 20 agosto 2019.
    «È a cavallo degli anni ’50-’60 che la Fassi inizia a occuparsi degli allestimenti di autocarri e Franco, appassionato di motori, si specializza nelle tecniche di allestimento dei ribaltabili. Il suo spirito da Pioniere industriale si manifesta interpretando e cogliendo i segnali di un mercato edilizio che, a metà degli anni ’60, registra una profonda crisi che non risparmia la Fassi decimata nell’organico ridotto, da un centinaio, ad una dozzina di dipendenti.»
  5. ^ Le ditta Fassi di Albino compie 40 anni e le sue gru idrauliche sbarcano in Russia, in Eco di Bergamo, 26 maggio 2005. URL consultato il 5 aprile 2023.
  6. ^ Fassi investe nel mercato Usa A Baltimora la convention del gruppo, su https://www.ecodibergamo.it/, 26 luglio 2010.
  7. ^ Ilaria Vesentini, Costruttori di gru a caccia di giovani da assumere, su https://www.ilsole24ore.com, 3 ottobre 2019. URL consultato il 16 maggio 2023.
    «Fassi Gru, 7mila gru 100% made in Italy prodotte ogni anno in 13 stabilimenti tra il Bergamasco e il Reggiano, che si prepara a inaugurare a breve altri 17mila mq di stabilimento ad Albino dedicato a robot e soluzioni 4.0 e che esporta oltre l'85% delle sue tecnologie (258 milioni di euro di fatturato, +8% nel giro di dodici mesi).»

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

G. Zidimeco, La Valle Seriana - Guida descrittiva, storica, artistica e pratica (Da Bergamo a Gandino e Clusone), Milano, Antonio Vallardi, Editore, 1900.